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Trump condanna il piano di annessione della Cisgiordania approvato da Israele: “Così perderebbe nostro sostegno”. E Netanyahu blocca l’iter della legge

Ieri il Parlamento di Tel Aviv - la Knesset - in una votazione preliminare ha approvato una legge per applicare la sovranità di Israele in Cisgiordania, proprio nel giorno della visita del vice presidente americano JD Vance
Trump condanna il piano di annessione della Cisgiordania approvato da Israele: “Così perderebbe nostro sostegno”. E Netanyahu blocca l’iter della legge
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Incontro Netanyahu-Rubio: “Pace priorità ma abbiamo molte sfide”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato il segretario di Stato americano Marco Rubio alle 19 ora locale a Gerusalemme. Rubio si è detto “fiducioso e ottimista” sul mantenimento dell’accordo a Gaza. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto del consolidamento del cessate il fuoco nella Struscia di Gaza una “priorità assoluta”, ha dichiarato Rubio. Che sottolinea: “C’è ancora lavoro da fare”, ma “abbiamo fatto molti progressi. Abbiamo fatto l’incredibile una volta, non sarà facile”. “Vogliamo promuovere la pace”, ma allo stesso tempo “abbiamo molte sfide alla nostra sicurezza” da affrontare, ha aggiunto Netanyahu.

  • 11:37

    Wsj: “Piano Usa-Israele per dividere Gaza in due zone”

    Gli Stati Uniti e Israele stanno valutando un piano che dividerebbe Gaza in enclave separate controllate da Israele e Hamas, con la ricostruzione che verrebbe avviata solo nella parte sotto il controllo israeliano fino al disarmo del gruppo militante. Lo ha riportato il Wall Street Journal. Il vicepresidente J.D. Vance e il genero del presidente Trump, Jared Kushner, avevano ipotizzato una strategia nella conferenza stampa martedì in Israele ricorda il quotidiano. Vance aveva affermato che ci sono due regioni a Gaza, una relativamente sicura e l’altra pericolosa, e che l’obiettivo è espandere geograficamente l’area sicura. Fino ad allora, aveva aggiunto Kushner, nessun fondo per la ricostruzione andrà alle aree che rimangono sotto il controllo di Hamas. L’ipotesi sarebbe osteggiata dai mediatori arabi. I governi arabi si oppongono fermamente all’idea di dividere Gaza. Il cessate il fuoco mediato da Trump ha tracciato una linea gialla che delimita l’area di controllo militare israeliana, un cuscinetto che abbraccia i confini dell’enclave e circonda l’area di controllo palestinese. In sostanza, spiega il Wsj, l’idea di una Gaza divisa affronterebbe le difficoltà ancora irrisolte di disarmare Hamas e di istituire un governo alternativo che possa supervisionare l’enclave e creare un ambiente sicuro per i trilioni di dollari di investimenti necessari per la ricostruzione. Secondo funzionari della Casa Bianca citati dal Journal è Kushner la forza trainante del piano di ricostruzione divisa, avendolo ideato con l’inviato speciale Steve Witkoff.

  • 11:18

    Rubio: “Annessione Cisgiordania minaccia piano di pace”

    La mossa del Parlamento israeliano verso l’annessione della Cisgiordania minaccia il piano di Donald Trump per la pace a Gaza. È quanto ha detto il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, parlando con i giornalisti prima di partire per Israele. Il riferimento è al fatto che ieri la Knesset ha approvato in prima lettura un disegno di legge che applicherebbe la sovranità israeliana a tutti gli insediamenti della Cisgiordania, nonché un altro disegno di legge più limitato per annettere un importante insediamento urbano, nonostante l’opposizione del premier Benjamin Netanyahu e della maggior parte del suo partito Likud ad annunciare una tale mossa in questo momento, in cui in Israele si trova il vice presidente Usa JD Vance ed è atteso Rubio. “Hanno approvato una mozione alla Knesset, ma il presidente ha chiarito che non è qualcosa che potremmo sostenere in questo momento”, ha detto Rubio, “riteniamo che ciò possa potenzialmente minacciare l’accordo di pace”. “Sono una democrazia, la gente voterà, la gente prenderà queste posizioni, ma in questo momento pensiamo che potrebbe essere controproducente”, ha aggiunto. Il Times of Israel spiega che i disegni di legge devono ancora superare tre ulteriori votazioni in plenaria e saranno ora deferiti alla commissione Affari esteri e difesa della Knesset per un’ulteriore valutazione. Tutti i parlamentari del Likud tranne uno hanno boicottato le votazioni. Il deputato Yuli Edelstein ha rotto le righe per votare a favore, esprimendo un voto decisivo e contribuendo a far passare il disegno di legge per l’annessione di tutti gli insediamenti con 25 voti contro 24.

  • 11:05

    La Spagna condanna il piano di annessione della Cisgiordania

    Il governo spagnolo “condanna l’approvazione da parte del Parlamento israeliano”, la Knesset, “in prima lettura del disegno di legge per l’annessione e l’applicazione della piena sovranità in Cisgiordania“. Lo ha affermato il ministero degli Esteri iberico in una nota, sottolineando che il disegno di legge, pur non avendo ancora validità giuridica, è “contrario al diritto internazionale”, e, in particolare, al parere consultivo del 19 luglio 2024 della Corte internazionale di giustizia, che stabilisce che l’occupazione è illegale, nonché è contrario “allo spirito del piano di pace statunitense, che ha aperto una possibilità di raggiungere una pace duratura nella regione, e ai principi contenuti nella Dichiarazione di New York per l’attuazione della soluzione dei due Stati”.

  • 11:04

    Siria, incursioni militari israeliani nel sud-ovest

    Pattuglie israeliane a bordo di veicoli militari hanno condotto una serie di incursioni nella Siria sud-occidentale nella regione di Qunaytra, secondo quanto riportano fonti siriane locali e l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. Sui social network è comparso un filmato di un militare israeliano che riprende dall’interno di un veicolo il percorso all’interno della località di Turneje, vicino Qunaytra. Le fonti affermano che le incursioni sono avvenute nelle località di Razzaniye, Abu Rajm, Saida al-Golan, Rafid, Tell Ahmad e Aisha. Nelle ultime ore tre colpi di mortaio sparati dall’artiglieria israeliana erano caduti nella regione meridionale di Daraa, confinante con Qunaytra, nei pressi delle località di Kuya vicino alla valle del fiume Yarmuk, che segna il confine tra Siria, Giordania e Israele.

  • 11:03

    L’appello di Msf: “Aumentare evacuazioni mediche da Gaza in modo urgente”

    A Gaza, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) più di 15.600 pazienti hanno bisogno di un’evacuazione medica urgente, mentre 740 pazienti, di cui 137 bambini, sono morti tra luglio 2024 e agosto 2025 in attesa di un’evacuazione medica. Medici Senza Frontiere lancia un appello ai governi di tutto il mondo: le evacuazioni mediche da Gaza devono aumentare in modo drastico e urgente.
    “Si tratta di morti evitabili, causate non solo dalla distruzione degli ospedali, ma anche dall’inazione politica” ha dichiarato in una nota il dr. Javid Abdelmoneim, presidente internazionale di Msf. Tra queste morti evitabili c’è anche quella di Sarah, nata con una rara malattia genetica che, spiega la ong, comprometteva la capacità del suo corpo di assorbire i nutrienti. Sarah, si legge nel comunicato, è morta a soli 6 mesi mentre aspettava di essere evacuata.
    Riconoscendo l’impegno dell’Italia, primo paese occidentale per numero di persone accolte (196), Msf invita il governo italiano a rafforzare ulteriormente le evacuazioni alla luce degli ingenti bisogni ancora presenti. Inoltre, insieme ad altre associazioni, ha manifestato alle autorità la propria disponibilità a collaborare nella presa in carico dei pazienti una volta in Italia.

  • 10:27

    Rinviato l’udienza sull’accesso della stampa a Gaza

    La Corte Suprema israeliana ha rinviato l’udienza di una petizione presentata da Fpa, un’organizzazione che rappresenta i media internazionali in Israele e nei territori palestinesi, che chiedeva un accesso indipendente per i giornalisti a Gaza. Il Procuratore di Stato ha riconosciuto che “la situazione è cambiata” e ha chiesto altri 30 giorni per esaminare le circostanze. Non è stata fissata la data per la prossima udienza. Da quando è iniziata la guerra di Gaza nell’ottobre del 2023, le autorità israeliane hanno impedito ai giornalisti stranieri di entrare nel territorio devastato, portando all’interno solo pochi giornalisti in visite strettamente controllate insieme alle truppe. La Fpa, che rappresenta centinaia di giornalisti stranieri, ha avviato una petizione per l’accesso indipendente a Gaza subito dopo lo scoppio della guerra nell’ottobre 2023 in seguito all’attacco di Hamas a Israele. Ma queste richieste sono state ripetutamente ignorate dalle autorità israeliane.

  • 10:17

    La Spagna plaude al parere della Cig sui doveri di Israele

    La Spagna ha accolto con favore il parere consultivo emesso dalla Corte internazionale di Giustizia (Cig) in risposta alla richiesta dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulle obbligazioni di Israele come membro dell’Onu e potenza occupante nei Territori palestinesi occupati.
    In una nota diffusa dal ministero degli Esteri, Madrid “saluta il pronunciamento consultivo” della Cig e sottolinea l’importanza delle conclusioni espresse dai giudici dell’Aja, che ribadiscono i doveri di Israele in base al diritto internazionale e alla Carta di Nazioni Unite, fra cui “il dovere di cooperare pienamente con l’Organizzazione e di rispettare i suoi privilegi e immunità”, nonché di osservare il diritto internazionale umanitario, garantendo l’accesso agli aiuti, facilitare l’azione dell’Unrwa e la protezione del personale civile, medico e umanitario.
    Tra gli obblighi richiamati figurano anche il divieto della fame come arma di guerra e quello di spostamenti forzosi della popolazione. Madrid esorta la comunità internazionale a prendere in considerazioni le conclusioni del parere e “adottare al riguardo le misure opportune”

  • 09:58

    Il Pakistan condanna il tentativo di Israele di annettere la Cisgiordania

    Il Pakistan condanna il tentativo di Israele di estendere la sua “sovranità” su parti della Cisgiordania attraverso un progetto di legge introdotto nella legislatura israeliana. In una dichiarazione, il ministero degli Esteri ha affermato che l’azione costituisce una flagrante violazione del diritto internazionale, delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dei diritti inalienabili del popolo palestinese e che le misure illegali minano gli sforzi per raggiungere la pace e la stabilità nella regione.
    Il Pakistan ha invitato la comunità internazionale a intraprendere azioni urgenti e decisive per fermare l’iniziativa e a ritenere le autorità di occupazione israeliane responsabili delle loro violazioni del diritto internazionale. La dichiarazione ha inoltre riaffermato il fermo sostegno del Pakistan alla causa palestinese e alla creazione di uno Stato di Palestina indipendente, sovrano, vitale e contiguo, basato sui confini precedenti al 1967, con Al-Quds Al-Sharif (Gerusalemme) come capitale.

  • 09:42

    Israele esamina la petizione per l’ingresso della stampa a Gaza

    L’Alta Corte di Giustizia esaminerà una petizione presentata dalla Foreign Press Association, che chiede alla corte di ordinare al ministro della Difesa e alle Idf di revocare il divieto assoluto di accesso alla Striscia di Gaza per la stampa indipendente, in vigore dall’inizio della guerra con Hamas dopo il 7 ottobre.
    La petizione è stata presentata un anno fa, ma lo Israele ha richiesto nove rinvii per la presentazione della sua risposta, tutti concessi dalla corte.
    Nella sua petizione, la Fpa sostiene che il divieto assoluto di accesso indipendente a Gaza per i giornalisti “contravviene i principi fondamentali dello Stato in quanto paese democratico e rappresenta un danno grave, irragionevole e sproporzionato alla libertà di stampa, alla libertà di espressione, alla libertà di impiego dei giornalisti e al diritto all’informazione”.

  • 09:29

    Ue e Egitto “preoccupati per la catastrofica situazione umanitaria a Gaza”

    L’Ue e l’Egitto restano “profondamente preoccupate per la catastrofica situazione umanitaria a Gaza” e chiedono “un accesso umanitario sicuro, rapido e senza ostacoli e il ripristino dei servizi essenziali, comprese in particolare le infrastrutture mediche. Garantire la fornitura di piena assistenza umanitaria alla Striscia di Gaza, con un ruolo centrale per le Nazioni Unite e le sue agenzie, tra cui l’Unrwa, costituisce una priorità fondamentale”. Lo si legge nel comunicato congiunto al termine del vertice Ue-Egitto a Bruxelles. 

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