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In migliaia tornano a Gaza City dopo il ritiro delle Idf. Trump: “Ostaggi liberi entro martedì. Manderemo 200 soldati”. Aiuti Onu nella Striscia, c’è l’ok di Israele

Con la ratifica nella notte dell’accordo da parte del governo israeliano (a maggioranza, con cinque ministri contrari dei partiti di destra di Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich) è entrato subito in vigore il cessate il fuoco nella Striscia
In migliaia tornano a Gaza City dopo il ritiro delle Idf. Trump: “Ostaggi liberi entro martedì. Manderemo 200 soldati”. Aiuti Onu nella Striscia, c’è l’ok di Israele
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Gaza, media: “Vertice in Egitto la prossima settimana con Trump. Ci sarà anche l’Italia”

Donald Trump è atteso in Israele lunedì mattina ora locale. Il presidente americano parlerà alla Knesset e incontrerà le famiglie degli ostaggi. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali Trump nel pomeriggio di lunedì volerà in Egitto per la cerimonia della firma dell’accordo di pace. Trump quindi parteciperà al vertice con i leader mondiali su Gaza, al momento in programma per martedì anche se potrebbe essere anticipato a lunedì. L’incontro si terrà a Sharm el-Sheikh. Al vertice ci saranno i leader di Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Qatar, Giordania, Turchia e Arabia Saudita. Al momento non è prevista la partecipazione del premier israeliano Benjamin Netanyahu.

  • 15:10
  • 13:19

    Hamas ora ha 72 ore per liberare gli ostaggi

    Secondo l’accordo siglato in Egitto e ratificato questa notte dal governo a Gerusalemme, e dopo l’avvenuto ritiro dell’Idf verso la Linea Gialla, Hamas ha adesso 72 ore – a partire dalle 12 locali – per il rilascio di tutti gli ostaggi vivi ancora a Gaza, che dovrebbero essere venti. Come parte dell’accordo, i 20 ostaggi in vita saranno liberati in un’unica volta, mentre gli ostaggi morti saranno consegnati in più fasi. Da parte israeliana, Israele approverà il rilascio di circa 2.000 detenuti palestinesi tra cui 250 terroristi. Hamas sarà tenuta a rilasciare tutti gli ostaggi, senza cerimonie pubbliche. I terroristi di Nukhba che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre e i quattro ergastolani richiesti da Hamas durante i negoziati, tra cui Marwan Barghouti, non saranno rilasciati. 

  • 13:18

    Idf: “I palestinesi possono tornare nel nord della Striscia”

    Il portavoce dell’Idf Avichay Adraee ha dichiarato che i palestinesi possono ora tornare nel nord di Gaza percorrendo due strade, avvertendo però di non avvicinarsi ad aree come Beit Hanoun, Beit Lahiya, Al-Shujaiyya e altre zone dove le truppe israeliane sono ancora presenti. Nel sud della Striscia, Adraee ha avvertito i palestinesi di non avvicinarsi al valico di Rafah, al Corridoio Filadelfia e a tutte le aree dove sono presenti truppe a Khan Younis. Le sue dichiarazioni arrivano mentre l’esercito israeliano ha confermato l’entrata in vigore del cessate il fuoco con Hamas.  

  • 13:16

    In migliaia tornano verso Gaza City dopo il ritiro delle Idf

    Migliaia di famiglie si stanno muovendo dal sud della Striscia a Gaza city dopo che l’esercito israeliano si è ritirato da via Rashid. Lo riferiscono fonti di Gaza e lo mostrano i video sui social.  

  • 13:14

    Netanyahu: “Se il piano non sarà raggiunto sarà guerra”

    “Stiamo stringendo Hamas da ogni lato in vista delle prossime fasi del piano, che prevede il suo disarmo completo e la smilitarizzazione di Gaza. Se ciò sarà raggiunto in modo pacifico, tanto meglio. Se no, sarà raggiunto con la forza”. Ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una dichiarazione ai media.  

  • 10:40

    Uk: “Per il monitoraggio della tregua non sono previste truppe Ue o nostre”

    Non è prevista la presenza di truppe britanniche o europee a Gaza dopo l’accordo di cessate il fuoco: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico Yvette Cooper, come riportano i media inglese. “Non è nei nostri piani, non abbiamo intenzione di farlo”, ha dichiarato a BBC Breakfast. “Ma c’è una proposta immediata – ha affermato – affinché gli Usa guidino quello che è effettivamente un processo di monitoraggio per assicurarsi che ciò avvenga sul campo. Ma hanno anche chiarito che si aspettano che le truppe sul campo siano fornite dagli stati vicini, e questo è qualcosa che ci aspettiamo che accada”. 

  • 10:38

    Trump in Israele lunedì 13 ottobre

    Donald Trump atterrerà all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv poco dopo le 9 di lunedì mattina, e sarà accolto con una cerimonia ufficiale: a rendere noti i nuovi dettagli sulla prossima visita del presidente degli Stati Uniti in Israele è l’emittente televisiva israeliana Canale 12. Da lì, Trump si recherà direttamente alla Knesset a Gerusalemme per tenere un discorso prima dell’inizio della festività di Simchat Torah, che inizia lunedì sera. A riferirne è il Times of Israel. La visita, organizzata dopo la firma dell’accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas, sarà breve, secondo quanto riferisce l’emittente. Dopo il discorso al parlamento israeliano, il presidente degli Stati Uniti tornerà all’aeroporto per la partenza. Se questo verrà confermato, Trump non avrà tempo di fermarsi nella Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv.

  • 10:01

    “Ritiro delle truppe israeliane da Gaza entro mezzogiorno”

    L’Idf prevede di completare il ritiro delle truppe verso le linee di schieramento concordate a Gaza, come parte dell’accordo con Hamas, a mezzogiorno. Lo scrive il Times of Israel. Entro 72 ore dal completamento del ritiro da parte dell’Idf, Hamas è pronta a rilasciare i 48 ostaggi in suo possesso, a partire dai 20 che si ritiene siano ancora vivi. 

  • 09:41

    Turchia: “Nostro esercito pronto a qualsiasi missione a Gaza”

    “Le nostre forze armate, esperte nel stabilire e mantenere la pace, sono pronte per qualsiasi missione loro affidata”. Lo hanno affermato fonti nel ministero della Difesa turca, come riporta la televisione di Stato Trt, in riferimento all’ambizione della Turchia per partecipare a una task force per Gaza, come ha affermato il presidente Recep Tayyip Erdogan

  • 09:34

    Merz: “Nessun coinvolgimento militare tedesco a Gaza”

    Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha affermato che la Germania è pronta a sostenere l’attuazione del cessate il fuoco in Medioriente e il processo di pace. La questione della partecipazione militare a una missione internazionale di stabilizzazione però “non si pone per la Germania”, ha spiegato Merz in una nota. “Ma vogliamo contribuire a creare il quadro giuridico per tale presenza, ad esempio attraverso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza”, ha affermato il cancelliere tedesco. Merz ha annunciato inoltre che le restrizioni alle forniture di armi a Israele potrebbero essere revocate: la prassi di autorizzazione sarà riesaminata “alla luce degli sviluppi sul posto”.

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