Zelensky: “Solo gli Usa possono convincere la Russia a finire la guerra”
Solo gli Stati Uniti possono convincere la Russia a mettere fine alla guerra in Ucraina. E’ la convinzione ribadita dal presidente Volodymyr Zelensky, che ha parlato con i giornalisti a Kiev. “Credo che questa forza esista negli Stati Uniti e nel presidente Donald Trump – ha detto – E credo che non dovremmo cercare alternative agli Stati Uniti. Tutte le alternative sono discutibili in quanto non è certo che sarebbero in grado di farlo”.
Il prestito Ue da 90 miliardi ha impattato sui negoziati
“Lo stanziamento di 90 miliardi di euro da parte dell’Europa, che in ogni caso è legato ai beni russi, è una decisione senza precedenti e avrà un impatto anche sui negoziati di pace. L’Ucraina si troverà in una posizione più forte. I fondi sono destinati al periodo 2026-2027 e contiamo di utilizzare tutti i 210 miliardi dei beni russi. Ci rendiamo conto che i prestiti senza interessi – 90 miliardi – saranno rimborsati dall’Ucraina solo se la Russia pagherà i risarcimenti all’Ucraina. Si tratta quindi di una vittoria importante, tangibile e significativa, e non solo dal punto di vista finanziario.” Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X. “Dal punto di vista geopolitico e politico, i leader europei hanno dimostrato la loro forza e hanno avuto l’integrità necessaria per prendere una decisione del genere”, aggiunge.
Zelensky: “Restituiremo 90 miliardi all’Ue solo se la Russia pagherà le riparazioni”
“Abbiamo ricevuto 90 miliardi per il 2026-2027. E sapete che prevediamo di utilizzare tutti i 210 miliardi di asset russi. E sappiamo che l’Ucraina restituirà questi prestiti senza interessi di 90 miliardi solo se la Russia pagherà le riparazioni necessarie all’Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro portoghese Luis Montenegro, come riportato da Unian. Il presidente ha sottolineato che si tratta di un’importante vittoria finanziaria, geopolitica e politica.
Zelensky: “Washington ha proposto colloqui a tre Usa-Russia-Ucraina”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che Washington ha proposto un incontro tra Stati Uniti, Ucraina e Russia a Miami. “A quanto ho capito, hanno proposto questo formato: Ucraina, America, Russia”, ha detto Zelensky, aggiungendo che gli europei potrebbero essere presenti e che sarebbe “logico tenere un incontro congiunto… dopo aver compreso i potenziali risultati dell’incontro che ha già avuto luogo”.
Zelensky: “Al voto solo quando ci saranno le garanzie di sicurezza”
“La mia reazione ai segnali provenienti dagli Stati Uniti è stata molto aperta: ho detto che non ho alcuna intenzione, in nessuna circostanza, di aggrapparmi alla presidenza. Naturalmente, se sarà garantita la possibilità di tenere elezioni adeguate, dignitose e democratiche”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Pap, l’agenzia di stampa nazionale polacca. “Tutti temono lo svolgimento delle elezioni in tempo di guerra, senza dubbio nessuno può immaginare come sia possibile farlo in modo sicuro e onesto”, ha affermato il presidente ucraino che però ha voluto sottolineare come “se c’è la possibilità di garantire la sicurezza delle persone durante lo svolgimento di tali elezioni, in modo che le persone non vengano uccise quando si recano ai seggi elettorali, allora sono assolutamente favorevole”.
Zelensky: “Produrremo droni marini col Portogallo”
“Oggi, Ucraina e Portogallo hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per la creazione di un partenariato per la produzione di droni marittimi. L’abbiamo firmata insieme al primo Ministro portoghese, che oggi compie la sua prima visita in Ucraina. Questo è uno dei settori più promettenti dei nostri sforzi di difesa in questo momento. È importante ottenere risultati”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “In tutta Europa, deve esserci una forza sufficiente per contrastare qualsiasi minaccia, e i droni moderni sono un vero strumento di difesa”.
Kiev: “I russi continuano a bersagliare il porto di Odessa”
Il porto di Odessa è sotto i colpi dei russi, lo denuncia il vicepremier ucraino Oleksii Kuleba. “I bombardamenti non si fermano. Dopo le otto del mattino, è stato registrato un altro attacco al porto di Pivdenny, con colpi agli impianti di stoccaggio. I servizi di soccorso e i vigili del fuoco sono sul posto”, ha detto Kuleba citato dai media di Kiev.
Ucraina: “Colpito un aeroporto militare russo in Crimea”
Il Servizio di sicurezza ucraino Sbu ha dichiarato che l’aeroporto militare russo di Belbek, nella Crimea occupata, è stato attaccato con droni e due caccia Su-27 sono stati colpiti. “Uno degli aerei si trovava sulla pista di rullaggio con munizioni ed era pronto per un volo di combattimento. È stato distrutto”, ha rivendicato l’Sbu su Telegram. “Inoltre, è stato confermato che la torre di controllo è stata colpita, il che potrebbe complicare l’organizzazione e il controllo dei voli presso l’aeroporto”.
007 Usa: “Putin vuole prendere tutta l’Ucraina e gli ex Stati sovietici”
I report dell’intelligence statunitense continuano ad avvertire che il presidente russo Vladimir Putin intende conquistare l’intera Ucraina e reclamare parti dell’Europa che appartenevano all’ex impero sovietico. A scriverlo è Reuters online citando sei fonti vicine all’intelligence Usa. Secondo quanto riferito, i report – il più recente risale a fine settembre – presentano “un quadro nettamente diverso” da quello dipinto da Donald Trump e dai suoi negoziatori, secondo i quali il presidente russo intende porre fine al conflitto, e contraddicono anche le smentite del leader russo in merito alle accuse di rappresentare una minaccia per l’Europa. Le conclusioni dell’intelligence Usa “sono in gran parte in linea con le opinioni dei leader europei e delle agenzie di spionaggio”, secondo cui Putin ambisce a tutta l’Ucraina e ai territori degli ex stati del blocco sovietico, compresi i membri della NATO, secondo le fonti. “L’intelligence ha sempre dimostrato che Putin vuole di più”, ha dichiarato Mike Quigley, membro democratico della Commissione Intelligence della Camera, in un’intervista alla Reuters. “Gli europei ne sono convinti. I polacchi ne sono assolutamente convinti. I Paesi Baltici pensano di essere i primi”. La Russia controlla circa il 20% del territorio ucraino, compresa la maggior parte di Lugansk e Donetsk, parti delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson e l’intera Crimea. Putin rivendica quest’ultima e tutte e quattro le province come appartenenti alla Russia. Trump sta facendo pressione su Kiev affinché ritiri le sue forze dalla piccola parte di Donetsk ancora sotto il suo controllo, come parte di una proposta di accordo di pace. Ieri Putin, sebbene abbia dichiarato di essere pronto a discutere di pace, ha affermato che le sue condizioni dovranno essere rispettate rivendicando che le sue forze sono avanzate di 6.000 chilometri quadrati quest’anno.
Capo 007 di Kiev: “La Russia attaccherà i Baltici nel 2027”
La Russia è pronta ad attaccare i Paesi Baltici nel 2027 e a “occuparli”: lo ha detto Kirill Budanov, capo del servizi segreto militare ucraino (Gur), citato dai media di Kiev. “Il piano originale prevedeva che la Russia fosse pronta a iniziare le operazioni nel 2030. Ora i piani sono stati rivisti aggiornati al 2027”, ha detto nel corso di una intervista, aggiungendo che l’obiettivo di Mosca “è di occupare questi Paesi”.