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Putin: “L’Europa ostacola la pace, se vuole la guerra noi siamo pronti”. Colloqui con Witkoff e Kushner a Mosca. Trump: “In Ucraina è un disastro”

Zelensky: "Pace più vicina che mai". Domani possibile incontro del leader gialloblu con l'inviato Usa. Ma lo Zar rifiuta come "inaccettabili" le richieste del Vecchio continente e accusa Kiev di "vivere su un altro pianeta". Servizi segreti russi: "La Francia cerca un coinvolgimento diretto nella guerra"
Putin: “L’Europa ostacola la pace, se vuole la guerra noi siamo pronti”. Colloqui con Witkoff e Kushner a Mosca. Trump: “In Ucraina è un disastro”
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IL PUNTO – Witkoff e Kushner a Mosca, Putin: “Se l’Europa vuole la guerra noi pronti”, Trump: “In Ucraina un disastro”

Colloqui serrati al Cremlino tra russi e americani, cominciati quando a Mosca erano ormai le 20, per cercare di mettere un punto alla guerra in Ucraina. Ma la sua posizione Vladimir Putin l’ha fatta capire chiaramente prima di ricevere Steve Witkoff e Jared Kushner: la Russia respinge come “inaccettabili” le proposte di modifica degli europei al piano di pace di Donald Trump, perché hanno “solo un obiettivo, quello di bloccare l’intero processo di pace” perseguito dal presidente americano. “Se l’Europa vuole la guerra, noi siamo pronti”, ha detto il leader del Cremlimo prima di incontrare gli americani, attaccando anche le autorità di Kiev che “sembrano vivere su un altro pianeta”, rifiutando di riconoscere la situazione per loro sfavorevole sul campo di battaglia.

Nemmeno le ultime dichiarazioni di Trump giustificano l’ottimismo. La guerra in Ucraina è un “disastro”, ha detto. “La nostra gente è in Russia per risolvere la situazione, non è una situazione facile, lasciatemelo dire”, ha riconosciuto il capo della Casa Bianca. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso che qualcuno degli alleati di Kiev “è stanco” e lui teme che Washington possa perdere interesse ai negoziati. “L’obiettivo della Russia è quello di far perdere interesse all’America in questa situazione”, ha affermato il leader ucraino.

L’inviato speciale Usa Witkoff, accompagnato dal genero del tycoon Kushner, sono arrivati a Mosca nel primo pomeriggio, e subito sono stati presi in consegna da Kirill Dmitriev, il consigliere di Putin per gli investimenti esteri con il quale lo stesso Witkoff ha instaurato uno stretto rapporto da mesi e che aveva ricevuto a Miami alla fine di ottobre per discutere le proposte di pace per l’Ucraina. Un pranzo in un rinomato ristorante, una visita al Teatro Bolshoi e una passeggiata sulla Piazza Rossa hanno preceduto le discussioni al Cremlino, dove Putin è stato affiancato dallo stesso Dmitriev e dal consigliere per la politica estera Yuri Ushakov. Chiara la linea di Mosca, che sul terreno rafforza le sue posizioni e che poche ore prima aveva annunciato la conquista della strategica città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, smentita da Kiev. “La Russia – ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov – rimane aperta ai negoziati di pace”. “Ma attraverso i negoziati – ha aggiunto – dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi ed eliminare le cause iniziali dell’operazione militare che abbiamo iniziato”.

Tali obiettivi non sono solo territoriali, perché Mosca non cessa di insistere sulla necessità che l’Ucraina rinunci ad entrare nella Nato e in ogni alleanza militare con gli occidentali, perché la presenza di basi e truppe straniere sarebbe vista come una minaccia dalla Russia. Le posizioni assunte invece dagli europei, in particolare dalla Coalizione dei Volenterosi, tra i quali si continua a parlare dell’invio di truppe di “rassicurazione”, dimostra, secondo Putin, che l’Europa occidentale non ha rinunciato al sogno di “infliggere una sconfitta strategica alla Russia”. Ciò dimostra che questi Paesi “sono ancora a favore della guerra”, ha accusato il capo del Cremlino, per lanciare poi un durissimo monito. “Non combatteremo con l’Europa, come ho già detto cento volte – ha scandito – ma se all’improvviso l’Europa decide di combattere e avvia le ostilità, siamo pronti a rispondere immediatamente, e nessuno ne deve dubitare”.

Zelensky, in visita oggi in Irlanda, ha detto che Witkoff e Kushner sono sempre “benvenuti” a Kiev per riferire dei colloqui al Cremlino. Mentre un giornalista di Axios ha riferito che i due inviati americani dovrebbero incontrare lo stesso Zelensky in “un Paese europeo”. Forse già domani a Bruxelles, ha lasciato intendere una fonte ucraina all’Afp. Il leader ucraino ha giudicato questo come “uno dei momenti più difficili e allo stesso tempo più ottimistici” per le prospettive di pace, e ha reso noto che l’ultima bozza del piano, quindi quella presentata a Putin, è stata ridotta a 20 punti rispetto ai 28 iniziali, dopo i colloqui tra delegazioni degli Usa e dell’Ucraina a Ginevra e in Florida. Nulla si sa dei contenuti. Ma Zelensky ha sottolineato che “alcune cose devono ancora essere risolte”.

I nodi più spinosi sembrano essere sempre quelli dei territori e delle future garanzie di sicurezza per l’Ucraina, soprattutto se non dovesse entrare nella Nato. Un problema, quest’ultimo, che secondo il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte, “sarà trattato separatamente” in una trattativa che “ovviamente includerà la Nato”. Comunque, ha chiarito ancora Rutte, “nella Nato si entra se c’è il consenso fra tutti gli alleati, e per quanto riguarda l’Ucraina questo consenso al momento non c’è”. 

  • 11:10

    Putin riceve Witkoff alle 15 ora italiana

    L’incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e l’inviato Usa Steve Witkoff inizierà intorno alle 17 ora di Mosca, cioè le 15 ora italiana. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un briefing per i giornalisti indiani, come riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. “Sono le 11:50 ora di Mosca. Fra circa 5 ore il presidente Putin e Witkoff si incontreranno a Mosca”, ha detto Peskov. Interfax sottolinea che per Witkoff si tratta della sesta visita in Russia nel 2025: ha visitato Mosca per la prima volta a febbraio e poi ha effettuato visite a Mosca e San Pietroburgo il 13 marzo, l’11 e il 25 aprile e il 6 agosto.

  • 11:03

    Kiev: “Istruttore militare britannico è una spia di Mosca”

    Un cittadino britannico arrestato a ottobre in Ucraina è stato accusato dai servizi segreti di Kiev (Sbu) di spionaggio in favore della Russia e rischia ora una condanna a 12 anni di carcere. Lo riferiscono i media del Regno, riprendendo notizie rimbalzate da Kiev. L’uomo, secondo l’accusa, era giunto in Ucraina l’anno scorso come “istruttore” di militari locali, ma sarebbe stato poi reclutato dai servizi russi dell’Fsb in cambio di “promesse di denaro” e avrebbe pianificato azioni “terroristiche” dopo ricevuto istruzioni su come realizzare ordigni esplosivi artigianali e reperire “pistole”.

  • 11:01

    Kiev: “A Pokrovsk si continua a combattere”

    L’Ucraina afferma che i combattimenti con l’esercito russo continuano nella città chiave di Pokrovsk. Ieri la Russia aveva affermato di aver conquistato la città, un importante snodo logistico che l’Ucraina stava difendendo.

  • 10:34

    Corruzione, arrestato il primo vice primo ministro dell’Energia

    La Procura della città di Kiev, insieme ai servizi di sicurezza dell’Ucraina, ha arrestato l’ex vicepresidente facente funzioni della società statale per l’energia e il nucleare Energoatom e il primo viceministro dell’energia dell’Ucraina Yuriy Sheyk nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione intorno all’agenzia Energoatom. Lo riporta Ukrainska Pravda.

  • 10:29

    Berlino: “Kiev potrebbe essere costretta a fare dolorose concessioni”

    Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ritiene che l’Ucraina potrebbe essere costretta a fare “dolorose concessioni” nel processo per porre fine alla guerra di aggressione della Russia. “Questo sarà senza dubbio un processo estremamente difficile per l’Ucraina, che potrebbe culminare in un referendum“, ha dichiarato Wadephul al Neue Osnabrücker Zeitung. I cittadini ucraini dovranno quindi decidere se accettare o meno le condizioni per porre fine alla guerra, ha aggiunto, riferendosi alla richiesta russa di ampie concessioni territoriali. “È compito della diplomazia elaborare compromessi che le parti in conflitto possano sostenere. In definitiva, ciò comporterà sempre concessioni dolorose”, ha sottolineato il ministro. Allo stesso tempo, ha sottolineato Wadephul, grazie agli sforzi diplomatici internazionali, la possibilità di un cessate il fuoco “non è mai stata così grande” come ora. “Un prerequisito cruciale sarà che l’Ucraina riceva garanzie di non essere indifesa contro una nuova aggressione russa”, ha aggiunto il ministro, ricordando che gli Stati Uniti svolgono un ruolo chiave in questo.

  • 10:26

    Turchia: “Attaccata la terza petroliera russa nel Mar Nero”

    L’autorità marittima turca riferisce che una petroliera che trasportava olio di girasole dalla Russia alla Georgia è stata attaccata nel Mar Nero. L’episodio giunge pochi giorni dopo he altre 2 petroliere della cosiddetta ‘flotta ombrà usata dalla Russia per eludere le sanzioni che le sono stati imposte, Kairos e Virat, sono state attaccate da droni navali ucraini. La MIDVOLGA-2 è stata attaccata a 80 miglia al largo della costa turca. Secondo quanto rieferito dall’autorità marittima in un comunicato su X, era diretta verso il porto turco di Sinop. I 13 membri dell’equipaggio sono rimasti illesi e la nave non ha richiesto assistenza.

  • 09:31

    Servizi segreti russi: “La Francia cerca un coinvolgimento diretto nella guerra”

    “La Francia è ansiosa di inviare le sue truppe in Ucraina” e “continua a cercare opzioni per un coinvolgimento diretto nel conflitto”. Lo ha dichiarato in una nota il servizio di intelligence estero della Russia (Svr), stando a quanto riferito dall’agenzia di stampa Tass. Secondo l’Svr, “questo è lo scopo del decreto governativo del 31 ottobre 2025, che autorizza l’impiego di compagnie militari private per fornire assistenza a un ‘Paese terzo in una situazione di conflitto armato'”, osservando che qualunque cittadino europeo capisce “quale Paese si intenda”. “La presenza di compagnie militari private francesi in Ucraina, indicate nel decreto sopra menzionato come ‘operatori di riferimento’ del ministero delle Forze Armate, sarà considerata da Mosca come una partecipazione diretta della Francia alle operazioni militari contro la Russia – si aggiunge nella nota – Di conseguenza, le compagnie militari private francesi diventeranno il principale obiettivo legittimo delle Forze Armate russe”.

  • 08:54

    Zelensky è in visita in Irlanda

    Volodymyr Zelensky oggi è in visita a Dublino, dove è arrivato ieri notte dopo aver l’incontro a Parigi con Emmanuel Macron. Ad attenderlo all’aeroporto il premier irlandese Michael Martin che ha espresso il desiderio di “ribadire il fermo impegno dell’Irlanda di stare al fianco del popolo dell’Ucraina per tutto il tempo necessario”. Oltre all’incontro bilaterale con il premier, il presidente ucraino oggi, insieme alla moglie Olena, saranno ricevuti dalla presidente irlandese Catherine Connolly. La visita di Zelensky, la prima di un presidente ucraino in Irlanda, comprende anche un suo discorso al Parlamento, davanti al quale Zelensky ha già parlato in videoconferenza nell’aprile del 2022.

  • 08:53

    Asset russi, Financial Times: “La Bce rifiuta sostegno al prestito a Kiev”

    La Banca centrale europea (Bce) ha rifiutato di fornire una garanzia per un prestito di 140 miliardi di euro destinato all’Ucraina e basato sugli asset russi immobilizzati, secondo quanto riportato dal Financial Times. Francoforte ha concluso che la proposta avanzata dalla Commissione europea violerebbe il mandato della Bce, riferisce il quotidiano britannico citando fonti ufficiali. I funzionari di Bruxelles avevano chiesto alla Bce se potesse agire come prestatore di ultima istanza per Euroclear Bank – la controllata operativa del depositario centrale belga – per evitare un’eventuale crisi di liquidità, hanno spiegato persone informate al FT. La Bce ha risposto che ciò non è possibile. Il giornale cita anche un’analisi interna della Bce, secondo cui l’iniziativa della Commissione sarebbe equiparabile a un finanziamento diretto ai governi. In tale scenario, infatti, la banca centrale finirebbe per coprire le obbligazioni finanziarie degli Stati membri dell’Ue, una pratica vietata dai trattati europei perché rischia di alimentare l’inflazione e minare la credibilità dell’istituzione. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha avvertito che la reazione di Mosca sarebbe “molto dura e dolorosa” qualora i Paesi dell’Ue utilizzassero i beni russi congelati per finanziare un “prestito di riparazione” a favore dell’Ucraina.

  • 08:51

    L’inviato di Putin: “Oggi è un giorno importante per il mondo”

    “Un giorno importante per il mondo: il team che ha realizzato l’accordo di pace del presidente Trump a Gaza sarò a Mosca per portare avanti l’agenda di pace di Trump in Ucraina”. E’ quanto ha scritto sui social Kirill Dmitriev, il rappresentante speciale di Vladimir Putin e capo del Fondo russo degli investimenti diretti, riferendosi alla visita oggi a Mosca di Steven Witkoff per incontrare il presidente russo, secondo quanto riporta la Tass. Dmitriev e Witkoff sono stati gli artefici della primo piano degli Usa nella formula dei 28 punti che praticamente accoglieva tutte le principali richieste russe e che poi è stata emendata e ridotta negli incontri successivi tra americani e ucraini.

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