Ieri sono inciampata in alcuni scampoli di frasi molto simili tra loro, rubate qua e là, su un mezzo pubblico prima, ferma a un semaforo poi: “Ah ma il Salone comincia settimana prossima?”. Il concetto era sempre quello, il tono invece variava dall’entusiasta al terrorizzato. Insomma, sì: dal 9 al 14 aprile Milano ospita il Salone del Mobile e tutte le sue appendici, la più nota delle quali è il Fuorisalone. Si tratta di eventi di portata notevole a livello nazionale e internazionale: una storia ormai cronologicamente adulta (il primo Salone è stato nel 1961), ma soprattutto per i milanesi, volenti o nolenti, un notevole cambio di abitudini, ritmi, suoni, visioni, rumori, per un’intera settimana. Il Salone del Mobile vero e proprio è quello che si svolge alla Fiera di Rho che, dal silenzio dei mesi precedenti, si vede invadere di colpo da centinaia di migliaia di visitatori frettolosi e vogliosi di combinare l’affare giusto, di carpire l’idea vincente e di scoprire, finalmente, che da qualche parte nel mondo la morsa della crisi economica si sta allentando.

Lascio agli esperti del settore mobili a Rho, luogo che per questioni legate al mio lavoro mi mette sempre un po’ di ansia da prestazione, e mi concentro su quello che incontrerò andando in giro per la città. Perché davvero Milano cambia faccia in quei giorni, ci sono vie di solito pochissimo battute, soprattutto a piedi, che si riempiono di persone, di look impensabili, di acconciature esilaranti e, comunque, di belle facce giovani, di sguardi curiosi, di parole straniere. Quello che vedrò di preciso non lo posso ancora sapere, nonostante le decine di comunicati stampa e i preannunci sui giornali; quello che so è che in questo momento centinaia di persone stanno affannosamente concludendo gli allestimenti, che molti di loro lavoreranno tutta la notte e che qualsiasi negozio o locale si trova anche solo ai confini di una delle zone toccate da eventi del Fuorisalone si giocherà tutte le sue armi per attirare qualche visitatore affamato, stanco e con ancora un briciolo di curiosità.

Giusto ieri sera ero fuori con degli amici in un locale vicino a Porta Venezia, un posto divertente, arredato a tema anni ’70, ma anche un posto piccolo e uno fra i tanti della zona: eppure mi sono accorta che, dietro una porta, si nascondeva la locandina del Fuorisalone fresca di stampa, pronta da esibire all’ingresso allo scoccare dell’ora di partenza. Anche Vinile, quindi, sarà uno dei luoghi in cui potrete rifocillarvi se state scarpinando per Milano la settimana prossima, ma non rifocillarvi e basta, rifocillarvi a tema design. Qui vi accomoderete al banco su sgabelli arancione, o a tavoli di fòrmica rossa e gialla, ascolterete buona musica e vi girerà la testa per tutte le copertine di LP appese alle pareti. Ah, se siete dei fans di Guerre Stellari date un’occhiata al bagno delle signore: è tappezzato di foto cult.

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