Il maxi-processo milanese per circa 130 imputati coinvolti nell’inchiesta Infinito sulla ‘ndrangheta in Lombardia che lo scorso luglio ha portato in carcere 174 persone, tra cui anche il referente Pasquale Zappia, si terrà con rito abbreviato, mentre a processo ordinario, a porte aperte, andranno in 33, tra cui l’ex direttore della Asl di Pavia Antonio Chiriaco e il boss Pino Neri. Il processo con rito abbreviato si terrà davanti al gup Roberto Arnaldi.

Tra gli imputati dell’abbreviato figurano quasi tutti i capi delle 15 cosche localì di ‘ndrangheta inviduate dalla Dda di Milano. Con riti alternativi saranno giudicati in 138, compresi una decina di patteggiamenti che saranno valutati dal gip Fabio Antezza. In abbreviato andrà anche Pasquale Zappia, che venne eletto a capo della ‘Provincia lombardà. Prese il posto di Pino Neri, che invece verrà giudicato davanti all’ottava sezione penale del Tribunale di Milano a partire dall’11 maggio con altre 32 persone, tra cui l’ex direttore della Asl di Pavia Chiriaco, l’avvocato Pietro Trivi, il carabiniere Michele Berlingieri e Ivano Perego della Perego General Contractor. Chiriaco, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, già definito dagli investigatori “figura inquietante e paradigmatica” di amministratore pubblico in contatto con esponenti mafiosi, in un’intercettazione si vantava di essere un capo “della ‘ndrangheta a Pavia”. Perego, invece, avrebbe messo la sua impresa edile a disposizione delle cosche.

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