Indipendentemente da chi sarà eletto Presidente della Repubblica, credo si possa già dire che è fatta, ha vinto Grillo, e ha stravinto oggi ancor più che nel giorno delle elezioni. La resistenza con cui i deputati e senatori del M5S hanno respinto con tutte le loro forze, per giorni e giorni, i tentativi di accordo che il Pd faceva nei loro confronti ha finalmente raggiunto l’obiettivo strategico che Grillo – mi pare chiarissimo ormai – si prefiggeva: portare il Pd nelle braccia del Pdl. Indurlo al cosiddetto “inciucio”, per dimostrare che loro, i partiti, la “casta” sono tutti uguali, a destra come a sinistra. E loro l’hanno mostrato, accidenti se l’hanno mostrato, addirittura ostentato, permettendo uno scatto fotografico che li inchioda per sempre: l’abbraccio fra Bersani e Alfano, le loro facce ammiccanti e conniventi sono un simbolo potente di questo.

È andato, finito, bruciato: il Pd non c’è più. Tutta colpa di Bersani? Attenzione: Bersani è stato un disastro, senza dubbio alcuno, e potrei ripercorrere minuto per minuto la parabola discendente che ha tracciato dalle primarie del centrosinistra in poi. Un disastro di chiusura e cocciutaggine. Ma sparare su di lui è ormai come sparare sulla Croce rossa e allora preferisco spendere una parola su Matteo Renzi, su cui molti – nel Pd e fuori – nutrono rimpianti e riservano speranze.

Bersani oggi abbraccia letteralmente il Pdl, nella figura in carne e ossa di Alfano. Ma Renzi? Be’, Renzi fino a qualche giorno abbracciava metaforicamente il Pdl a ripetizione, prima spendendosi in dichiarazioni (anche forti) a favore di un accordo con il Pdl per governare, poi incontrando Berlusconi a Parma (senza farsi mai fotografare, furbacchione, per evitare il simbolo). Fino a qualche giorno fa. E oggi? Oggi Renzi prende le distanze dall’accordo fra Bersani e il Pdl sul presidente della Repubblica. Detto in altri termini, sta dalla parte di Grillo. Detto ancora in altri termini, sta dalla parte di chi ha fatto di tutto per distruggere il Pd (assieme al Pdl). Insomma capisco chi, non essendo del Pd, vede in Renzi un possibile leader. Di un altro partito (un nuovo centro?). Ma davvero non capisco come possano (ancora) pensarla così persone che hanno votato Pd.

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