Matteo Renzi e il suo comitato elettorale, rappresentato da Sara Biagiotti, hanno smentito alcuni punti dell’inchiesta in corso da parte della Corte dei Conti sulle spese sostenute dalla Provincia di Firenze quando Renzi ne era presidente e riportata dal Fatto Quotidiano due giorni fa. Mettiamo a disposizione di Renzi e di Biagiotti la documentazione da noi sintetizzata nell’articolo, rispondendo punto per punto alle contestazioni.

“Non ho mai pasteggiato ad aragoste”, ha detto oggi Renzi al Corriere della Sera. Il 22 aprile 2008 la carta di Credito della Provincia (che usa il presidente) paga alle ore 01:01 PM un pranzo al Riva Restaurant on Navy Pier di Chicago: 4 aragoste, 2 sushi, 2 pepsi, una birra e 2 porzioni di gamberi fritti. Oltre allo scontrino, l’estratto conto della carta conferma che quel conto è stato saldato da Renzi in persona. Non basta? C’è una delibera della Provincia di Firenze del 12 Maggio 2008 in cui si legge: “Il sottoscritto Matteo Renzi (…) attesta sotto la propria responsabilità, che le spese delle fatture sottoelencate e che vengono inviate alla liquidazione dei competenti Uffici della Provincia, sono staate da me sostenuto nel corso di attività istituzionali e di rappresentanza”. Segue elenco di pranzi e cene. Con relativi scontrini.

Già, pranzi e cene. Il sindaco di Firenze sostiene di non aver mai messo piede in molti dei ristoranti citati nell’articolo. Lui lo dice e Biagiotti del comitato elettorale lo scrive. Abbiamo citato: Trattoria Garibaldi, Nannini Bar, Taverna Bronzino, Ristorante da Lino, pasticceria Capetti, trattoria I due G, Buca dell’Orafo, Ristorante Cibreo. Sia gli estratti conti della carta di credito di cui “titolare è Renzi Matteo” (si legge chiaramente nell’intestazione), sia le delibere che lo stesso Renzi ha presentato con la solita dicitura “il sottoscritto Matteo Renzi presidente della Provincia di Firenze attesta sotto la propria responsabilità”, sia gli scontrini attestano il contrario. Ce ne siamo dimenticati alcuni. Come il ristorante Gilli, il ristorante Sabatini, il ristorante Buca Lapi, la Piazzetta, il Perseus, la cantinetta Antinori e altri ancora. “Sono spese di tutta la giunta”, garantiscono Renzi e Biagiotti. Eppure in questi ristoranti le carte di credito usate sono solo quelle intestate a Renzi e quella di Andrea Barducci, ex numero due di Renzi e oggi presidente della Provincia di Firenze.

Il comitato elettorale, inoltre, scrive: “Il plafond di 10mila euro mensili delle carte di credito del presidente e del vice presidente non è mai stato raggiunto né tantomeno superato”. La delibera di liquidazione numero 5393 del 12 novembre 2007 scrive invece il contrario. E cioè: “Precisato che nel corso della missione istituzionale negli Stati Uniti svoltasi dal 2 all’8 novembre u.s. (…) la carta di credito aziendale (Amministrazione provinciale di Firenze) utilizzata abitualmente dal presidente della Provincia (…) è stata, nel corso della missione, momentaneamente bloccata a garanzia di un pagamento da parte di un Hotel a Boston, rendendo necessario per lo stesso Presidente provvedere a sostenere alcune contingenti spese di rappresentanza, per una somma complessiva di $ 4.106,56 pari ad euro 2.823,64 mediante la propria carta di credito personale”. Cifra che la Provincia rimborsa a Renzi.

Noi abbiamo cercato il sindaco, oggi candidato alle primarie del Pd, per avere delle risposte. Ma, ha detto a noi, e ribadito anche oggi al Corriere della Sera, che per lui “questa è una storia vecchia (…) La follia è che quelle spese le ho fatte mettere proprio io on line”. Lo sostiene anche Biagiotti: “Le spese sono tutte consultabili on line proprio per decisione del presidente Renzi”. Scontrini, estratti conto, ricevute e giustificativi di viaggi e trasferte non sono sul sito di Matteo Renzi né su quello della Provincia.

Video di Alessandro Madron

Certo è che magari abbiamo cercato male noi, ma ne siamo in possesso e le pubblichiamo quasi integralmente, ricordando che è in corso un’indagine della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza su incarico del ministero del Tesoro, in merito a 20 milioni di euro spesi dalla Provincia guidata da Renzi. Lui, interpellato nel pomeriggio a Varese, ha affermato: “La vicenda non riguarda me”. 

 

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