Lo stile è quello delle locandine dei film poliziotteschi anni ’70. Titolo: “Il Governatore più amato dalla camorra”. Sullo sfondo la figura a mezzo busto del presidente della Campania, il berlusconiano Stefano Caldoro. Sotto titolo: “La Regione Campania è stata presieduta e amministrata per cinque anni grazie ai voti di uomini arrestati, indagati o inquisiti di cui parlano i pentiti di camorra”. E giù un elenco di politici azzurri o di centrodestra con qualche problema giudiziario, tra cui l’ex ministro Mario Landolfi e l’ex sottosegretario Nicola Cosentino, quest’ultimo in carcere da aprile, insieme ad alcuni consiglieri regionali.

Manca il nome del deputato Luigi Cesaro, recentemente raggiunto da un’ordinanza di misura cautelare per camorra poi annullata dal Riesame. Nella mattina di lunedì 1 settembre i muri del centro di Napoli erano coperti da centinaia di questi manifesti diffamatori, privi del committente e totalmente abusivi. In particolare a Palazzo Santa Lucia, la sede della giunta regionale campana a pochi passi dal lungomare napoletano, e in altre strade del salotto buono come via Foria, via Duomo e il tunnel della Vittoria. La Digos della Questura di Napoli ha avviato un’indagine per individuarne la provenienza e i responsabili dell’affissione. Dallo staff del Governatore è partita una richiesta al Comune di Napoli per la rimozione.

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