Il mondo FQ

Scuola, a Messina un alunno disabile viene affidato a un’insegnante di sostegno cieca

La replica del preside: "L’insegnante ha diritto a quel posto. Non posso farci nulla”. Nella scelta l’unica regola in vigore è quella della graduatoria e del punteggio
Icona dei commenti Commenti

In un liceo scientifico in provincia di Messina un paradossale tentativo di integrazione nella classe di un alunno disabile, un ragazzo autistico iperattivo: lo affidano a un insegnante di sostegno cieca. Un sostegno, dunque, fuori da ogni regola di buon senso, tanto più che l’alunno da assistere ha bisogno di qualcuno che almeno sappia come si stia muovendo e dove vada a finire. È in gioco la sua stessa incolumità. Ma in queste condizioni come si fa? La denuncia arriva dal Sindacato famiglie italiane diverse abilità

La famiglia avverte che la situazione è insostenibile e si rivolge al preside della scuola per trovare una soluzione diversa. Laconica la risposta: “L’insegnante di sostegno ha diritto a quel posto. Non posso farci nulla”. Come sempre nella scelta degli insegnanti l’unica regola in vigore è quella della graduatoria e del punteggio. Costi quel che costi. Risultato: un alunno disabile resta in pratica senza adeguata assistenza, e lui sì che si vede un diritto sacrosanto negato. Senza che la famiglia abbia alcun margine di trattativa, e se vuole far valere il suo diritto dovrà rivolgersi al tar.

Un caso imbarazzante per tutti: per la stessa insegnante cieca, innanzitutto, che si vede attribuire un posto (e un relativo stipendio) e una responsabilità a cui non è in grado di far fronte, e per quella prima classi di liceo scientifico in cui lo studente disabile doveva inserirsi senza tuttavia che ci fossero le minime condizioni per integrarlo a vantaggio suo e dei suoi compagni. Va detto che si tratta di situazioni purtroppo non rare, perché la graduatoria non ha tra le sue caratteristiche il fatto di rispettare le esigenze della scuola e dei suoi alunni.

Un problema annoso che nessun governo di qualsiasi colore ha finora risolto. Quindi nemmeno Maria Grazia Gelmini che a tante cose ha pensato, ma mai a risolvere questo problema. Il sistema di reclutamento degli insegnanti resta quello che è. Come restano tutte quelle condizioni pesantemente negative che incidono sulla qualità della scuola italiana troppo spesso affidata a soluzioni assurde.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione