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Giornata di raid di Israele: la tregua a Gaza torna in bilico. Netanyahu riapre i valichi per gli aiuti dopo le pressioni Usa

Tensioni in Medio Oriente. Tel Aviv accusa Hamas di aver violato la tregua, il movimento nega e l'Idf lancia attacchi. A fine giornata Israele riprende il cessate il fuoco: "Ma risponderemo a ogni violazione"
Giornata di raid di Israele: la tregua a Gaza torna in bilico. Netanyahu riapre i valichi per gli aiuti dopo le pressioni Usa
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Tregua in bilico: la giornata di accuse incrociate. Poi l’Idf riprende il cessate il fuoco

Tregua in bilico a Gaza. Ad appena una settimana dall’accordo per il cessate il fuoco e alla vigilia dell’incontro tra Benjamin Netanyahu e l’inviato speciale degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e l’ex consigliere e genero di Donald Trump, Jared Kushner, le bombe tornano a cadere sulla Striscia. Accuse incrociate che terminano in serata quando l’Idf annuncia di voler riprendere il cessate il fuoco ma di essere pronto “a rispondere a qualunque violazione”. 

La giornata si apre con Israele che denuncia la rottura del cessate il fuoco da parte dei miliziani con “un missile anticarro e spari” contro le truppe dell’Idf a Rafah. In risposta sferra una prima serie di raid aerei su Rafah e Beit Lahia, proseguiti nel pomeriggio “su obiettivi terroristici” nella stessa zona a sud di Gaza. Muoiono almeno 33 palestinesi e anche due militari, riferisce poi l’Idf. Hamas, però, nega ogni accusa dicendosi all’oscuro degli scontri a Rafah, sostenendo di non avere contatti con i suoi affiliati in quell’area da marzo scorso, e confermando di voler rispettare il cessate il fuoco.

Benjamin Netanyahu si riunisce con i suoi collaboratori più stretti e ordina la chiusura di tutti i valichi e la sospensione dell’ingresso di aiuti nella Striscia. Poi in serata, sotto pressione degli Stati Uniti fa marcia indietro: i valichi riapriranno domattina e gli aiuti potranno di nuovo entrare nella Striscia. 

  • 14:33

    Kats: “Hamas pagherà un prezzo elevato per ogni violazione”

    l ministro della Difesa Israel Katz ha affermato che “Hamas imparerà a sue spese che le IDF sono determinate a proteggere i propri soldati e a impedire loro qualsiasi danno”. Katz ha aggiunto, dopo lo scambio a fuoco avvenuto a Rafah: “Abbiamo dato istruzioni alle IDF di agire con forza contro gli obiettivi terroristici di Hamas a Gaza. Hamas pagherà un prezzo elevato per ogni sparatoria e violazione del cessate il fuoco, e se il messaggio non verrà recepito, l’intensità delle reazioni aumenterà”. Lo riporta Ynet

  • 14:18

    Hamas nega di aver violato il cessate il fuoco

    Hamas nega violazioni del cessate il fuoco da parte sua e riferisce di non essere al corrente di scontri a Rafah, dove l’Idf ha compiuto raid aerei. “Riaffermiamo il nostro pieno impegno a implementare tutto ciò che è stato concordato, primo fra tutti il cessate il fuoco in tutte le aree della Striscia di Gaza”, hanno dichiarato le Brigate Ezzedine Al-Qassam in una nota. “Non siamo a conoscenza di incidenti o scontri in corso nell’area di Rafah, poiché si tratta di zone rosse sotto il controllo dell’occupazione, e i contatti con i nostri gruppi rimasti lì sono stati interrotti dalla ripresa della guerra nel marzo di quest’anno”.

  • 14:04

    Netanyahu: “Agire con forza dopo violazione del cessate il fuoco”

    Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato di agire “con forza” contro gli “obiettivi terroristici” nella Striscia di Gaza, accusando Hamas di violare il cessate il fuoco. “Dopo la violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas, il premier Netanyahu ha tenuto consultazioni con il ministro della Difesa e i vertici militari e ha ordinato di agire con forza contro gli obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza”, riferisce l’ufficio del primo ministro

  • 13:55

    Israele conferma i raid su Rafah: “Risposta a un missile di Hamas”

    “Stamattina i terroristi hanno lanciato un missile anticarro e sparato contro le truppe dell’Idf impegnate a smantellare le infrastrutture terroristiche nella zona di Rafah, nel sud di Gaza, in conformità con l’accordo di cessate il fuoco. In risposta, l’Idf ha iniziato a colpire la zona per eliminare la minaccia e smantellare i tunnel e le strutture militari utilizzati per attività terroristiche”. Lo scrive l’esercito israeliano su X confermando i raid su Rafah. “Queste azioni terroristiche costituiscono una palese violazione dell’accordo di cessate il fuoco e l’Idf risponderà con fermezza”, aggiunge.

  • 13:51

    Hamas: Israele ha restituito altri 15 corpi

    Il Ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha annunciato domenica che altri 15 corpi di palestinesi sono stati restituiti a Gaza da Israele, portando a 150 il numero totale dall’inizio della settimana. Nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco mediato dal presidente Usa, Donald Trump, Israele deve consegnare i corpi di 15 palestinesi per ogni israeliano deceduto restituito. Israele ha annunciato stamani di aver identificato i resti di due ostaggi consegnati a Gaza ieri sera da Hamas.

  • 13:50

    Hamas: iniziati i colloqui con i mediatori per la seconda fase

    Hamas ha affermato che sono iniziati i colloqui con i mediatori per avviare la seconda fase del cessate il fuoco a Gaza, introdotta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Hazem Kassem, portavoce del gruppo palestinese, ha dichiarato ieri sera che la seconda fase dei negoziati “richiede il consenso nazionale”. Ha anche affermato che Hamas ha avviato discussioni per “consolidare le proprie posizioni”. Kassem ha ribadito che il gruppo non farà parte dell’autorità di governo nella Gaza del dopoguerra. Secondo lui, gli organi di governo gestiti da Hamas nella Striscia di Gaza si stanno occupando degli affari quotidiani per evitare un vuoto di potere. “Le agenzie governative a Gaza continuano a svolgere i loro compiti, poiché il vuoto di potere è molto pericoloso, e questo continuerà fino a quando non sarà formato un comitato amministrativo concordato da tutte le fazioni palestinesi”, ha affermato. Kassem ha chiesto che venga istituito tempestivamente un Comitato di sostegno comunitario, un organo composto da tecnocrati palestinesi, per gestire gli affari quotidiani.

  • 12:54

    “Attacco Hamas puntava a una milizia filo-Israele”

    L’operazione compiuta stamattina da Hamas nella zona orientale di Rafah puntava a colpire Yasser Abu Shabab, il capo di una milizia che opera con il sostegno israeliano nella zona. Lo riportano organi di informazione affiliati al movimento islamico palestinese. Ai sensi dell’accordo di cessate il fuoco, la milizia si trova in una zona sotto il controllo israeliano. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sull’attacco. Secondo quanto riportato, le Idf hanno reagito con raid aerei dopo che miliziani palestinesi hanno attaccato soldati dello stato ebraico: l’esercito israeliano non ha rilasciato commenti sulla vicenda. 

  • 12:22

    Israele: “Molteplici attacchi di Hamas contro le Idf”

    Un funzionario militare israeliano ha dichiarato all’agenzia di stampa internazionale Afp che i miliziani di Hamas hanno lanciato “molteplici attacchi” contro le forze israeliane a Gaza oltre la Linea gialla, dietro la quale l’Idf mantiene le sue posizioni, in aperta violazione del cessate il fuoco. 

  • 12:20

    Funzionario Hamas: “È Israele ad aver violato la tregua”

    Hamas “è impegnata a rispettare l’accordo di cessate il fuoco, mentre Israele è quello che continua a violarlo e a cercare false scuse per giustificare i propri crimini”. Lo ha affermato l’alto funzionario del movimento islamico Izzat al-Rishq dopo lo scambio a fuoco con l’esercito israeliano a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. “I tentativi di Netanyahu di sottrarsi ai suoi impegni derivano dalle pressioni che la sua coalizione sta esercitando su di lui”, aggiunge. 

  • 11:47

    Ben-Gvir e Smotrich: “Riprendere la guerra, Hamas va distrutta”

    Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, leader dell’ultradestra israeliana, ha chiesto pubblicamente al primo ministro Benjamin Netanyahu di riprendere le operazioni militari nella Striscia di Gaza dopo l’attacco di Hamas a un mezzo militare a Rafah. “Chiedo al primo ministro di ordinare alle Idf di riprendere i combattimenti su vasta scala nella Striscia, con piena forza. La falsa convinzione che Hamas cambierà comportamento, o che persino rispetterà l’accordo che ha firmato, si sta rivelando – com’era prevedibile – pericolosa per la nostra sicurezza. Questa organizzazione terroristica nazista deve essere distrutta completamente e prima possibile”, ha aggiunto. Più sintetico l’altro “falco” del governo, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, che su X si limita a scrivere: “Guerra!”.