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Gaza, attacchi israeliani anche sul campo profughi di Nuseirat: 40 morti dall’alba. Un neonato morto per malnutrizione

Secondo fonti mediche della Striscia, 77 persone sono state uccide nelle ultime 24 ore, 66mila le vittime da inizio conflitto. In Israele il comitato di sicurezza del Parlamento ha approvato la pena di morte per i terroristi
Gaza, attacchi israeliani anche sul campo profughi di Nuseirat: 40 morti dall’alba. Un neonato morto per malnutrizione
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“Netanyahu considera il piano Trump come una base per i negoziati, ma niente Anp”

Il team di Benjamin Netanyahu considera il piano in 21 punti proposto dall’amministrazione Trump come un documento di lavoro e una base per i negoziati. Lo scrive Haaretz citando una fonte vicina al primo ministro israeliano atteso domani alla Casa Bianca. Ed a proposito dei colloqui di domani con Donald Trump, si sottolinea che verrà espressa la netta opposizione di Netanyahu ad ogni coinvolgimento dell’Autorità nazionale palestinese a Gaza. Secondo la fonte del giornale israeliano, Netanyahu e i suoi cercheranno di arrivare ad una compromesso che permetta una qualche rappresentanza palestinese nella Striscia, ma non l’Anp.

  • 13:55

    Gaza, sale a 40 il numero dei morti causati dai raid israeliani

    E’ salito ad almeno 40 morti il bilancio dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza dall’alba. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche. Bombardamenti sono in corso anche sui quartieri meridionali di Gaza City.

  • 13:32

    Coordinatore per gli ostaggi: “Disaccordo con Gvir, la pena di morte per i terroristi crea rischi”

    La legge sulla pena di morte ai terroristi, fortemente voluta dal ministro dell’ultradestra Ben Gvir, “potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione degli ostaggi”. Lo ha detto Gal Hirsch, il coordinatore per gli ostaggi e i dispersi, nel corso del dibattito in seno al comitato sicurezza della Knesset. “Sono in completo disaccordo con Gvir”, ha detto secondo i media locali rivolto direttamente al responsabile, e chiedendo una riunione di governo sulla legge, che ora dovrà seguire il suo iter parlamentare. A Gaza “ci sono 48 ostaggi, 20 ancora vivi e due in condizioni critiche”, ha aggiunto.

  • 12:15

    Pena di morte per i terroristi, il Parlamento israeliano approva il disegno di legge

    Il comitato di sicurezza del Parlamento israeliano, Knesset, ha approvato il disegno di legge che prevede la pena di morte per i terroristi, fortemente voluta dall’ultradestra. Lo riferiscono i media di Tel Aviv. Il sì è arrivato nonostante l’opposizione del consulente legale del comitato stesso.

  • 12:07

    Ministero della Salute di Gaza: “77 vittime in 24 ore, 66mila morti dal 7 ottobre”

    Nelle ultime 24 ore almeno 77 palestinesi, tra cui sei richiedenti aiuti, sono stati uccisi e altri 379 sono rimasti feriti negli attacchi israeliani avvenuti a Gaza. Lo rende noto il Ministero della Salute della Striscia gestito da Hamas, secondo cui la guerra di Israele contro Gaza ha causato la morte di 66.005 palestinesi e il ferimento di 168.162 dal 7 ottobre 2023.

  • 11:22

    Manifestanti Pro Gaza alla festa nazionale di Forza Italia

    Un gruppo di contestatori del comitato pro Palestina Valle Telesina ha inneggiato alla liberazione di Palestina a Telese Terme (Benevento), a pochi metri dalla festa nazionale di Forza Italia. Al coro di “Stop genocidio, Palestina libera, Tajani, Meloni, mettete le sanzioni”. La Digos ha chiesto a una delle manifestanti di rimuovere il cartello con alcune frasi di Tajani sull’uso della parola ‘genocidiò a proposito di quanto sta avvenendo a Gaza.

  • 10:23

    Hamas: “Non abbiamo ricevuto alcuna nuova proposta dai mediatori, negoziati in stallo”

    “Non abbiamo ricevuto alcuna nuova proposta dai mediatori, i negoziati sono in stallo dal fallito tentativo di assassinio a Doha”: lo afferma Hamas in un comunicato ufficiale citato dai media internazionali, nel quale l’organizzazione si dice “pronta a studiare ogni proposta che preservi i diritti della nostra gente con un atteggiamento positivo e responsabile”. 

  • 10:19

    Idf: colpiti nei giorni scorsi 140 obiettivi nella Striscia

    L’aeronautica militare israeliana ha colpito circa 140 obiettivi nella Striscia di Gaza nei giorni scorsi, tra cui edifici utilizzati da gruppi terroristici, agenti e altre infrastrutture. Lo rende noto l’Idf, mentre ieri il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha dichiarato che nelle 24 ore precedenti sono state confermate 77 vittime palestinesi uccise dal fuoco israeliano.
    Gli attacchi avvengono mentre le truppe di terra di tre divisioni dell’Idf continuano ad avanzare verso Gaza City, dove l’esercito afferma che le truppe della Brigata Golani hanno individuato una cellula di cinque combattenti di Hamas che hanno lanciato lanciarazzi contro un edificio in cui erano di stanza. L’attacco non ha causato feriti e le truppe hanno poi diretto un attacco con droni per uccidere gli uomini armati.

  • 10:12

    Cristiani in Terra Santa: “Noi danneggiati da occupazione israeliana, non dall’Anp. Falsità da Netanyahu”

    “L’occupazione, non l’Autorità Nazionale Palestinese, danneggia i cristiani in Palestina”. Una rappresentanza di leader delle Chiese cristiane in Terra Santa – tra cui il patriarca latino emerito di Gerusalemme Michel Sabbah, l’arcivescovo greco-ortodosso Attallah Hanna e il vescovo luterano emerito di Terra Santa Munib Younan – contesta le affermazioni del premier israeliano Netanyahu all’Onu.
    “La ragione per cui i cristiani e molti altri stanno lasciando Betlemme è l’occupazione israeliana e le sue politiche di chiusure, permessi, diritti di residenza esclusivi, ecc., e non le politiche dell’Autorità Palestinese”, affermano con forza i leader cristiani, smentendo le parole di Netanyahu.
    Nel loro documento essi puntano il dito contro “una falsità” che riguarda in particolare i cristiani in Palestina, laddove Netanyahu ha affermato: “quando Betlemme, il luogo di nascita di Gesù, era sotto il controllo israeliano, l’80% dei suoi residenti era cristiano. Ma da quando l’Anp ha preso il controllo, tale numero è sceso a meno del 20%”.
    Netanyahu, proseguono i leader ecumenici, “non parla a nome dei cristiani palestinesi e non gli si può permettere di distorcere la verità. Betlemme è stata una città a maggioranza cristiana fino al 1948: allora più dell’80% della popolazione era cristiana. Con l’espulsione di circa 750.000 rifugiati palestinesi dalla loro patria nella Palestina storica durante la Nakba del 1948, tre campi profughi furono stabiliti a Betlemme, cambiando così la composizione demografica della città. Quando Israele ha occupato la Cisgiordania nel 1967, Betlemme aveva una popolazione composta da una maggioranza di musulmani”.
    Per i firmatari del documento, “decenni di occupazione israeliana, causando dure condizioni di vita, hanno provocato l’emigrazione di molti cristiani e musulmani, e questa realtà continua ancora oggi. Betlemme, una città dipendente dal turismo, ha sofferto in particolare negli ultimi due anni della guerra di Israele a Gaza con l’arresto quasi completo del turismo e dei pellegrinaggi. Centinaia di persone hanno lasciato Betlemme negli ultimi mesi a causa delle continue devastazioni dell’occupazione israeliana e della violenza militare”. 

  • 10:03

    Almeno 24 morti dall’alba negli attacchi sulla Striscia. Un neonato morto per malnutrizione

    E’ di almeno 24 morti palestinesi il bilancio degli attacchi odierni delle forze israeliane nella Striscia. Lo riferisce al Jazeera citando fonti mediche, secondo le quali un raid contro due case nel campo profughi di Nuseirat ha causato almeno 10 vittime, “tra le quali donne e bambini”. Intanto, un neonato è morto per malnutrizione a Khan Younis, sono quasi 450 le vittime della fame nella Striscia secondo il ministero della Salute gestito da Hamas. 

  • 10:02

    Attacchi israeliani al campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza: almeno 8 morti

    Almeno otto palestinesi sono stati uccisi durante la notte negli attacchi israeliani nel campo profughi di Nuseirat nel centro di Gaza. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Muhammad Abu Salmiya, direttore dell’ospedale al-Shifa di Gaza City, il più grande complesso medico della Striscia di Gaza, ha spiegato che le équipe mediche sono preoccupate per i carri armati israeliani che si avvicinano alle vicinanze dell’ospedale e non consentono l’accesso ad esso. Si stima che 159 pazienti siano in trattamento. 

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