Tanti si chiederanno perché un giornale relativamente piccolo come Il Fatto Quotidiano abbia calamitato l’attenzione di un global news channel come Al Jazeera English. Per capire la ragione di tutto ciò forse è meglio fare un passo indietro, e osservare per un attimo il panorama mediatico italiano con gli occhi di Italiano non è. Nell’ultimo anno in Italia – viene sottolineato nel video – “si sono verificati due importanti tumulti nei media italiani” – riferendosi alle dieci domande di Repubblica dello scorso Dicembre e alla legge bavaglio.

“Gli italiani – continua il servizio – sanno che hanno un problema nell’ottenere informazioni, ma come fanno a risolverlo?”. Rimasi spiazzato quando mi venne chiesto di produrre questo servizio per la trasmissione di approfondimento mediatico Listening Post. Cercare di spiegare all’estero un fenomeno così immerso nella realtà Italiana, e allo stesso tempo inedito nella nostra stampa e non solo, fu a dir poco surreale. Il successo riscontrato da Il Fatto Quotidiano nel suo primo anno di vita ha fatto si che la storia si materializzasse.

Scoprire perché più di centomila italiani leggono questo giornale ogni mattina è stato ciò che mi ha guidato nella preparazione del servizio, ma l’elemento principale è come questo quotidiano si differenzia dal resto della stampa Italiana. Creare un quotidiano in cui gli azionisti sono limitati a possedere il 16 percento delle azioni, “senza un padrone che possa condizionale la linea editoriale del giornale” – come dice il direttore Padellaro nel servizio – non è un fenomeno inedito solamente nel panorama Italiano. Anche qui in Inghilterra, un paese la cui stampa è riconosciuta a livello internazionale, la nascita di una testata di questo tipo verrebbe considerata un evento non solo ardito, ma per certi versi sovversivo. E sicuramente un bel grattacapo per i maggiori gruppi editoriali Inglesi.

Quello che più interessa non sono tanto le dimensioni attuali di questo caso editoriale, bensì i suoi sviluppi futuri. Che cosa vuol dire aprire oggi un giornale “i cui giornalisti dicono di possedere”? Solamente cercando una risposta a questa domanda è possibile intuire la portata del fenomeno, e l’interesse riscontrato al di là dei nostri confini. E alla fine del servizio, come sempre in questi casi, la domanda sorge spontanea: “Il Fatto Quotidiano ha creato una nicchia o è destinato a rimanere?”. Difficile rispondere con certezza, ma so far so good. Buona fortuna Fatto!

Emanuele Comi
contributor, Al Jazeera english

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