19mila famiglie ancora senza elettricità. Proseguono anche dopo il miglioramento delle condizioni meteorologiche i disagi causati dal ciclone “big snow”, che, pur preannunciato dai bollettini meteo, nei giorni scorsi ha provocato, in Emilia Romagna, nevicate, alluvioni e mareggiate da diversi milioni di euro di danni. Tra Bologna, Modena e Reggio Emilia, infatti, sono migliaia le famiglie che a oggi si trovano ancora senza la corrente elettrica, secondo i dati forniti da Enel. L’azienda ora verrà convocata dal governatore Stefano Bonaccini in viale Aldo Moro, sede del consiglio regionale, proprio per riferire su quanto accaduto. Secondo i sindaci dell’Appennino, infatti, dove si trovano alcuni dei Comuni più colpiti dai black out, la gestione dell’emergenza da parte dell’Ente nazionale è stata “insoddisfacente”, soprattutto a causa delle difficoltà incontrate dalle amministrazioni nel mettersi in contatto con Enel, e dei ritardi nel ripristino delle utenze interrotte causa maltempo: “Capisco le difficoltà nel riparare i danni – è la critica del sindaco si Sasso Marconi Stefano Mazzetti su Facebook – ma non si può gestire in questo modo le relazioni con chi è sul territorio. I sindaci e i suoi collaboratori non possono diventare l’ufficio reclami di Enel”.

Un parere condiviso anche da altre amministrazioni, da Valsamoggia a Zola Predosa, tanto che Enel, contro cui la Lega Nord vorrebbe avviare una class action, ora dovrà riferire in Regione proprio sulla gestione dell’emergenza. “Mi pare ci sia stata una carenza comunicativa particolarmente significativa – spiega Bonaccini – e mi pare ci sia anche un tema di manutenzione che debba essere affrontato”. Nel frattempo, ha aggiunto il governatore dell’Emilia Romagna a margine dei lavori dell’Assemblea legislativa, “abbiamo chiesto ai presidenti delle province di coordinare i comuni per il rendiconto dei danni complessivi. Per chiedere lo stato di emergenza al governo ho già parlato con il ministro Galletti per accelerare al massimo appena saremo pronti le procedure”.

In seguito alla nevicata di giovedì 5 e venerdì 6 febbraio, e ai danni riportati dalla rete elettrica, infatti, i cittadini emiliano romagnoli rimasti privi di luce, riscaldamento, e in molti casi anche di gas e acqua, tanto da rendere necessaria l’apertura, in tutta la Regione, di centri di assistenza per la popolazione, erano oltre 80.000. Il numero ora è diminuito, le utenze senza corrente sono circa 7.500, per un totale di circa 19.000 persone e tuttavia, non sono ancora certi i tempi necessari al ripristino. Nel modenese, secondo la Prefettura di Modena, “risultano disabilitate ancora circa 200 utenze in media tensione dipendenti da Hera e 160 utenze in media tensione dipendenti da Enel. Entro oggi tutte le utenze di media tensione, sia di Enel che di Hera, dovrebbero essere riattivate e, a cascata, quelle di bassa tensione. Sarà poi necessario intervenire nelle singole abitazioni e sulle utenze ancora non alimentate per quei casi che non si sono risolti a causa di guasti subiti dai contatori o dalle singole apparecchiature”. Situazione simile nei 25 comuni del bolognese e del reggiano interessati dal black out, dove, secondo la Prefettura di Bologna, il ripristino della media tensione dovrebbe avvenire in giornata, a seguire quello della bassa tensione. Con ulteriori disagi, quindi, per la popolazione.

“Non basta una semplice ‘strigliata’ a Enel, la Regione deve avviare da subito una class action contro l’azienda e valutare una denuncia per interruzione di pubblico servizio – critica Alan Fabbri, capogruppo leghista in viale Aldo Moro – i disagi visti in questi giorni sono degni solo del terzo mondo ed è tempo che chi sbaglia paghi, tanto più se di mezzo c’è l’incolumità e la sicurezza dei cittadini. Non possiamo tollerare che a 72 ore dall’ondata di maltempo ci siano ancora persone senza luce e, in alcuni casi, riscaldamento”. Il settore pubblico, che detiene oltre il 31 per cento di Enel Spa, sottolinea Fabbri, “deve farsi garante dell’erogazione del servizio. Se questo non avviene è dovere di ogni amministrazione accertare e sanzionare le responsabilità, garantire i risarcimenti e adoperarsi affinché certe situazioni non si verifichino più. Poiché a ogni ondata di maltempo i black out sono diventati un triste ritornello, è giunto il momento di adottare una linea dura contro il gestore”.

Articolo Precedente

Utero affitto, prosciolti genitori accusati di aver falsificato il certificato nascita

next
Articolo Successivo

Fecondazione, embrioni congelati: vedova di 50 anni ottiene ok a impianto

next