A distanza di quattro anni dal loro ultimo disco tornano sulla scena italiana i genovesi Numero6 con il loro “I love you fortissimo” un album crossover nell’accezione più comune del termine, tutto da scoprire e ascoltare con attenzione per via dei suoi testi arguti, intriganti e mai superficiali. Autori di un album scarno e diretto con motivi orecchiabili e suoni viscerali senza troppi fronzoli, non è un caso che Federico Guglielmi, il guru della musica emergente italiana, li abbia definiti “l’equivalente indie italiano dei Kinks”.
Anticipato dall’ep Extended Play 2010 (disponibile su numero6.bandcamp.com in digital download) l’album è uscito nei negozi il 19 novembre 2010 pubblicato dall’etichetta Supermota e distribuito da Audioglobe. I Numero6 (Michele “Mezzala” Bitossi voci e chitarre, Andrea Calcagno basso e synth, Tristan Martinelli tastiere e chitarre, Stefano Piccardo chitarre, cori e percussioni) hanno all’attivo una collaborazione con il cantautore statunitense Will Oldham in arte Bonnie “Prince” Billie e con lo scrittore Enrico Brizzi autore fra gli altri di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo“. Per il Fatto Quotidiano abbiamo intervistato Michele Bitossi leader della formazione e autore dei testi delle canzoni.

Impossibile non parlare del titolo dell’album… come mai avete optato per una formula “alla Checco Zalone”?
Scrivo parecchie canzoni e lo faccio con una certa facilità, a prescindere dai risultati a volte buoni altri meno, come è normale che sia. Non sono altrettanto bravo come titolista, tanto che spesso mi capita di avere in mano un disco finito senza aver scelto ancora come battezzare sia le canzoni che l’album. Fortunatamente per questo ultimo disco mi è venuto in aiuto Tristan Martinelli, polistrumentista dei Numero6 e produttore artistico insieme a me del lavoro, che è riuscito a sintetizzare in maniera a mio avviso molto interessante il significato dei brani scegliendo titoli piuttosto evocativi.
Stranamente però ho deciso io come intitolare l’album. Bighellonando per Genova in vespa ho notato la surreale scritta I love you fortissimo su un muro di periferia. Mi è parsa da subito sufficientemente pazza e spiazzante per rappresentare il nuovo disco dei Numero6. L’ho proposta agli altri che hanno mostrato da subito entusiasmo. Quando abbiamo deciso di intitolare così il disco, francamente non pensavamo a Checco Zalone. Se mai ci interessava attirare l’attenzione, consapevoli del fatto che un titolo del genere potesse trarre in inganno pubblico e critica rispetto alla musica che abbiamo scritto. Detto questo I love you fortissimo ci rappresenta perfettamente perché ‘fortissimo‘ è diverso da tantissimo, moltissimo ecc. Noi amiamo fortissimo quello che facciamo, nonostante mille difficoltà. E’ un titolo volutamente e gioiosamente autoreferenziale se vuoi.

Avete selezionato le canzoni tra un numero svariato di composizioni. Come è avvenuta la scelta della scaletta dell’album?
Le canzoni abbozzate erano addirittura sessanta, anche perché l’ultimo album dei Numero6, Dovessi mai svegliarmi, risale ormai a quattro anni fa. Nel frattempo non siamo stati certo con le mani in mano, non è nel nostro dna. Alcune canzoni faranno parte del mio disco solista a nome Mezzala, che uscirà nel corso del 2011, altre non sono entrate su I love you fortissimo per ragioni diverse (poco in linea col progetto, o semplicemente non all’altezza). Abbiamo scelto le canzoni che a nostro parere potessero rispondere fondamentalmente ad alcuni parametri per noi importanti. Dovevano essere canzoni il più possibile dirette, da arrangiare in modo semplice per quanto accurato, che avessero un’impronta ‘live’ e che potessero andare a costituire una scaletta fatta di colori e umori diversi.

Avete avuto una collaborazione con Enrico Brizzi. Scrittura e musica: cos’è che vi è rimasto dentro e quanta influenza ha avuto su di voi lo scrittore?
Con Enrico è nata una collaborazione entusiasmante in occasione del suo libro Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro di tre anni fa. Ci siamo conosciuti quando lui aveva scritto un bellissimo testo per la nostra canzone Navi stanche di burrasca (contenuta nell’ep Quando arriva la gente si sente meglio del 2008). L’idea di base era di realizzare un disco insieme che non fosse il solito noiosissimo reading in cui uno scrittore legge brani del suo libro accompagnato da sottofondi strumentali più o meno improvvisati. L’ambizione era di fare un album di vere e proprie canzoni nate dal nostro incontro artistico. Per l’occasione ho scritto 11 pezzi dalla struttura tradizionale (strofe, ritornelli, special ecc). Il fatto interessante è che Enrico si è calato perfettamente nel progetto riadattando i brani scelti dal libro in base alle esigenze metriche dei pezzi. Sono davvero contento di come l’album è stato accolto. Di fatto, a prescindere dalla cifra stilistica è stato il primo esperimento del genere mai fatto in Italia.

Avete altri progetti da realizzare?
Intanto posso dirti che il prossimo disco dei Numero6 non tarderà molto ad arrivare. Lo registreremo la prossima estate per farlo uscire nei primi mesi del 2012. Come ho già accennato nel 2011 uscirà il mio primo disco solista, progetto a cui tengo tantissimo. Ho appena finito di scrivere il mio primo libro per Del Vecchio editore, una raccolta di racconti anche questa in uscita nel nuovo anno. In questo periodo siamo in tour coi Numero6 e vogliamo suonare il più possibile in giro almeno fino a settembre prossimo.

Come vivete la musica ai tempi di Internet?
Come appassionato e fruitore da tanti anni credo che con l’avvento della banda larga e la conseguente possibilità di scaricare musica in modo veloce trovo che ci sia stato un progressivo e tristissimo svilimento della musica come opera d’arte. Allo stesso modo in cui si entra al Louvre pagando un biglietto e si ammirano le opere esposte, credo che in proporzione, il bellissimo album (per fare un esempio, dei The National), meriti di essere comprato, ascoltato, riascoltato, assaporato e poi giudicato. Negli ultimi anni vedo una voracità insensata, una volontà di accumulo di tonnellate di file mp3 scaricati illegalmente e parcheggiati su poveri hard disk che non ne possono più. Il problema è che molti ascoltano distrattamente un disco (dietro a cui magari c’è un lavoro di anni) e lo sputtanano senza pietà (e senza cognizione di causa) su blog e forum provocando pericolosi e ingiusti passaparola.
Da sempre compro e ascolto la musica soltanto su vinile. Per me un disco va ‘vissuto’ in una certa maniera. Sarò conservatore ma la penso così.
Da musicista dico che grazie a Internet è possibile scambiare idee, esperienze e collaborare con artisti molto lontani geograficamente. Penso per esempio al grande Bonnie “Prince” Billy che ha partecipato alla nostra Da piccolissimi pezzi cantandola (in italiano!) dopo esser stato contattato via mail prima e via Skype dopo.
Quanto all’opzione di diffondere la musica gratis in Internet, siamo favorevoli a farlo talvolta nonostante crediamo fermamente che non bisognia smettere di dare valore, anche economico, alle canzoni. Preferiamo avere 20.000 download gratuiti di un album piuttosto che 1000 copie vendute nei negozi.

Cosa ne pensate dei reality show come X-Factor? Partecipereste a uno di questi?
A parte il fatto che un gruppo come il nostro non verrebbe mai chiamato a partecipare in un contesto come quello in quanto non mi pare che, per definizione, ci sia la minima attenzione a chi scrive e compone musica, ma si punti essenzialmente sul versante del ‘bel canto’ (che poi a mio avviso è tutto meno che bello considerando che per me canta bene Tom Waits, se mai è gigionesco e manierista) sui “personaggi” piuttosto che sulle persone, su culi, tette e situazioni borderline; detto questo no, non parteciperei mai a una miserabile baracconata come X-Factor.

Queste sono le date del “I Love You Fortissimo Tour”:
16 04 2011 – Parma – GIOVANE ITALIA
15 04 2011 – Ravenna – SANMARINO CAFE
26 03 2011 – Caserta – FABBRICARIA
25 03 2011 – Eboli (SA) – BAR DEL CORSO
26 02 2011 – Ancona – LEVEL
25 02 2011 – Cento buchi (AP) – Brevevita VideoBar
24 02 2011 – Vignola (MO) – STONES CAFE
16 02 2011 – Genova – TEATRO HOPS
10 02 2011 – Roma – CONTESTACCIO
09 02 2011 09 02 2011 – Pesaro – DALLA CIRA
30 01 2011 – Pescara – LALLA BY WAHLALLA
29 01 2011 – Eboli – RIFRULLO
28 01 2011 – Perugia – LOOP
27 01 2011 – Macerata – OLD WAY
26 01 2011 – Milano – LA CASA 139
25 01 2011 – Firenze – GLUE
23 01 2011 – Ferrara – ZUNI
22 01 2011 – Padova – MELA DI NEWTON
21 01 2011 – Savona – BRIXTON
15 01 2011 – Bergamo – NEVERLAND

Articolo Precedente

Quando fare musica è eversione

next
Articolo Successivo

Nuovi Media e Musei: un universo di progetti 2.0

next