Marini? Nome scelto per salvare il culo a qualcuno”. Così Beppe Grillo commenta la scelta annunciata da Bersani, frutto dell’accordo con Silvio Berlusconi. La scelta dei 5 Stelle è invece quella di Stefano Rodotà, “un uomo di 80 anni che alla notizia di essere il candidato scelto dal Movimento 5 Stelle per la Presidenza della Repubblica è diventato un ragazzino”. Il leader M5S ha commentato così, durante un comizio in Friuli Venezia Giulia, la scelta: “Abbiamo il nostro candidato. Milena Gabanelli ha rifiutato, ha detto no. Poi c’era Gino Strada che quando ha visto chi c’era dietro di lui (Rodotà, appunto) ha detto: c’è un grande uomo che stimo”. Una voce dal pubblico grida: “E’ troppo vecchio” e il leader del Movimento 5 Stelle risponde così. “Sì è vero. Forse è troppo vecchio, ma ci arriveremo, con calma. Forse era presto per qualcuno di più giovane. Ci stiamo lavorando. Dateci tempo”. E ancora: “Se è per questo anch’io sono troppo vecchio, non dovrei essere qui a parlare su questo palco, dovrebbe esserci un ragazzo di vent’anni. Ma succederà. Fidatevi succederà, ma da qualche parte dobbiamo cominciare”.

 

Un passo alla volta dice Beppe Grillo, portare uomini fidati di stima nazionale e internazionale nelle cariche del potere e poi cominciare a cambiare le cose, il piano d’azione. “Faremo una legge per portare i giovani a votare a 16 anni, ad esempio. Rodotà è l’uomo che metterà d’accordo tutti. Ricordatevelo. E’ il Pd che si preoccupa oggi, gli abbiamo sparigliato le carte”. E’ una scelta che garantisce la certezza di una serietà che in molti potrebbero riconoscere. “Rodotà è il nostro candidato anche perché saremo sicuri che non farà nessun inciucio. Ma lo sapete che il Presidente della Repubblica è anche il capo del Consiglio Superiore della Magistratura? Vogliono mettere una figura che possa salvare il culo a Berlusconi. Io non voglio salvargli il culo, e voi?”. Applausi cercati che, come previsto, arrivano.

Non è il Beppe Grillo che solo martedì 16 aprile era arrivato in Friuli Venezia Giulia, dai toni concilianti e la voglia di chiacchierare. Adesso il Movimento ha un candidato, richieste precise e il leader chiede risposte. “Io ci sono andato a parlare da Morfeo, anzi scusate non lo è più, volevo dire da Napolitano. Mi sono messo la giacca e la cravatta e mentre camminavo i corazzieri sottovoce mi dicevano: “Siamo tutti con te”. Questo è il paese che Grillo racconta, che dice ora è venuto il momento scelga da che parte stare. “Ho fatto un appello a Bersani, lo avete visto tutti: votate per il nostro candidato e poi parliamo di cose concrete, non otto punti vaghi e generali”. Le alternative che trapelavano nel pomeriggio dal Partito Democratico, ha detto il leader, “sarebbero un suicidio”. “Capite che ci propongono D’Alema? L’uomo inciucio per eccellenza, il responsabile dello scudo fiscale. E Amato? Il braccio destro di Craxi. Se sono questi i loro nomi sono finiti”. [error]Not a YouTube, Vimeo or Google Video URL:

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Invece poi il nome scelto è quello di Franco Marini. E Grillo non ha atteso a lungo per dire la sua in merito: “Qui c’è da decidere se votare il candidato Presidente della Repubblica proposto dal Movimento 5 Stelle o quello proposto da Berlusconi; qui si fanno i Presidenti della Repubblica per salvare il culo a qualcuno. Rodotà è fuori da questi schemi – ha aggiunto -. Marini è un ex sindacalista, un ex democristiano, un ex presidente del Senato, ex parlamentare. Se è stato messo lì è perchè si sono messi in una stanza destra e sinistra, ma metà del Pd si sta spaccando perchè Renzi non lo voterà, Vendola non lo voterà quindi rischiamo che venga eletto un candidato proposto dal Pd ma col sostegno decisivo del Pdl. E’ pazzesco”. Quindi l’ex comico ha scherzato: “Quando ho sentito Marini ho pensato subito che fosse Valeria e ho detto ‘ma ha fatto la sindacalista Valeria Marini?’. In realtà Marini è un ex di tutto”. 

(di Emiliano Liuzzi e Martina Castigliani, aggiornato da redazione web)

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