Traffico ferroviario bloccato e superstrade chiuse per impedire il passaggio dei migranti. Volantini choc che avvertono del “rischio malattie” portate dagli stranieri. Nel giorno in cui il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker presenta il piano per far fronte all’emergenza davanti al Parlamento europeo, le Ferrovie danesi hanno “sospeso a tempo indeterminato il traffico ferroviario tra Germania e Danimarca a causa dell’afflusso nel Paese di centinaia di migranti”. Copenaghen, così come Londra e Dublino, in base ai trattati può scegliere di non partecipare al ricollocamento da Italia, Grecia e Ungheria dei 120mila richiedenti asilo (oltre ai 40mila già previsti).

A dichiararlo è un portavoce della società ferroviaria Dsb all’agenzia Dpa, come riferisce il sito della Frankfurter Allgemeine Zeitung. La notizia è stata confermata anche dalla società ferroviaria tedesca Deutsche Bahn. La “maggior parte” dei profughi provenienti dalla Germania non vogliono rimanere in Danimarca ma proseguire il viaggio verso la Svezia, precisa il sito di Der Spiegel. Sempre citando il portavoce, la testata online sottolinea che il collegamento ferroviario è stato interrotto fra la città frontaliera tedesca di Flensburg e il paesino danese di Padborg. Lo stesso vale per i treni che dall’isola tedesca di Fehmarn (collegata da un ponte alla terraferma) vengono portati in traghetto a quella danese di Lolland su una direttrice verso a Copenaghen.

La polizia danese ha inoltre chiuso per ragioni di sicurezza una superstrada che collega il Paese con la Germania attraversata da un gruppo di circa 300 rifugiati – tra cui donne, anziani e bambini – che cercavano di raggiungere a piedi la Svezia, che ha una delle politiche più aperte in Europa in materia di richiedenti asilo. Le persone erano fuggite da una scuola dove erano state accolte in attesa di registrazione nella città di Padborg.

Il sito del settimanale tedesco Die Zeit racconta che la scorsa notte “diverse centinaia” di migranti hanno raggiunto Rodby sull’isola di Lolland dove sono stati alloggiati in alcune strutture. Ma un gruppo ospitato in una scuola adibita ad ostello è stato accolto a sassate da non meglio precisati “xenofobi“, aggiunge il sito senza fornire altri dettagli. Nei giorni scorsi, il governo di Copenaghen ha pubblicato alcune inserzioni sui principali giornali libanesi per scoraggiare l’arrivo dei profughi siriani. “La Danimarca ha deciso di restringere le regole riguardo i rifugiati in alcune aree”, avverte l’annuncio.

Ungheria, liberi tutti al confine: “Polizia toglie i blocchi, profughi nei campi”
Un altro tipo di annunci è stato diffuso in Ungheria. In alcune stazioni di bus a Asotthalom (regno di Jobbik, il partito di ultradestra), al confine con la Serbia, sono stati affissi alcuni manifesti che mettono in guardia la popolazione dal “rischio di contagio di malattie infettive trasmesse dai migranti”. Ma il governo pare avere invertito la rotta tenuta fino a questo momento: i migranti che attraversano il confine dalla Serbia, nel sud dell’Ungheria, vengono caricati a bordo di autobus diretti a Gyor, a due passi dal confine con l’Austria. Nella stazione Keleti a Budapest intanto a centinaia salgono su treni per Vienna o Monaco. “La polizia ungherese ha tolto i blocchi e nel campo di Rozske è il caos. I profughi hanno iniziato a camminare nei campi e sulle strade circostanti”, hanno riferito alcuni responsabili dei volontari che hanno allestito la tendopoli nell’area a circa un chilometro dal ‘muro’ voluto da Viktor Orban.

Prime tensioni in Germania: “Il Baden-Wuerttemberg non può prendere più nessuno”
Anche in Germania cominciano a emergere le prime resistenze. L’amministrazione della regione sud-occidentale tedesca con capoluogo Stoccarda ha dichiarato di non poter accogliere altri migranti: “Il Baden-Wuerttemberg non può prendere più nessuno, oggi, in quanto per la prima volta tutto lo spazio a disposizione è esaurito“, ha detto alla Dpa il capo della cancelleria regionale, Klaus-Peter Murawski. I numeri” dei migranti in arrivo “al momento aumentano drammaticamente”, ha detto ancora Murawski. Da sabato scorso il Baden-Wuerttemberg, il terzo Land (Stato) tedesco per estensione e popolazione, ha accolto 3.900 migranti. Le dichiarazioni dell’alto funzionario del partito dei Verdi è giunto proprio mentre cancelliera Angela Merkel sprona i tedeschi alla solidarietà sul fronte dell’accoglienza di migranti.

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