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Presìdi in tutta Italia per Gaza. A Malpensa bloccato lo scalo Cargo: “Da qui partono le armi per Israele”

Le imbarcazioni stanno per lasciare l'isola. Da oggi mobilitazione in cento piazze. Landini: "Pronti allo sciopero generale se la Flotilla viene bloccata". L'ambasciatore israeliano a Roma: "A bordo non solo Hamas, molti disinformati e inconsapevoli"
Presìdi in tutta Italia per Gaza. A Malpensa bloccato lo scalo Cargo: “Da qui partono le armi per Israele”
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  • 14:46

    L’ambasciatore israeliano a Roma: “A bordo della Flotilla non solo Hamas, molti disinformati e inconsapevoli”

    “L’aiuto che hanno su tutte queste piccole navi è equivalente a un’ora di aiuti umanitari che entrano a Gaza”. Così l’ambasciatore israeliano in Italia Jonathan Peled, in un’intervista all’Adnkronos, ha liquidato la portata della Global Sumud Flotilla, dopo che gli attivisti hanno rifiutato la proposta italiana di convogliare gli aiuti a Cipro o al porto di Ashkelon. Per Peled, l’operazione “non riguarda i palestinesi né l’assistenza umanitaria, ma è soltanto una chiara, pura provocazione politica”, con l’obiettivo reale di “attaccare Israele e il governo italiano”.

    “Non sto dicendo che tutti quelli a bordo sono Hamas. Molti di questi giovani attivisti sono, nel peggiore dei casi, disinformati e non consapevoli di quello che sta succedendo”, ha precisato l’ambasciatore, accusando però Hamas di aver pianificato e finanziato la missione. “Questa non è un’iniziativa spontanea di qualche attivista, ma un’operazione su larga scala, ben organizzata e ben finanziata da Hamas e da altre organizzazioni islamiche radicali”, ha spiegato. “C’è anche la barca di Greta Thunberg, che è stata finanziata da qualcuno: non credo che Greta stia pagando questa cifra per andare con uno yacht a Gaza“, ha aggiunto l’ambasciatore, convinto che la missione sia “una provocazione politica molto chiara”. Hamas vuole che il mondo aiuti queste barche a entrare in una zona di guerra e la sua guerra è sempre stata una ‘propaganda del terrorè”. E ha ricordato che il 7 ottobre “i terroristi indossavano telecamere per documentare uccisioni e massacri: questo è il modo in cui opera un’organizzazione terroristica”. 

    Sul ruolo dell’Italia, Peled ha detto di ritenere che “il governo italiano stia facendo quello che è giusto fare”, richiamando le prese di posizione della premier Giorgia Meloni e del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che hanno sottolineato l’esistenza di “modi migliori per fornire assistenza umanitaria”. In questo quadro, ha stigmatizzato anche i ringraziamenti della Flotilla ai sindacati e manifestanti italiani, ribadendo che “il peggio di tutto è che questa missione sia stata finanziata e organizzata da Hamas“. Quanto agli aiuti, Peled ha sottolineato che “stanno entrando a Gaza da settimane: oltre 600 camion al giorno attraverso i principali valichi e dal porto di Ashdod“. Il problema, ha spiegato, “non è la quantità, ma il fatto che Hamas impedisce che raggiungano la popolazione, li controlla, li rivende sul mercato nero”. Per questo, secondo l’ambasciatore, “il modo migliore per aiutare ora la popolazione è mettere pressione su Hamas, mandarlo via e liberare gli ostaggi. Se Hamas depone le armi e libera gli ostaggi, la guerra finisce domani mattina e l’aiuto può fluire senza ostacoli”.

    Infine, Peled ha collocato l’iniziativa della flottiglia nel quadro del conflitto in corso: “Ci stiamo avvicinando al secondo anniversario del 7 ottobre ed è importante ricordare perché e come tutto è cominciato. Questa è una guerra continua e solo ieri c’è stato un razzo caduto sulla città di Eilat dallo Yemen, mentre altri sono stati sparati da Gaza e dal Libano. Ogni giorno il 7 ottobre continua. Non dobbiamo dimenticare che noi non abbiamo iniziato questa guerra, non l’abbiamo chiesta, ma purtroppo dobbiamo combatterla perché dobbiamo vincerla”. 

  • 14:28

    Domani piazza per Gaza ad Ancona

    “Stato di agitazione permanente”. Dopo il blocco dei varchi del porto di Ancona di lunedì 22 settembre, nell’ambito dello sciopero generale in solidarietà con Gaza e la Global Sumud Flotilla, i centri sociali delle Marche e l’Unione sindacale di base (Usb) organizzano un presidio alle 16.30 domani pomeriggio, 27 settembre, in piazza Roma ad Ancona. “In queste ore a Gaza City proseguono i pesanti bombardamenti da parte dell’esercito israeliano occupante, che bersaglia deliberatamente la popolazione civile, uccidendo e mutilando innocenti. – scrivono in un comunicato – La flotta di imbarcazioni della Global Sumud Flotilla è stata nuovamente colpita e denuncia un imminente minaccia di attachi ancora più gravi da parte dello stato illegittimo di Israele, che potrebbero provocare affondamenti, morti e feriti. Ogni attacco alla Flotilla, simbolo globale della solidarietà con il popolo palestinese, non rimarrà senza risposta”. 

  • 13:51

    Flotilla: “Non siamo noi a dovere cambiare rotta”

    “L’idea è di ripartire oggi verso Gaza. Sappiamo che i rischi sono molto reali ma non dobbiamo essere noi a dover cambiare rotta”. Lo sottolinea la portavoce per l’Italia della Flotilla, Maria Elena Delia. “Chiediamo di far rispettare il diritto internazionale – aggiunge – Se al nostro posto l’altra notte, quando siamo stati attaccati dai droni in acque internazionali, ci fosse stata una barca di turisti cosa sarebbe successo? Siamo anche noi cittadini italiani. Perché non si interviene su chi ha generato quegli attacchi e si chiede a noi di cambiare rotta?”. 

  • 13:42

    Nuova flotta di barche in partenza da Catania per Gaza

    Una nuova flotta si prepara a prendere il mare da Catania per Gaza. E’ quella organizzata da Thousand Madleens to Gaza & Freedom Flotilla Coalition, resa nota attraverso il sindacato Usb, con l’annuncio che salperà domani 27 alle 17, dal porticciolo di San Giovanni Li Cuti. La flotta, spiegano in una nota, partirà per “sfidare il blocco illegale imposto da Israele a Gaza ed esporre i sistemi che rendono possibili i suoi crimini di guerra” e che “la mobilitazione dei cittadini è necessaria a causa dell’inazione dei nostri governi“. La partenza sarà anticipata da una conferenza stampa che si terrà alle 14.30.

  • 13:38

    Usb: “Stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza”

    Per Gaza e la Flotilla, mobilitazione “permanente verso la manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma” per la Palestina. Come annunciato nelle scorse giornate, l’Unione sindacale di base, unitamente a Global movement for Gaza, il movimento studenti palestinesi italiani, l’Udap, “associazione dei palestinesi in Italia e la comunità palestinese in italia, proclama “lo stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza”. È comunicato sul sito del sindacato di base dopo l’annuncio delle giornate scorse. “A partire da venerdì 26 settembre creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze. A Roma piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti”, conferma il sindacato. 

  • 13:37

    Landini: “Pronti allo sciopero generale se la Flotilla viene bloccata”

    “Siamo pronti allo sciopero generale se la missione di Flotilla viene bloccata, se vengono sequestrate le navi, se c’è un nuovo attacco, perché per noi l’obiettivo deve essere quello di fermare l’invasione e il governo Netanyahu, riconoscere lo Stato palestinese, far arrivare gli aiuti a Gaza e impedire il genocidio che è in corso”. Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un incontro a Confcommercio, aggiungendo anche di considerare “grave l’atteggiamento del governo italiano”. Stasera, afferma, ci sarà un’altra riunione con i segretari generali delle categorie e regionali “ne facciamo tante, è per ragionare, monitorare e affrontare la situazione su questi punti come su altri”. 

  • 13:36

    Presidio Usb anche all’aeroporto di Firenze

    Presidio Usb questa mattina a Firenze davanti all’aeroporto fiorentino di Peretola in occasione del nuovo sciopero di 24 ore indetto dal sindacato, questa volta limitato al settore aereo, per protestare contro il genocidio di Gaza e in solidarietà con la Global Sumud Flotilla, l’aumento della spesa militare e il precariato e il lavoro povero negli scali italiani. Al sit in hanno partecipato alcune decine di persone: oltre ai lavoratori anche delegazioni del Collettivo di fabbrica ex Gkn, Salviamo Firenze e Giovani palestinesi. Una decina i voli cancellati in mattinata o che lo saranno nel resto della giornata a Firenze, altrettanti a Pisa, come informavano i monitor attorno alle 12,30. Anche a Pisa si è tenuto un presidio. 

  • 13:34

    Cub: “Bloccato lo scalo Cargo a Malpensa, da qui partono anche armi per Israele”

    “Abbiamo bloccato lo scalo Cargo di Malpensa perché da qui partono anche armi e finanziamenti, aiuti militari di tutti i tipi e non solo, anche civili per Israele e noi abbiamo già bloccato più volte la partenza di carichi in quella direzione e questo dà un segnale forte a tutti quanti, al Cargo, a Malpensa, a Fiumicino, a tutti gli aeroporti italiani”. Così Walter Montagnoli, segretario della Cub di Malpensa, ha spiegato il blocco di questa mattina allo scalo merci dell’aeroporto lombardo. “Siamo qua perché si è dichiarato lo sciopero per i diritti dei lavoratori, per i salari, ma è un sciopero anche legato alla vicenda politica che riguarda la Palestina”, ha aggiunto Montagnoli. “Lì sta avvenendo un genocidio che è diventato insopportabile per le persone normali, per i lavoratori, per i cittadini. E questo si è visto lunedì quando, alla nostra chiamata dei sindacati di base, hanno risposto un milione di persone che hanno riempito le piazze di tutta Italia”, ha concluso. A quanto si apprende, alcune decine di manifestanti propal si sono radunate davanti all’aeroporto di Malpensa per un presidio promosso da Cub e Usb. La mobilitazione va inquadrata nella giornata di sciopero nazionale del settore aereo. 

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