Usa: “Rispondere ad Hamas ma con moderazione”
L’amministrazione Trump è impegnata a impedire che lo scontro di oggi tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza si trasformi in un’ulteriore escalation che potrebbe portare al crollo dell’accordo per porre fine alla guerra. Lo riporta Channel 12 che cita alti funzionari americani. Secondo quanto riferito, Washington ha esortato Israele a “rispondere in modo proporzionato ma con moderazione”. “La situazione è ancora molto in bilico”, ha affermato un funzionario statunitense, ma “non possiamo permettere che facciano deragliare l’accordo”.
Un funzionario Usa citato da Channel 12 ha chiarito che la risposta di Israele dovrebbe concentrarsi sull’isolamento di Hamas e, piuttosto che riprendere la guerra, agire rapidamente per creare un’alternativa ai miliziani nella Striscia. “Nessuno vuole tornare a una guerra su vasta scala. Gli israeliani vogliono dimostrare ad Hamas che la violazione del cessate il fuoco ha delle conseguenze, senza far saltare l’accordo per porre fine alla guerra”, ha aggiunto un alto funzionario Usa.
Secondo quanto riferito, Israele ha informato in anticipo l’amministrazione Trump degli attacchi pianificati. Un funzionario israeliano ha tuttavia chiarito che Israele non ha chiesto l’autorizzazione Usa per effettuare gli attacchi.
Gli scontri tra Israele e Hamas sono esattamente il tipo di eventi che gli Stati Uniti temevano e si aspettavano che accadessero nell’attuale periodo di transizione, hanno riferito le fonti.
Gli inviati del presidente Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, hanno sentito oggi in una telefonata di aggiornamento il ministro Ron Dermer e altri funzionari israeliani per coordinare e discutere i prossimi passi. Il vicepresidente Usa J.D. Vance, Witkoff e Kushner dovrebbero arrivare in Israele la prossima settimana per promuovere la prossima fase dell’accordo.
L’Idf annuncia nuovi raid nel sud di Gaza
L’esercito israeliano ha annunciato nuovi raid nel sud di Gaza. “In risposta alla palese violazione dell’accordo di cessate il fuoco di questa mattina, le Idf hanno avviato una serie di attacchi contro obiettivi terroristici di Hamas nella striscia di Gaza meridionale”, scrive su X l’Idf.
Netanyahu convoca riunione dopo gli attacchi
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu convocherà questa sera i suoi massimi collaboratori per una riunione urgente sulla risposta di Israele all’attacco di Hamas contro le truppe dell’Idf avvenuto oggi e sul mancato ritorno della di tutti gli ostaggi uccisi. Lo scrive il Times of Israel citando l’ufficio di uno dei ministri presenti. La riunione è prevista per le 18 israeliane
Protezione civile Gaza: 11 morti negli attacchi israeliani
L’agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che una serie di attacchi aerei israeliani ha ucciso almeno 11 persone in tutto il territorio, mentre Israele e Hamas si accusano reciprocamente di violare il cessate il fuoco. Mahmud Bassal, portavoce dell’agenzia che opera come servizio di soccorso sotto l’autorità di Hamas, ha affermato che sei delle vittime sono state uccise quando un attacco israeliano ha preso di mira un “gruppo di civili” nel nord di Gaza.
Trump: “Non avremo truppe a Gaza, non c’è motivo”
“Non avremo truppe sul terreno (nella Striscia di Gaza, ndr). Non c’è motivo”. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un’intervista a Fox News nella quale ha sottolineato che Hamas ha promesso il suo disarmo.
“Ma queste sono persone molto violente. Questa è una parte del mondo molto violenta. Nessuno ha mai visto una violenza del genere”, ha aggiunto Trump, secondo cui “se necessario, disarmeremo noi, gli Stati Uniti, o potrebbe farlo Israele con il nostro sostegno”.
Israele: “Potremmo attaccare ancora Gaza”
Israele potrebbe condurre ulteriori attacchi a Gaza: lo ha dichiarato un funzionario militare dopo che l’esercito israeliano ha preso di mira i miliziani di Hamas in seguito a tre attacchi nella città meridionale di Rafah e nella città settentrionale di Beit Lahia. “C’è la possibilità di ulteriori attacchi”, ha affermato il funzionario in un briefing online con i giornalist
Axios: Israele ha informato gli Usa prima dei raid su Gaza
Israele ha informato in anticipo l’amministrazione Trump di voler attaccare nella Striscia di Gaza attraverso il Centro di comando statunitense che sovrintende al cessate il fuoco. Lo afferma Axios, citando funzionari americani e israeliani. Un funzionario israeliano ha inoltre precisato che Israele non ha chiesto il permesso di condurre attacchi di rappresaglia contro Hamas.
Hamas: rintracciato il corpo di un altro ostaggio
Hamas ha comunicato di aver rintracciato un altro corpo di ostaggio israeliano, il 13mo, e che lo consegnerà a Israele oggi stesso “se le condizioni sul campo lo consentiranno”: un riferimento, quest’ultimo, alle violazioni della tregua avvenute oggi nella Striscia di Gaza. “Oggi, le Brigate Al-Qassam (l’ala militare di Hamas, ndr), durante operazioni di ricerca, hanno ritrovato il corpo di uno dei prigionieri israeliani”, ha scritto la milizia palestinese sul suo canale Telegram.
Media: almeno 51 morti nei raid Idf a Gaza dal cessate il fuoco
Almeno 51 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dagli attacchi israeliani da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, meno di due settimane fa. Lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. Altre 150 persone sono rimaste ferite dal fuoco dell’esercito israeliano.
Wafa: un morto e un ferito nell’operazione israeliana a Nablus
Un palestinese di 42 anni, Majed Mohammad Dawood, è stato ucciso oggi dopo essere stato colpito più volte all’addome e agli arti durante un’operazione militare israeliana nel campo profughi di Al-Ein a Nablus. Lo riporta l’agenzia Wafa, secondo cui i team medici della Mezzaluna Rossa Palestinese hanno riferito che Dawood ha riportato ferite da arma da fuoco gravi ed è stato sottoposto a rianimazione d’urgenza per insufficienza cardiaca e respiratoria prima di essere dichiarato morto al suo arrivo in ospedale. Un altro giovane di 22 anni è rimasto ferito a entrambe le gambe da schegge di proiettile. Il raid ha coinvolto truppe israeliane sotto copertura che si sono infiltrate nel campo, hanno assediato una casa e hanno sparato proiettili veri, mentre ulteriori rinforzi israeliani sono arrivati in seguito dal checkpoint di Deir Sharaf.