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Ucraina, Trump: “Vicini all’accordo”. E invia i suoi uomini a Mosca e Kiev. Ma la Russia “vuole continuare la guerra”

Il tycoon manda l'inviato speciale Witkoff a trattare con Putin, il segretario dell'esercito Driscoll con gli ucraini. E annuncia: "Vedrò Putin e Zelensky solo a intesa chiusa o quasi"
Ucraina, Trump: “Vicini all’accordo”. E invia i suoi uomini a Mosca e Kiev. Ma la Russia “vuole continuare la guerra”
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Trump invia Witkoff a Mosca: “Finalizzare il piano di pace”

“Nella speranza di finalizzare questo piano di pace per l’Ucraina, ho incaricato il mio inviato speciale Steve Witkoff di incontrare il presidente Putin a Mosca e, contemporaneamente, il segretario dell’esercito Dan Driscoll incontrerà gli ucraini”. Lo scrive Donald Trump su Truth. Nell’ultima settimana, aggiunge il presidente Usa, sono stati compiuti “enormi progressi” per mettere fine alla guerra, “che non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente”: il piano di pace originale in 28 punti “è stato perfezionato, con ulteriori contributi da entrambe le parti, e rimangono solo pochi punti di disaccordo”, sostiene.

  • 19:47

    “Zelensky non ha dato dettagli sull’accordo”

    Nel corso di una videochiamata coi leader europei del gruppo dei “volenterosi”, a quanto si apprende, Volodymyr Zelensky non ha commentato in modo approfondito il possibile accordo con gli Usa ad Abu Dhabi: il presidente ucraino è rimasto molto sul generale, ribadendo la necessità di un sostegno alla difesa, di progressi in materia di garanzie di sicurezza e di azioni relative ai beni russi congelati. Ha affermato poi la disponibilità dell’Ucraina a collaborare con gli Stati Uniti e l’Europa, riconoscendo le sfide esistenti ed evidenziando i continui attacchi russi.

  • 19:06

    Ucraina, Rubio: “Garanzie di sicurezza sono fondamentali per l’accordo”

    Marco Rubio, nella sua call con i volenterosi, avrebbe sottolineato – a quanto si apprende – che le garanzie di sicurezza “sono una componente fondamentale” di qualsiasi accordo di pace e che sia l’Ucraina che la Russia “hanno bisogno di chiarezza” sulla natura di tali garanzie per determinare la fattibilità di qualsiasi accordo. La discussione anche toccato il fatto che serve arrivare ad un piano “sulla carta” se si vuole che il processo di pace prosegua.

  • 18:49

    Macron: “Non c’è alcuna volontà russa di accettare un cessate il fuoco oggi”

    “Chiaramente non c’è alcuna volontà russa di accettare un cessate il fuoco oggi”. Lo ha dichiarato Emmanuel Macron dopo la videoconferenza di oggi con i Paesi della coalizione dei volenterosi che sostengono l’Ucraina, aggiungendo che Mosca non ha neanche mostrato “la volontà di discutere” il piano Usa nella versione modificata a seguito dei colloqui tra americani, ucraini e europei lo scorso weekend a Ginevra. Per questo il presidente francese ha sottolineato che bisogna continuare a fare pressioni sulla Russia affinché accetti di negoziare.

  • 18:45

    Zelensky: “Pronto ad andare avanti con l’accordo di pace Usa”

    Volodymyr Zelensky ha dichiarato che Kiev è pronta ad andare avanti con l’accordo di pace sostenuto dagli Stati Uniti e che è pronto a discuterne i punti delicati con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in colloqui che, a suo dire, dovrebbero includere anche gli alleati europei. Lo riporta Reuters online, che ha preso visione di un discorso di Zelensky alla coalizione dei volenterosi. Nel messaggio, il presidente ucraino ha esortato i leader europei a elaborare un quadro per l’invio di una “forza di rassicurazione” in Ucraina e a continuare a sostenere Kiev finché Mosca non mostrerà la volontà di porre fine alla sua guerra.

  • 18:38

    Macron: “Nei prossimi giorni soluzione sui beni russi congelati”

    Una “soluzione” per “garantire i finanziamenti” all’Ucraina sulla base dei beni russi congelati sarà “definita nei prossimi giorni“, lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. Macron ha ribadito che “non c’è chiaramente la volontà russa di avere un cessate il fuoco” e si è detto inoltre favorevole ad un “esercito ucraino forte” e senza “limitazioni”.

  • 18:31

    Trump: “Siamo molto vicini ad un accordo per l’Ucraina”

    “Siamo molto vicini ad un accordo per l’Ucraina. Stiamo facendo progressi”. Lo ha detto Donald Trump alla Casa Bianca.

  • 17:55

    Kiev: “Zelensky pronto a vedere Trump entro il ponte del Ringraziamento”

    Volodymyr Zelensky vuole incontrare Donald Trump “il prima possibile”, possibilmente durante il ponte del Ringraziamento, per finalizzare un accordo congiunto tra Stati Uniti e Ucraina sui termini per porre fine alla guerra: lo ha dichiarato ad Axios il capo dello staff del presidente ucraino, Andriy Yermak.

  • 17:06

    Casa Bianca: “Colloqui con la Russia sull’Ucraina stanno andando bene”

    I colloqui del segretario dell’esercito Usa con la Russia sull’Ucraina “stanno andando bene“: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, aggiungendo che ci sono alcuni dettagli delicati, ma non insormontabili, che devono essere risolti e richiederanno ulteriori colloqui tra Ucraina, Russia e Stati Uniti.

  • 17:05

    Kiev a Reuters: “Ok all’essenza dell’accordo di pace”

    L’Ucraina sostiene “l’essenza” del quadro dell’accordo di pace dopo i colloqui di Ginevra. Lo scrive Reuters online citando un funzionario ucraino. Il funzionario, rimasto anonimo, ha aggiunto che le questioni più delicate del quadro saranno discusse tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump.

  • 16:07

    Londra minimizza le voci usa sull’accordo: “Kiev soddisfatta dalla bozza di Ginevra”

    Il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, parlando alla Camera dei Comuni, minimizza notizie di stampa secondo cui Kiev avrebbe concordato con gli Usa le condizioni per un accordo di pace. “A quanto ho capito – afferma Starmer, riporta il Guardian – non si tratta di un nuovo accordo, ma della conferma da parte dell’Ucraina di essere soddisfatta della bozza emersa a Ginevra, che ovviamente non riguarda la questione territoriale. Quindi, a quanto ho capito, si tratta sostanzialmente di una conferma di quanto emerso da Ginevra, ma non si tratta in alcun modo di una nuova serie di proposte o accordi”.

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