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Asset russi, Tusk: “Soldi oggi o sangue domani”. Von der Leyen: “Supporto il Belgio, tutti condividano il rischio”

Primo giorno di Consiglio europeo, la presidente della Commissione promette: "Non ce ne andremo senza un accordo sugli asset o sul prestito comune". La Germania pressa il governo belga
Asset russi, Tusk: “Soldi oggi o sangue domani”. Von der Leyen: “Supporto il Belgio, tutti condividano il rischio”
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  • 11:46

    Iniziato il Consiglio Ue a Bruxelles

    È iniziato il Consiglio Europeo a Bruxelles.

  • 11:09

    Macron: “Decisione da prendere adesso sul finanziamento a Kiev”

    Sull’Ucraina “la nostra Europa deve avere la capacità di continuare a mantenere lo sforzo, di dare visibilità all’Ucraina, al popolo ucraino”. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron all’arrivo al Consiglio europeo, sottolineando che l’Unione deve essere in grado “di proteggere il proprio territorio, i propri cittadini, la propria sicurezza”. “Ora abbiamo bisogno di dare visibilità agli ucraini per finanziare il loro sforzo di guerra. È la decisione che dobbiamo prendere”, ha affermato. “Dobbiamo riunire tutti”, ha aggiunto: “troveremo una posizione che permetterà di decidere”.

  • 11:07

    Orban: “Utilizzo degli asset russi è un tema morto”

    La proposta di allestire un prestito all’Ucraina basato sui beni congelati alla Russia “è morta”, dato che “ho visto ieri sera che ci sono abbastanza Paesi contrari per formare quella che qui viene definita una minoranza di blocco”. Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban, arrivando a Bruxelles al Consiglio Europeo, in una dichiarazione nella sua lingua madre, tradotta dal portavoce del governo Zoltan Kovacs, via social. “Credo che la questione sia morta. Possono provarci ancora ma, se non ci sono possibilità di avere una maggioranza, penso che sia fuori dall’agenda” del Consiglio Europeo, ha concluso il primo ministro.

  • 11:06

    Metsola: “Fondamentale l’unità sul sostegno a Kiev”

    Sull’Ucraina l’Unione europea ha compiuto progressi significativi nelle ultime settimane e ora serve una decisione rapida sul finanziamento: “Credo che abbiamo visto, come avete sentito anche dai membri del Consiglio europeo, progressi reali nelle ultime settimane e negli ultimi giorni. E penso che per la prima volta possiamo dire di essere vicini alla pace, vicini a vedere la fine di questa guerra”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola arrivando al summit dei capi di Stato e di governo a Bruxelles. Secondo Metsola, il passaggio decisivo è la piena unità europea a sostegno di Kiev. “La cosa più importante che possiamo fare oggi è stare con piena unità al fianco del presidente Zelensky e dell’Ucraina. Questo significa che dobbiamo risolvere la questione del finanziamento”. In questo contesto, ha assicurato la disponibilità dell’Eurocamera: “Il Parlamento europeo è pronto a cooperare su tutti i fronti. Siamo pronti ad agire e a muoverci con urgenza se viene presa una decisione sul prestito per le riparazioni”. La presidente dell’Europarlamento ha sottolineato che non ci sono alternative credibili se si vuole garantire la sicurezza europea. “Non facciamoci illusioni: siamo in uno scenario senza scelta. Se vogliamo aiutare l’Ucraina, se vogliamo rassicurare che la sicurezza dell’Europa sia garantita, allora dobbiamo trovare oggi una soluzione sul finanziamento dell’Ucraina”. Metsola ha aggiunto che il prestito per le riparazioni è una delle opzioni sul tavolo e che il Parlamento è pronto a procedere rapidamente. “Quello di cui abbiamo bisogno è un risultato, una soluzione. Il prestito per le riparazioni è una di queste. È per questo che il Parlamento ha un ruolo e abbiamo già preso questa settimana una decisione per andare avanti con urgenza come proposta legislativa, e saremmo pronti persino a votarla se dovesse passare già a gennaio”.

  • 10:41

    Grecia: “Non lasceremo Bruxelles senza una decisione su Kiev”

    “Ciò che conta è trovare una soluzione finanziaria per l’Ucraina. La preferenza di base è chiaramente a favore del prestito di riparazione. Prendiamo atto del fatto che i beni russi sono già stati definitivamente immobilizzati, il che è già una dichiarazione politica che abbiamo inviato a tutte le parti coinvolte. E condivido pienamente il punto sollevato dal presidente del Consiglio: non dovremmo lasciare Bruxelles e la sala in cui ci siamo riuniti senza aver trovato una soluzione”. Lo ha dichiarato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis al suo arrivo al vertice dei leader Ue.

  • 10:19

    Zelensky arrivato a Bruxelles

    Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è arrivato a Bruxelles, dove parteciperà in presenza al Consiglio dell’Ue che deciderà anche sul dossier degli asset russi. Lo rende noto Kiev.

  • 10:18

    Bozza vertice Ue: garanzie escluse dal debito pubblico degli Stati

    “Le garanzie degli Stati membri sono contabilizzate come passività potenziali senza alcun impatto sul livello del debito pubblico degli Stati membri”. Lo si legge nella bozza di conclusioni del Vertice Ue relativa al capitolo sull’Ucraina, separata dal testo generale. Le garanzie vanno date dai partecipanti allo schema per i prestiti a Kiev sulla base degli asset russi immobilizzati per coprire i rischi di ritorsione da parte russa, come chiesto dal Belgio. “L’Unione europea – si legge ancora – agirà in piena solidarietà con gli Stati membri e le istituzioni finanziarie dell’Ue colpiti nel contesto del prestito di riparazione”.

  • 10:18

    Uso asset russi in una bozza separata da quella del Coniglio Ue

    Il 27 leader si siederanno al tavolo del summit con due testi separati, frutto delle numerose limature degli ultimi giorni. Un primo testo riguarda le conclusioni generali del Consiglio europeo. Il secondo, separato dal primo anche perché salvo sorprese non sarà approvato all’unanimità, riguarda l’Ucraina. E, in quest’ultimo è previsto l’uso degli asset russi. “Il Consiglio europeo chiede al Parlamento europeo di adottare urgentemente gli strumenti che dispongono dei Prestiti di Riparazione”, si legge nel testo. Si tratta, spiegano più fonti europee, di un testo di partenza, al quale ai leader spetterà dare la luce verde.

  • 10:16

    Sanchez: “Si trovi un accordo sui fondi per Kiev, serve unità”

    L’unità europea è il principio fondamentale su cui deve basarsi l’azione dell’Ue nel sostegno all’Ucraina, anche in vista delle decisioni sull’uso degli asset russi congelati. “Sapete che iniziamo un Consiglio europeo, l’ultimo dell’anno, molto importante per l’Europa. E dal punto di vista del governo di Spagna, credo che l’aspetto centrale sia agire sulla base di tre principi fondamentali: il primo è quello dell’unità”. Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, arrivando al summit Ue a Bruxelles. Dall’inizio della guerra in Ucraina l’Ue ha dovuto dimostrare coesione nelle decisioni comuni, ha sottolineato Sanchez: “Abbiamo parlato molto, soprattutto dall’inizio della guerra di Putin in Ucraina, della necessità che l’Europa proceda unita e prenda decisioni comuni su molteplici questioni, sia durante la crisi energetica all’inizio dell’invasione sia ora, nella decisione che dobbiamo prendere non solo di immobilizzare, ma anche di utilizzare gli asset russi congelati per finanziare l’Ucraina nel 2026 e nel 2027”. “In ogni caso, ciò che è importante è quanto ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa: bisogna prendere una decisione, una o l’altra, in relazione a questo sostegno di cui il popolo ucraino e il governo dell’Ucraina hanno bisogno in questi momenti così critici”. “Pertanto, primo principio: unità”, ha concluso il premier socialista spagnolo.

  • 10:15

    Costa: “Non lasceremo il Consiglio senza una decisione finale”

    “Non lasceremo mai questo Consiglio senza una decisione finale per garantire le esigenze finanziarie dell’Ucraina per il 2026 e 2027”. Lo afferma il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa entrando alla riunione dei Ventisette a Bruxelles. Ricordando l’impegno preso all’ultima riunione, lo scorso ottobre, di immobilizzare gli asset russi congelati “fino alla fine della guerra e fino a quando la Russia pagherà le riparazioni per l’Ucraina”, Costa sottolinea che le capitali lo hanno mantenuto. Il secondo impegno era relativo al finanziamento, “e oggi ci concentreremo sulla forma per realizzare questo obiettivo”, scegliendo tra le due opzioni presentate dalla Commissione europea, ossia l’emissione di debito comune e un prestito di riparazione basato sugli attivi russi detenuti in Ue, soluzione “che ha un ampio sostegno” tra i Ventisette. “Posso assicurare che lavoreremo su questo oggi e anche domani se necessario”, conclude il presidente del Consiglio europeo, aprendo a contravvenire alla sua nota preferenza per riunioni che si concludano entro un solo giorno.