Capitalismo senza capitali

Condotte, il disastro (ignorato) del colosso delle costruzioni

Il Gruppo ha chiesto aiuto al tribunale per evitare l’assalto dei creditori. Dall’arresto per mazzette all’esposizione con le banche, allo Stato che paga in ritardo

Di Fabio Pavesi
25 Aprile 2018

Un gigante delle costruzioni. Il suo nome è Condotte ed è il terzo gruppo italiano dietro Salini-Impregilo e Astaldi a contendersi il business rischioso delle grandi opere ferroviarie e stradali. Non solo in Italia ma in giro per il mondo con un portafoglio ordini lievitato a fine 2016 a oltre 5 miliardi e salito a […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.