E’ il calo della partecipazione il primo verdetto emesso dalle elezioni comunali 2015. In 512 centri chiamati a rinnovare le loro amministrazioni l’affluenza è stata del 65% (il dato diffuso dal Viminale non tiene conto delle comunali in corso in Friuli Venezia Giulia e Sicilia). Nelle precedenti omologhe, quando si votò in due giorni, si era recato alle ulrne il 73,6% degli aventi diritto. Il secondo dato di giornata è l’elevato numero di città in cui si andrà al ballottaggio. Bisognerà aspettare il secondo turno, ad esempio, per sapere come sono andate le elezioni in 14 Comuni su 16 al di sopra dei 15 mila abitanti in Lombardia. A Venezia Felice Casson è in vantaggio su Luigi Brugnaro ma per conoscere il nome del nuovo primo cittadino servirà lo spareggio, così come in Sicilia a Enna. A Tonara (Nuoro) vince moglie del sindaco uscente arrestato. A San Luca, paese della faida, non è stato raggiunto il quorum, come a Castelvecchio Calvisio (Abruzzo): solo 5 votanti su 277 aventi diritto.

Venezia, Casson avanti di 10 punti su Brugnaro: è ballottaggio
Concluso nella notte lo spoglio delle schede del primo turno delle comunali a Venezia di tutte le 256 sezioni. Felice Casson per il centrosinistra in testa con il 38,01% dei voti. Secondo e quindi destinato al ballottaggio Luigi Brugnaro, sostenuto da Forza Italia ed Area Popolare, con il 28,57% dei voti. In terza posizione Davide Scano del M5S al 12,60%, poi Gian Angelo Bellati per la Lega con l’11,89%, al 6,80% la presidente uscente della provincia di Venezia Francesca Zaccariotto sostenuta da fratelli d’Italia, poi Giampietro Pizzo allo 0,86% per Venezia cambia, Camilla Seibezzi allo 0,71% per Noi la città, Alessandro Busetto del Partito comunista dei lavoratori allo 0,34%, Francesco d’Elia con la sua lista allo 0,17%. Sul fronte delle liste, per la composizione del consiglio, la lista Luigi Brugnaro sindaco è risultata il primo partito raccogliendo il 20,85%, la Lista civica Felice Casson sindaco si è fermata al 17,10%, poi vengono il Pd al 16,81%, M5S al 12,84%, Lega al 9,20%, e Forza Italia appena al 3,76%. E’ probabile che queste ultime due formazioni al ballottaggio dicano sì all’apparentamento, portanto Brugnaro quasi al 50% dei voti.

“Un ciclone impressionante – definisce la vittoria di Zaia in Vento l’ex magistrato – è stata una bella scoppola per il Pd: un dato molto rilevante, ma vedremo complessivamente come deciderà di muoversi il partito. Non sono per niente preoccupato, sono pronto a fare il ballottaggio e a vincere“, assicura. “Mi aspettavo il ballottaggio – afferma invece Brugnaro – avevamo fatto dei conti ben precisi perché quando decido di fare una cosa è per vincere”. Sul piano percentuale, i dati scorporati per liste danno il Pd al 17,4, mentre la civica con il suo nome è a una incollatura, 16,6%, appena 400 vonti in meno a metà seggi scrutinati. Dall’altra parte, la civica di Brugnaro viaggia al 20,8.

Agrigento, Firetto (Pd, Udc, Nuovo Centrodestra) passa al primo turno
Vittoria netta al primo turno, neppure tanto scontata, del deputato Udc Calogero Firetto, eletto sindaco di Agrigento contro Silvio Alessi, vincitore delle tante contestate primarie del centrosinistra poi annullate. Con una coalizione che rispecchia esattamente quella che a Roma sostiene il premier Matteo Renzi, cioè Pd-Udc-Ncd, Firetto ha collezionato 16 mila preferenze, oltre il 60% dei voti. “Girando le strade, comprendevo che avremmo avuto un bel risultato. Adesso si riparte da una città che troviamo a pezzi – ha detto il vincitore – la città è a pezzi dal punto di vista finanziario, senza programmi, con una organizzazione municipale da ricostituire, con la necessità di fissare tante regole che purtroppo sono andate per aria. Un primo punto deve essere: regole condivise e soprattutto fermezza”.

Enna, Crisafulli al ballottaggio
Quando sono state scrutinate 12 sezioni su 35 a Enna si profila il ballottaggio tra Vladimiro Crisafulli che per ora ha il 41,89% dei voti e Antonello Maurizio Dipietro che ha il 24,14%. Crisafulli, ex senatore Pd, non era appoggiato dal simbolo ufficiale ma da Enna democratica e da altre due liste in cui convergono Ncd e Udc. Dipietro è appoggiato da liste civiche. Sta ottenendo un buon risultato il candidato del M5s Davide Solfato che ha il 17,11 % delle preferenze.

Lombardia, spareggi in 14 Comuni su 16
Bisognerà aspettare il secondo turno per sapere come sono andate le elezioni in Lombardia. In 14 Comuni su 16 al di sopra dei 15 mila abitanti in cui si votava, infatti, si andrà al secondo turno. Solo due candidati della Lega Nord (a Samarate, in provincia di Varese, e a Parabiago, nel milanese) sono riusciti ad essere eletti direttamente. Certo il dato più eclatante è quello del crollo dell’affluenza. Solo il 56% degli aventi diritto è andato a votare. E in quattro piccoli Comuni – Brezzo di Bedero, nel Varesotto, Filago e Locatello nel Bergamasco e Giussago (Pavia) – arriverà un commissario prefettizio perché meno della metà degli elettori è andato a votare e quindi, anche se c’era un solo candidato sindaco, non è stato eletto.

Nei due Comuni capoluogo, Lecco e Mantova, Pd in vantaggio. A Lecco il sindaco uscente Virginio Brivio ha ottenuto il 39,2% dei voti, Alberto Negrini appoggiato da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia si è fermato al 26,53% (ma l’ex leghista Lorenzo Bodega appoggiato fra gli altri da Ncd è arrivato al 20%).

A Voghera, nel pavese, il ballottaggio è invece fra i candidati di Forza Italia e del Carroccio L’azzurro Carlo Barbieri (con l’appoggio fra gli altri di Ncd e Udc) ha preso infatti il 34% dei voti e il leghista Aurelio Torriani (sostenuto anche da Fdi), il 26,60. Esattamente tre voti in più del candidato del Pd Pier Ezio Ghezzi che così è rimasto fuori dal secondo turno.

Ballottaggio anche a Vigevano dove il sindaco uscente leghista Andrea Sala se la vedrà con il candidato del centrosinistra Valerio Bonecchi e a Segrate – il Comune di Milano 2 e della Mondadori – dove Silvio Berlusconi si era presentato alla festa del candidato di centrosinistra Paolo Micheli (che con il 37% dei voti se la vedrà con la candidata del centrodestra Tecla Fraschini in vantaggio con il 42,75%).

A Gemonio, il paese del Varesotto dove vive Umberto Bossi, è stato eletto Samuel Lucchini (ex consigliere provinciale della Margherita, che ha sconfitto sia il candidato vicino al Pd sia quello vicino alla Lega, cioè il sindaco uscente Fabio Felli. A Saronno (Varese) sarà ballottaggio tra Pd e Lega Nord: il maggior numero di preferenze è andato al candidato del Carroccio e di Fdi Alessandro Fagioli (28%).  A Cologno Monzese si sfideranno il candidato di centrodestra Angelo Rocchi (26,8%) e Alessandro Del Corno (centrosinistra 26%).

Mantova, caos scrutinio tra malori e tensioni: è ballottaggio
È caos a Mantova per i risultati elettorali, dopo che le urne si sono chiuse ieri sera alle 23. I conteggi sono andati a rilento, infatti, a causa di polemiche tra rappresentanti di lista e presidenti di seggio e anche il malore di un presidente stressato dopo 24 ore ininterrotte di lavoro. Il duello tra il candidato del centrosinistra Mattia Palazzi e la sua rivale del centrodestra, l’ex assessore regionale lombardo Paola Bulbarelli, avviati verso il ballottaggio, si è caricato, dunque, di tensione, con quest’ultima che, almeno per il momento, non vuole affondare il colpo ma resta vigile: “E’ evidente – ha detto Bulbarelli – che c’è qualcosa che non va ma voglio capire di che cosa si tratta e poi valuterò il da farsi, e cioè se chiedere o meno il riconteggio dei voti”. Si va al ballottaggio: Palazzi (appoggiato da Pd, Sel e liste civiche) è al 46,5%, la Bulbarelli, sostenuta da Lega, Forza Italia, Fdi e una lista civica, si è fermata al 26,4%.

Piemonte, centrosinistra vince a Moncalieri. Venaria e Valenza al 2° turno
Vittoria al primo turno per il centrosinistra a Moncalieri, che si conferma alla guida della città, e ballottaggio fra 15 giorni a Venaria, nel torinese, e Valenza, nell’alessandrino. Così l’esito del voto nei tre comuni piemontesi al di sopra dei 15mila abitanti. A Moncalieri la vittoria è andata a Paolo Montagna, sostenuto da Pd, Verdi, Moderati, Sel e la lista ‘È tempo Montagna sindaco‘ con il 56,5% dei voti. L’ex giocatore bianconero Beppe Furino sostenuto da Fi, Lega, Fdi-An, Partito liberale e la lista civica ‘Alleanza per Moncalieri‘, invece, si è fermato 23,4%. Al terzo posto il candidato del M5S Luca Salvatore con il 15% dei consensi. A Venaria al ballottaggio andranno Salvatore Ippolito, che guida una coalizione di centrosinistra con il 40,6 % dei voti, e il candidato di M5S Roberto Falcone con il 16,7%. A Valenza al ballottaggio andranno il candidato del centrosinistra Gianluca Barbero con il 38% dei voti e il sindaco uscente, Sergio Cassano per il centro destra con il 20,4% dei consensi. Terzo il candidato della Lega, Maurizio Oddone, con il 15,3%.

Emilia Romagna, leghista al ballottaggio a Faenza
Per la prima volta in provincia di Ravenna un leghista va al ballottaggio. A Faenza il sindaco uscente del Pd, Giovanni Malpezzi, non è riuscito ad essere eletto al primo turno, fermandosi al 45,01%. Malpezzi è sostenuto, oltre che dal suo partito, dall’Idv e da due liste civiche (Insieme per Cambiare e La Tua Faenza). Il sindaco al ballottaggio, il 14 giugno, se la dovrà vedere con Gabriele Padovani, sostenuto dalla Lega Nord e dalla lista civica Padovani sindaco, che ha ottenuto il 20,34% dei consensi. Buono il risultato del M5S che correva con Massimo Bosi ed è risultato il terzo partito della città (14,42%). Crolla Forza Italia: insieme a Fratelli d’Italia, Nuovo Psi e altre liste sosteneva Tiziano Cericola, arrivato sesto (3,9%).

Sardegna, Nuoro al ballottaggio
Si tornerà al voto tra due settimane nei 4 Comuni della Sardegna con oltre 15 mila abitanti. L’affluenza è stata del 65%, superiore alle media nazionale (64,9) ma in calo rispetto alle precedenti nell’isola (72,3%). Il 14 giugno a Nuoro sarà sfida tra l’uscente del Pd Alessandro Bianchi, che si attesta sul 31%, e Andrea Soddu, sostenuto da quattro liste civiche più Psd’Az e La Base, fermo al 21%. A Quartu Sant’Elena – terza città della Sardegna per numero di abitanti – il candidato del centrosinistra, Stefano Delunas, è in vantaggio sul sindaco uscente, Mauro Contini (Fi), mentre a Porto Torres a contendere il Municipio a Luciano Mura, esponente del Pd e attualmente in vantagguo, sarà il Movimento 5 stelle con Sean Christian Wheeler. A Sestu, infine, ballottaggio tra due donne: Maria Paola Secci, candidata di Fi e Riformatori, che è in testa, e Annetta Crisponi, sostenuta dal centrosinistra.

Già eletto, invece, il sindaco di un altro capoluogo di provincia, Tempio Pausania, in Gallura, dove non sarà più il centrosinistra a governare. Vince l’ex assessore regionale Andrea Biancareddu (Udc), con il 52% delle preferenze. La Maddalena, sede del mancato G8 del 2009, per il dopo Comiti (Pd), ha scelto il centrodestra con l’avvocato Luca Carlo Montella della civica “Insieme a voi”, mentre fa rumore la sconfitta a Sorgono (Nuoro) della lista in cui era candidata come consigliere il sottosegretario ai Beni culturali Francesca Barracciu, lista capeggiata da Vincenzo Rodi (Un futuro per Sorgono). Il nuovo sindaco è Giovanni Arru (Lista civica Unitamente).

Anche a Matera servirà lo spareggio
E’ diventato definitivo solo a 20 ore dalla chiusura dei seggi il risultato dello spoglio delle elezioni comunali di Matera: domenica 14 giugno ci sarà il ballottaggio tra Salvatore Adduce (Pd) che ha ottenuto il 40,1% e Raffaele De Ruggieri (sostenuto da nove liste civiche) con il 36,0%. Al terzo posto del primo turno Angelo Tortorelli (Osiamo per Matera) con il 12,9%, seguito da Antonio Materdomini (M5S) con l’8,4, Francesco Vespe (L’altra Matera) con l’1,4% e Antonio Cappiello (Noi con Salvini) con l’1,0%.

Chieti, sarà ballottaggio
Per la poltrona di sindaco di Chieti sarà decisivo il ballottaggio. I dati definitivi dello spoglio confermano che la sfida sarà tra il sindaco uscente, Umberto Di Primio (centrodestra), e il candidato del centrosinistra, Luigi Febo. Di Primio ha ottenuto 10.606 preferenze, pari al 37%; Febo 8.678 pari al 30,28%. Al terzo posto si è piazzato Ottavio Argenio (Movimento 5 Stelle), che ha avuto 3.176 voti, 11,08%, al quarto posto Bruno Di Paolo (Giustizia Sociale), 2.459 voti, pari all’8,58% mentre è arrivato al quinto posto Enrico Raimondi (L’Altra Chieti – Sel).

Vibo Valentia, il centrodestra passa al primo turno
Elio Costa, sostenuto da sette liste di ispirazione di centrodestra, è stato eletto al primo turno sindaco di Vibo Valentia con 10.327 voti, pari al 50,80%. Il dato definitivo è riportato sul sito del Ministero dell’Interno. Il candidato del centrosinistra, Antonio Maria Lo Schiavo, si attesta al secondo posto con 7.574 voti, pari al 37,26%. Seguono Cesare Pasqua (Lista civica Territori e Libertà) con 931 voti (4,58%); Antonio D’Agostino (Lista civica Cambiamo Vibo) con 924 voti (4,54%) ed infine Francesco Bevilacqua (Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale) con 571 voti (2,80%).

Sicilia, a Pietraperzia vince il M5S
A Pietraperzia, comune di poco più di 7mila abitanti in provincia di Enna, vince il candidato del Movimento 5stelle. Il nuovo sindaco è Antonio Calogero Bevilacqua, che ha ottenuto il 40% dei voti, staccando di 10 punti gli altri due candidati.

San Luca, nel paese della faida non raggiunto il quorum
Niente quorum alle elezioni amministrative di ieri a San Luca, sciolto nel maggio del 2013 per “condizionamenti da parte della criminalità organizzata“. Il commissariamento degli organi amministrativi era stato poi prorogato nel settembre del 2014. Il Comune rimarrà così sotto regime commissariale. L’unica lista presentata alle elezioni comunali di ieri, “Liberi di ricominciare“, con candidato sindaco Giuseppe Trimboli, si è fermata, infatti a 1.485 voti (43,09%), al di sotto dunque della soglia minima per rendere valide le elezioni: gli elettori iscritti nei registri comunali sono 3.446. Il fatto che sia stata presentata una sola lista rendeva obbligatorio che alle urne si recasse la metà più uno degli aventi diritto al voto. Il Comune aspromontano è diventato famoso nei decenni passati come il paese dei sequestri e più recentemente per la faida di ‘ndrangheta tra i clan Pelle-Vottari e Nirta-Strangio, culminata con la strage di Duisburg, in Germania.

Abruzzo, solo 5 votanti a Castelvecchio Calvisio
Solo 5 votanti su 277 elettori, non raggiunto il quorum a Castelvecchio Calvisio (L’Aquila) il Comune non elegge il suo sindaco. Accade anche questo alle amministrative in Abruzzo: colui che, peraltro, era l’unico candidato, Roberto Di Pietrantonio della lista civica “Tricolore”, ha incassato un solo voto valido, a fronte di 2 schede bianche e 2 nulle. Il piccolo centro montano dell’Aquilano dovrebbe quindi essere retto da un commissario prefettizio reggente fino a nuove elezioni.

A Tonara (Nuoro) vince moglie del sindaco uscente arrestato
Il nuovo sindaco di Tonara (Nuoro) è Flavia Loche, moglie del sindaco uscente Pierpaolo Sau, arrestato di recente nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Oristano su un presunto giro di appalti pilotati in Sardegna, che ha portato all’arresto di altri quattro sindaci. Sau era già al lavoro per la riconferma al secondo mandato, ma dopo l’arresto è stata sua moglie a prendere in mano la lista (Po Tonara Sempere) che ha sconfitto la candidata della civica (Tonaresos po Tonara) di centrosinistra Sebastiana Porru.

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