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Morire di ‘Balconing’

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Una volta si beveva l’alcool, per trasgredire. Poi si è cominciato a fumare le sigarette. Si è passati alle droghe leggere. Infine alle droghe pesanti. Cos’altro? Le corse in macchina frenando all’ultimo momento. Ballare in discoteca strafatti fino all’alba. Il sesso oggi? Meglio non parlarne neanche.

Ma a buttarsi dal balcone non ci avevano pensato ancora, questi nostri adolescenti in cerca di emozione. Fino ad oggi, almeno. Ebbene si. Il “balconing” è l’ultimo fenomeno sociale dei giovani affamati di “adrenalina”.

Lo scenario è quello delle isole Baleari, a cominciare dalla mondanissima Ibiza. L’obiettivo è quello di fare un bel tuffo in piscina, da un trampolino a dir poco improvvisato. Un bel tuffo nell’acqua e qualche secondo da leoni, se tutto va bene. Sì perché i novelli “James Dean” del tuffo acrobatico a volte piombano sul bordo della piscina, o direttamente sul pavimento.

Risultato? Nove morti nove. Solo nel 2010 (fonte: Le Monde, 23 agosto). Senza contare i paraplegici e coloro che hanno riportato lesioni gravi.

Ce n’è abbastanza da considerarlo un fenomeno sociale. L’ultima moda della stupidità. Lo specchio di una età, quella della adolescenza, ormai pronta a tutto pur di “staccare” dal quotidiano, anche solo per qualche secondo. Una generazione che ha fame di “apparire” agli occhi degli altri. Voglia di stupire. Di sentirsi diversi. Di sentirsi qualcuno. Una adolescenza pronta a buttarsi dal balcone, pur di strappare un applauso, un riconoscimento, uno sguardo di ammirazione che, altrimenti, non si saprebbe come ottenere.

Qualcosa di più, insomma. Ma di più rispetto a cosa?

Ci vuol poco a capirlo: i modelli di riferimento oggi sono molto cambiati: le veline, i “tronisti”, i rinchiusi del “Grande fratello”. Tanto poi è da lì che si entra nel bel mondo. È da lì che si diventa ricchi, che si diventa politici, che si diventa “VIP” (ma siamo poi sicuri che “Very Important Person” sia sinonimo di apparire al Grande Fratello?).

La domanda allora è questa: a che servono ore e ore di studio sui libri, i sacrifici dei servitori dello Stato, l’esempio di generazioni e generazioni di lavoratori, quando agli occhi di un giovane è sin troppo evidente quanto sia più facile per una velina diventare parlamentare, o persino Ministro della Repubblica Italiana (senza nulla togliere ai meriti personali), che non per uno studente modello ottenere un posto di lavoro che dia sicurezza e prospettive?

I modelli di vita significano molto per i giovani. I valori che essi esprimono ancora di più.

Eccone il risultato.

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