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8 per mille, anche l’Istituto buddista italiano potrà beneficiarne

Dopo un'attesa di oltre dieci anni, è stato sancito a Firenze sabato 27 giugno l'accordo tra il premier Matteo Renzi e il presidente di una delle più importanti comunità di buddisti Tamotsu Nakajima
8 per mille, anche l’Istituto buddista italiano potrà beneficiarne
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E’ arrivata sabato 27 giugno la firma dell’intesa tra la Repubblica italiana e l’Istituto buddista italiano Soka Gakkai, che permetterà all’istituzione religiosa di poter beneficiare dell’8 per mille nella prossima dichiarazione dei redditi. Questo  accordo rappresenta:  “un atto storico per la nostra scuola buddista e una giornata memorabile per tutti coloro che vedono nella libertà religiosa e nel rispetto di tutte le fedi la base di una società che vive e desidera la pace, di un Paese che costruisce opportunità, che guarda al presente determinando un futuro di speranza e prosperità per tutti”, ha commentato il presidente del Soka Gakkai, Tamotsu Nakajima. 

A suggellare l’intesa con il presidente dell’Istituto buddista italiano, che conta 70mila fedeli (e potenziali elettori) italiani,  è intervenuto, sabato, durante una cerimonia a Villa di Bellagio a Firenze il presidente del consiglio Matteo Renzi, che a seguito della firma dell’accordo ha ricevuto un prolungato applauso dagli oltre cinquecento invitati. All’incontro erano presenti, tra i tanti, anche il sindaco fiorentino, Dario Nardella, renziano doc, e il nuovo presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani. Ora i fedeli di una delle più antiche e diffuse religioni del mondo potranno scegliere, alla prossima dichiarazione dei redditi, una seconda istituzione che segue gli insegnamenti di Siddhārtha Gautama, meglio conosciuto come Buddha.

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