Dopo la guerriglia allo stadio Marassi di Genova, Italia-Serbia è diventato un caso politico. Sotto accusa è finito il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Secondo le critiche che piovono dall’opposizione è grave che i teppisti serbi siano riusciti a entrare allo stadio dopo aver aggredito nel pomeriggio il pullman della loro stessa nazionale e aver creato gravi incidenti nel prepartita. Eppure l’allarme era nell’aria. Solo pochi giorni prima gli stessi personaggi con le stesse motivazioni, avevano rovinato il Gay Pride di Belgrado, creando una vera e propria rivolta con circa 150 feriti solo tra i poliziotti. Ma il ministro degli Esteri, Franco Frattini (presente alla conferenza stampa di RadioRai1 per presentare la trasmissione “Una radio per l’Afghanistan” e promuovere la distribuzione di migliaia di piccole radio a dinamo nei villaggi afghani) interrogato da ilfattoquotidiano.it risponde: “Allarmi? Io non ne sono a conoscenza”.
Servizio di David Perluigi, riprese e montaggio di Paolo Dimalio

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