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Napoli, ragazzo seviziato migliora. Resta in carcere aggressore: “Dispiaciuto”

Raffaele dell’Aversano, direttore sanitario dell’ospedale San Paolo, ritiene che il 14enne "potrà avere una vita normale". Resta in carcere il 24enne fermato con l'accusa di tentato omicidio e violenza sessuale, non convalidato il fermo ma emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere
Napoli, ragazzo seviziato migliora. Resta in carcere aggressore: “Dispiaciuto”
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Sta meglio il ragazzino di 14 anni ferito e seviziato con un compressore a Napoli. I medici dell’ospedale San Paolo di Napoli parlano di un “progressivo leggero miglioramento”. Il bollettino diffuso dalla direzione sanitaria conferma che il giovane paziente è “sempre vigile, cosciente, lucido, in respiro spontaneo”. La prognosi, tuttavia, resta ancora riservata in considerazione dell’estensione e della gravità delle lesioni subite.

Raffaele dell’Aversano, direttore sanitario dell’ospedale San Paolo di Napoli, ritiene che il 14enne “potrà avere una vita normale. Lasciate stabilire ai clinici come vivrà. Vedo tutto in termini molto positivi ed è verosimile che, da qui a un anno, ci siano le condizioni per una normalizzazione transito intestinale. L’ho visto tranquillo e sereno. Ha l’aspetto di un bambino che sta prendendo coscienza di quello che ha vissuto. Ha anche supporto psicologico – conclude – perché il nostro ospedale è sede dello sportello anti violenza da 5 anni”. 

Il ragazzino vorrebbe una tv in stanza per potere vedere “l’amichevole Argentina-Brasile”. Così i parenti si sono organizzati per portare in ospedale uno schermo. “Sta meglio – racconta uno zio – comincia piano piano a riprendersi e dice anche qualche parola in più”. Intanto resta in carcere V. I, il 24enne fermato per tentato omicidio e violenza sessuale. Al termine dell’udienza di convalida il gip Antonio Cairo, accogliendo la richiesta dell’aggiunto Filippo Beatrice e del sostituto Fabio De Cristofaro, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare. L’udienza si è svolta nel carcere di Poggioreale. Secondo il gip non poteva non immaginare che il suo gesto avrebbe avuto conseguenze devastanti. Quanto alla violenza sessuale, il giudice ritiene la sussistenza del reato perché anche se Iacolare non intendeva abusare sessualmente di lui comunque ha violato l’intimità del ragazzo. Il giudice non ha convalidato il fermo perché non sussisteva il pericolo di fuga dell’indagato, che si è presentato spontaneamente ai carabinieri, ma ha emesso l’ordinanza ritenendo sussistenti le esigenze cautelari a causa della gravità dei fatti contestati.  L’indagato si è detto “dispiaciuto” dell’accaduto e ha chiesto scusa al ragazzo e alla famiglia. Assistito dall’avvocato Antonio Sorbilli ha ribadito al gip che non aveva intenzione di fargli del male: ha negato di avere abbassato i pantaloni del quattordicenne e ha sostenuto di avere poggiato il tubo dell’aria compressa sopra la stoffa. Assieme ai due giovani denunciati in stato di libertà aveva cominciato a scherzare con il ragazzino mentre questi era sdraiato su un divanetto in attesa che gli fosse lavato il motorino. 

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