Seconda fumata nera. Previsioni rispettate per il secondo tentativo del Parlamento greco di eleggere il capo dello Stato al posto di Karolos Papoulias, giunto al termine del suo mandato. La maggioranza conservatori-socialisti, che ha anticipato il voto di tre mesi, non tocca quota 180 deputati e l’ex commissario europeo all’ambiente Stavros Dimas non centra l’elezione (168 sì contro 131 no). Si avvicinano così le elezioni anticipate, anche se l’ultima parola è prevista per il prossimo 29 dicembre: se anche la terza seduta andrà a vuoto allora la Camera ellenica sarà per Costituzione sciolta per andare al voto già il 25 gennaio.

Spiccano i voti per Dimas da parte di due ex deputati di Alba Dorata Efstathios Boukouras e Chrysovalantis Alexopoulos (il gruppo intero è stato scarcerato per qualche ora proprio in occasione del voto) passati nel frattempo al gruppo misto. Mentre contro hanno votato i deputati del Dimar, i socialdemocratici dati vicinissimi a Tsipras. Il loro voto, ha commentato il leader Fotis Kouvellis, “rappresenta il rifiuto di contribuire al mantenimento delle politiche esistenti, il Paese ha bisogno di voltare pagina”.

E nel giorno del secondo voto per il capo dello stato, si segnala il matrimonio tra il Syriza di Tsipras e i socialdemocratici di Kouvellis che hanno siglato un accordo elettorale con all’orizzonte la firma su un’alleanza governativa in caso di successo del Syriza alle urne. La novità sta nel fatto che se fino a ieri Tsipras veleggiava in solitaria con il rischio, una volta vincente alle urne, di non avere una maggioranza per governare, oggi si è aggiunto un pezzo politico che nonostante abbia subito un calo rispetto alle percentuali del 2012, garantisce la presenza del centro nella potenziale nuova compagine governativa.

Proprio il partito di Tsipras ha presentato ieri un disegno di legge per ripristinare la tredicesima per quelle pensioni che non superano i 700 euro, dal momento che il memorandum della troika ha non solo tagliato per tre volte stipendi, pensioni e indennità, ma anche cassato tutte le tredicesime natalizie anche per i redditi bassi. Della misura potrebbero beneficiare più di un milione di pensionati per un costo totale annuo di 543 milioni di euro. Inoltre il partito che, tutti i sondaggi danno in vantaggio sui conservatori di almeno 4 punti percentuali, ha ribadito l’impegno di “mettere un freno” alle misure draconiane e ripristinare gradualmente i livelli pensionistici passati iniziando con le pensioni più basse.

E nei minuti che hanno preceduto la votazione, fuori dal Parlamento in piazza Syntagma un individuo travestito da tsoliàs (le guardie presidenziali) ha inscenato una protesta brandendo false banconote proprio verso la Camera. Il riferimento è alla vienda del deputato del partito Greci Indipendenti, Pavlos Chaichalis, che ha denunciato un tentativo di corruzione: gli sarebbero stati offerti 2 milioni di euro da un faccendiere legato al governo e a Deutsche Bank Ellas per votare Dimas. Ma lui ha registrato tutto e consegnato il file ai magistrati.

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