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Gaza, Idf: “Pronte cinque divisioni per attaccare la Striscia”. Netanyahu: “Da Sánchez minaccia genocida a Israele”

Il premier di Tel Aviv convoca una riunione sull'"emigrazione volontaria" dei palestinesi. E promette: "Non ci sarà nessuno Stato palestinese". L'Onu condanna gli attacchi in Qatar
Gaza, Idf: “Pronte cinque divisioni per attaccare la Striscia”. Netanyahu: “Da Sánchez minaccia genocida a Israele”
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Netanyahu: “Da Sánchez minaccia genocida contro Israele”

“Il primo ministro spagnolo Sánchez ha dichiarato che la Spagna non può fermare la battaglia di Israele contro i terroristi di Hamas perché “la Spagna non possiede armi nucleari”. Questa è una minaccia genocida palese contro l’unico Stato ebraico al mondo”. Lo scrive su X il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Sánchez aveva affermato: “La Spagna, come sapete, non ha bombe nucleari, nemmeno portaerei e grandi riserve di petrolio. Noi da soli non possiamo fermare l’offensiva israeliana. Ma questo non significa che smetteremo di provarci”.

  • 08:43

    Wsj: “Accesa telefonata tra Trump e Netanyahu sul Qatar”

    Donald Trump ha avuto una telefonata accesa con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, esprimendo profonda frustrazione per essere stato colto di sorpresa dall’attacco israeliano contro i dirigenti di Hamas in Qatar: lo scrive il Wall Street Journal citando alti funzionari dell’amministrazione statunitense. Secondo il quotidiano, Trump ha detto a Netanyahu che la decisione di colpire i leader politici di Hamas a Doha, la capitale del Qatar, non è stata saggia. Ed era arrabbiato per aver appreso dell’attacco in corso dall’esercito statunitense, anziché da Israele, e perchè era stato colpito il territorio di un altro alleato degli Stati Uniti che stava mediando i negoziati per porre fine alla guerra di Gaza. Netanyahu ha risposto di avere una breve finestra temporale per lanciare gli attacchi e di aver colto l’occasione. Una seconda telefonata è stata cordiale, hanno riferito le fonti, quando Trump ha chiesto a Netanyahu se l’attacco avesse avuto successo. Il premier israeliano ha risposto di non saperlo. Un alto funzionario dell’amministrazione ha affermato che Trump, un convinto sostenitore di Israele, è sempre più frustrato da Netanyahu, che lo mette continuamente alle strette con mosse aggressive intraprese senza il contributo degli Stati Uniti, e che contrastano con gli obiettivi mediorientali dello stesso Trump. 

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