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Speculavano sul terremoto, 3 arresti
per tangenti, coinvolto assessore del Pdl

Si tratta di Daniela Stati, assessore alla Protezione civile. Per i magistrati "ha compiuto attività contrarie ai compiti e ai doveri connessi alla funzione pubblica", intascando "doni" in cambio di favori legati agli appalti della ricostruzione
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Un giro di tangenti per speculare sul terremoto dell’Aquila. Il nuovo scandalo sugli appalti della ricostruzione in Abruzzo parte con tre arresti e un’interdizione dai pubblici uffici per l’assessore regionale Pdl a Protezione Civile e Ambiente Daniela Stati, che si è dimessa dal suo incarico.

Secondo il procuratore dell’Aquila Alfredo Rossini, la richiesta della misura cautelare per la Stati “si è basata sull’accertamento di favori e utilità ricevute per aver compiuto attività contrarie ai compiti e ai doveri connessi alla funzione pubblica ricoperta. Il quadro probatorio che emerge appare incontestabile considerato che vi sono prove evidenti dei doni e delle utilità che i privati hanno corrisposto al pubblico ufficiale e alle persone a lei vicine, al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009″.

L’inchiesta su questo nuovo caso di corruzione coinvolge anche il padre dell’assessore, Ezio Stati, che è stato arrestato: per anni tesoriere della Dc abruzzese, Stati era già finito in carcere negli anni Novanta per alcune vicende legate a tangentopoli. Le altre due persone arrestate oggi sono Vincenzo Angeloni, ex deputato di Forza Italia, e Marco Buzzelli, compagno di Daniela Stati, che si trova ai domiciliari. È stato invece deciso l’obbligo di dimora nel Comune di Roma per Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Telespazio e attuale amministratore delegato di Selex service management, società di Finmeccanica.

“Le indagini continuano a ritmo serrato e ci possono essere altri sviluppi – ha detto il procuratore Rossini -. Ma allo stato degli atti non sono indagati altri soggetti con incarichi rilevanti nell’ambito regionale e della Protezione civile nazionale”.

A seguito del provvedimento della magistratura, Daniela Stati si è dimessa da assessore, ma non da consigliere regionale. E subito ha raccolto la “totale solidarietà” del presidente della Regione Gianni Chiodi, “nella convinzione che l’accertamento dei fatti dimostrerà la sua estraneità a quanto contestato, e auspicano la massima rapidità nella conclusione delle indagini in corso”.

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