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India, governo Kerala: “I marò italiani devono rimanere qui”

Il 'chief minister' Oommen Chandy ha escluso che i due militari italiani, in carcere con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani, possano essere trasferiti nel nostro Paese per essere processati. Due giorni fa la visita del ministro della Difesa Giampaolo di Paola
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“I marò italiani devono rimanere in India”. Il ‘chief minister’ dello Stato indiano del Kerala, Oommen Chandy, fa sapere l’agenzia di stampa statale indiana Pti – ha escluso che i due marò italiani, in carcere con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani, possano essere trasferiti in Italia per essere processati.

Chandy ha in particolare dichiarato che “la nostra posizione è molto chiara, molto aperta. (…) I due militari italiani hanno commesso un reato che cade sotto gli effetti della legge indiana (…) e devono quindi affrontare questo processo. Questa è la nostra posizione”.

Le dichiarazioni del ‘chief minister’ avvengono due giorni dopo la visita del ministro della Difesa italiano Giampaolo di Paola e mentre il sottosegretario agli Esteri italiano, Staffan de Mistura, sta giungendo a New Delhi per tentare ancora una volta di sbloccare la vicenda che coinvolge Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. “La giustizia indiana – ha sottolineato Chandy – è molto equa, molto aperta e molto indipendente” e gli imputati possono far valere le loro ragioni.

Il capo del governo del Kerala ha infine detto che l’Italia è un paese amico e che le relazioni diplomatiche debbono continuare a svilupparsi in un clima positivo.

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