Contestatori di Ruby davanti al "Tempo zero" di Maglie nel leccese

Non solo parte offesa nel dibattimento che vede il premier imputato per concussione e prostituzione minorile, ora Ruby dovrà presentarsi il 17 giugno come imputata davanti al giudice di pace del Tribunale di Maglie nel leccese, per rispondere alle accuse di minaccia e ingiuria nei confronti di Mino Brandolino, il ragazzo che ingaggiò la giovane marocchina come ospite d’onore per una serata nel suo locale, chiamato «Tempo Zero».

La vicenda è ricostruita nel dettaglio da Francesco Oggiano su Vanity Fair. Il 13 marzo Ruby arriva nel locale con tre ore di ritardo, accolta da una selva di fischi di alcuni cittadini. Per questo litiga con Brandolino, che non vuole pagarle la somma pattuita per la serata. La ragazza, accusa Brandolino, inizia a usare espressioni pesanti contro di lui: “Tu non sai chi sono io. Ho messo in ginocchio l’Italia, l’ho messa in culo a Berlusconi, figuriamoci se non gliela metto in culo a questa checca senza coglioni. Io ti faccio passare dei guai, stai attento”, gli dice Ruby che alla fine è costretta a tornare in albergo con un passaggio in auto.

Alla vicenda segue un esposto e le indagini del pm Antonio De Donno si concludono con la richiesta di un procedimento. Mino Brandolino, assistito dall’avvocato di Lecce Francesca Conte (già legale di Sabrina Misseri), si costituisce parte civile e chiede un risarcimento di almeno 100mila euro.

Brandolino si racconta su Vanity Fair. «Adesso, ripensandoci, non la inviterei più». Ex elettricista, 35 anni, socio di Fabrizio Corona e proprietario del «Tempo Zero» di Maglie. «Dopo quell’episodio ho perso il locale, il lavoro e tanta salute», racconta. «Avevo stretto amicizia con Ruby su Facebook, ancor prima che scoppiasse lo scandalo. Così la contatto e le propongo l’ospitata». Mino stringe l’accordo con Luca Risso, l’attuale fidanzato genovese della ragazza: «Ci accordiamo per 5mila euro».

I problemi cominciano già alla vigilia dell’ospitata quando la ragazza prima si rifiuta di prendere l’aereo, poi non vuole “stare 6 ore seduta in macchina”, infine accetta di partire in aereo. La ragazza arriva in aereoporto in serata ed è subito contestata da un gruppo organizzatosi su Facebook per protestare contro la sua visita in città. «Mi dice che non vuole uscire dall’aeroporto, che prima devo cacciare i giornalisti. Dopo minuti di trattative, riusciamo a divincolarci e uscire». Dopo un po’ i due riescono a uscire dall’aereoporto e salgono sulla Limousine bianca, noleggiata da Brandolino per portare Ruby in albergo. Ma le contestazioni non sono finite. Davanti all’ingresso trova più di 200 contestatori. La ragazza, racconta ancora Brandolino a Oggiano, rimane in albergo. «Il suo arrivo è previsto alle 22, ma niente. Alle 23.30 mi chiama il suo bodyguard. Vuole fare una ricognizione fuori dal locale. La facciamo e si mostra insoddisfatto. Senza un’uscita secondaria, con quella selva di contestatori, Ruby non viene. Gli dico che c’è la nostra security». Alla fine, verso mezzanotte, la limousine va a prendere Ruby all’albergo.

Ma non è finita perché quando Ruby vede tutta quella gente contro di lei non vuole uscire dalla macchina e pretende degli ombrelli per proteggersi da un eventuale lancio di uova». Alla fine la ragazza entrerà nel locale solo all’1.30, con tre ore di ritardo, quando ormai non c’è più nessuno. Ruby mangia, beve «champagne», posa per qualche foto. Il pasticcio arriva proprio alla fine della serata quando è il momento del pagamento. Brandolino tira fuori 500 euro in contanti ritenendo che siano già troppi per quel flop. Ruby va su tutte le furie: “Che cazzo sono ‘sti soldi. Ne ho presi 100mila per andare al ballo di Vienna, questi sono spiccioli”. E me li getta in faccia. E poi la frase famosa: “Tu non sai chi sono io, ho messo in ginocchio l’Italia, l’ho messa in culo a Berlusconi, figuriamoci se non gliela metto in culo a questa checca senza coglioni. Io ti faccio passare i guai, stai attento”». Brandolino è così agitato che si sente male.

Alle 5 Karima torna in albergo facendosi dare un passaggio, fa le valigie e riparte. «Da allora non ci siamo più sentiti. Avrebbe detto che mi avrebbe denunciato, ma non mi è mai arrivato niente. Due settimane dopo ho chiuso il locale, non veniva più nessuno». Per questi fatti il 17 giugno Ruby dovrà rispondere di minacce e ingiuria.

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