Flessione per il Partito democratico, lieve crescita per il Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Stabile la fiducia in Matteo Renzi, mentre cala quella nel governo. E’ questa la fotografia settimanale dell’Istituto Ixè in esclusiva per Agorà (Raitre). I dem perdono lo 0,7 per cento nelle intenzioni di voto e in sette giorni passano dal 34% al 33,3% mentre i grillini salgono dal 26,6% al 26,9%. La Lega Nord si assesta al 14,5% (-0,2% in 7 giorni) e Forza Italia cresce fino al 10,8% (+0,5%). Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al 65%.

Stabile inoltre al 33% la fiducia in Matteo Renzi, secondo l’Istituto Ixè. La fiducia nel governo, invece, cala di 1 punto in una settimana, passando dal 32 al 31 per cento. Sempre saldamente in testa, tra i leader politici, Sergio Mattarella al 61%. Larghissimo il consenso attorno a Papa Francesco, stabile da mesi all’89 per cento di fiducia.

Questo il quadro completo delle intenzioni di voto (tra parentesi la variazione percentuale rispetto alla rilevazione del 27 novembre): – Pd 33,3% (-0,7). – M5S 26,9% (+0,3). – Lega Nord 14,5% (-0,2). – Fi 10,8% (+0,5). – Sinistra Italiana 5,0% (+0,5). – Fdi 3,6% (+0,3). – Ap (Ncd+Udc) 2,6% (-0,1). – Prc 0,9% (-0,4). – Sc 0,4% (-0,1). – Verdi 0,3% (-0,1). – Idv 0,3% ( = ).

Per quanto riguarda invece il Giubileo, il 55 per cento degli italiani teme attentati, anche se in una settimana si registra un calo dei ‘preoccupati’ di 2 punti. Inoltre di fronte all’avanzata dell’Isis in Libia, la paura di attacchi nel nostro Paese (oltre i confini di Roma e del Giubileo) è al 59%. Il 39% degli italiani non crede possano esserci, mentre il 6% non sa.

La rilevazione è stata effettuata da Ixè per Agorà-Rai 3 il 2/12/2015. Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 8.783 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’Istat. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/-3,1%.

Articolo Precedente

M5S, il problema non è Grillo ma il tabù della democrazia rappresentativa

next
Articolo Successivo

Rifiuti Livorno, Di Maio: “Se serve, precettare lavoratori. Cgil strumentalizza”

next