“Non sta scritto da nessuna parte che la miniera debba chiudere il 31 dicembre”. Ad azzardare un’apertura sulla vertenza Carbosulcis, è il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, che ieri aveva definito troppo costoso il progetto di riconversione dell’area industriale, ma che oggi ha precisato, a Radio Anch’io, che “noi pensiamo che si possano trovare soluzioni”. De Vincenti ha poi precisato che la miniera della Carbosulcis è al 100% della Regione Sardegna e che quindi è la regione che deve deciderne la chiusura, ma che per il governo sono possibili soluzioni alternative.

I progetti di riconversione della miniera del Sulcis devono essere “economicamente sostenibili” ha ribadito il sottosegretario spiegando che non è sostenibile l’ipotesi di riconversione presentata dalla Regione (proprietaria della miniera) “con costi per gli italiani di 250 milioni” l’anno. Domani, ha detto, la Regione dovrà chiarire le sue intenzioni, ma “il futuro del Sulcis passa per attività economiche che sappiano stare sul mercato”. Maurizio Gasparri (Pdl) fa pressione sull’esecutivo: “Occorrono iniziative immediate da parte del governo per raccogliere il grido di disperazione dei minatori del Sulcis. Il Pdl sosterrà ogni iniziativa a favore del lavoro in una regione colpita da molteplici e gravi crisi”.

E’ stata la quarta notte nei pozzi occupati a 373 metri di profondità che apre una nuova giornata di protesta per i minatori a Nuraxi Figus, nel comune di Gonnesa (Carbonia Iglesias). Tra i lavoratori c’è forte preoccupazione in vista del vertice di domani a Roma, ma anche tanta determinazione nel proseguire l’azione di lotta. “Noi chiediamo di avere risposte su cosa dobbiamo fare – spiega Sandro Mereu, della Rsu Cgil – e chiediamo che al tavolo tecnico ci sia anche il sindacato”. Intanto si estende anche fuori dalla miniera la mobilitazione in sostegno della vertenza Carbosulcis. Questa mattina sono comparsi due cumuli di carbone vicino ai Municipi di Carbonia e e di Gonnesa. “L’amministrazione di Carbonia sostiene la vertenza – afferma Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia – e i lavoratori della Carbosulcis”. Dello stesso avviso anche il sindaco di Gonnesa Pietro Cocco: “Il nostro Comune sostiene la vertenza, la miniera è nel Comune di Gonnesa”. Alla miniera di Nuraxi Figus, intanto, è giunta questa mattina una delegazione di lavoratori dell’ex Rockwool di Iglesias, protagonisti anche loro nel recente passato di azioni di lotta con varie occupazioni.

Ieri i minatori avevano ricevuto un messaggio di vicinanza dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e oggi i lavoratori e le loro famiglie oggi hanno scritto una risposta con il “sentito e profondo” ringraziamento per il “suo sensibile interessamento” alla loro causa “in un momento di grande scoramento e disperazione”. Al capo dello Stato i lavoratori della Carbosulcis lanciano un appello “affinché venga perseguita l’unica soluzione possibile con l’attuazione del decreto del presidente della Repubblica” del 1994 che sancisce il finanziamento e la realizzazione del sistema integrato miniera-centrale a carbone.

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