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In questi ultimi 12 mesi siamo cresciuti. Il nostro sito è il quarto giornale generalista on line. Tra i quotidiani siamo secondi in Europa per il numero di fan su Facebook e terzi in Italia per il numero di follower su Twitter. Nelle edicole Il Fatto Quotidiano è riuscito a imporre al dibattito pubblico temi e notizie di cruciale importanza: dallo scandalo degli esodati, agli interventi della Presidenza della Repubblica sull’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, senza dimenticare i nostri scoop su Vatileaks, sui rapporti giudiziari segreti su Roberto Formigoni, sulle indagini che coinvolgono il ministro Corrado Passera e sulle carte che hanno costretto alle dimissioni il sottosegretario del governo Monti, Carlo Malinconico.

Per farlo, per cercare di rispettare il dovere di informare, e contribuire così a costruire una coscienza critica nel nostro Paese, sono però necessarie risorse certe.

Nel 2009 i giornalisti in redazione erano appena dodici, oggi sono più di cinquanta. Con Il Fatto Quotidiano collaborano, in totale, oltre 100 colleghi. In queste settimane sta finalmente partendo anche il palinsesto della nostra web-tv e, come avete visto, stiamo sperimentando i numeri del lunedì.

Il Fatto Quotidiano, non ricevendo alcun finanziamento pubblico, per essere un organo di informazione davvero libero, non vuole certo dipendere dalla pubblicità. Possiamo continuare a contare sui nostri soli e unici padroni: voi lettori.

Vista la crisi generalizzata del Paese e le continue leggi-bavaglio tentate dalla casta politica, affrontare il 2013 sapendo di avere già decine di migliaia di abbonamenti è la garanzia di poter continuare negli investimenti ed essere così in grado di fornire un’informazione sempre più accurata, autorevole, precisa ed indipendente. Per i lettori, inoltre, l’abbonamento in pdf, su iPad, postale o in coupon è un modo per risparmiare, e molto, sul prezzo di copertina.

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Antonio Padellaro, Peter Gomez, Marco Travaglio

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