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Tank di Israele nei sobborghi di Gaza City: 51 morti, 8 bambini. Smotrich: “Chi resta si arrenda o muoia di fame”

Donald Trump sugli ostaggi: "Forse meno di venti sono ancora vivi" La replica di Israele: Falso"
Tank di Israele nei sobborghi di Gaza City: 51 morti, 8 bambini. Smotrich: “Chi resta si arrenda o muoia di fame”
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  • 11:29

    Israele chiude il valico di Kerem Shalom: aiuti bloccati in Egitto

    Dopo aver aperto il valico di Kerem Shalom e aver consentito l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza per quattro settimane consecutive, le autorità israeliane hanno chiuso da ieri questo passaggio tra Egitto e Striscia di Gaza. Lo riferisce all’ANSA una fonte ufficiale della Mezzaluna rossa egiziana. “Le autorità israeliane hanno inoltre mantenuto la loro intransigenza, impedendo l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza e chiudendo il valico di Rafah sul lato palestinese”, ha aggiunto la fonte.

  • 11:13

    Dall’alba 34 morti nella Striscia di Gaza

    Sarebbero almeno 34 i palestinesi rimasti uccisi dall’alba nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane. Lo riporta la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti degli ospedali della Striscia, che nel 2007 finì in mano a Hamas. Fra le 34 vittime, segnala l’emittente, vi sono otto persone che cercavano di avere aiuti umanitari. In precedenza la stessa al-Jazeera aveva riferito di quattro bambini rimasti uccisi in un raid aereo israeliano all’alba su Khan Yunis, nel sud dell’enclave palestinese.

  • 11:13

    Fonti Idf: “La sopravvivenza del governo dipende dall’occupazione di Gaza City”

    Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, è consapevole che la sopravvivenza del suo governo dipende dall’attuazione dei piani per l’occupazione di Gaza City. E’ quanto hanno sottolineato fonti interne alle Idf citate dal quotidiano israeliano Maariv. “L’impressione è che il primo ministro stia portando avanti l’operazione perché comprende di non poter mantenere il controllo del suo governo senza di essa: crollerebbe”, ha affermato una fonte della Difesa. Gaza City, cuore politico e militare di Hamas, resta uno degli ultimi rifugi nel nord della Striscia, ospitando centinaia di migliaia di sfollati.

  • 11:11

    Assalti israeliani in Cisgiordania

    Le forze israeliane hanno condotto diverse incursioni in varie città della Cisgiordania, effettuando diversi arresti, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa palestinese Wafa. Due persone sono state arrestate nella città di Attil, a nord di Tulkarem e diversi uomini palestinesi sono stati arrestati nella parte orientale di Jenin. I soldati israeliani – scrive Wafa – hanno assaltato le città di el-Bireh, Nablus e al-Khader.

  • 11:05

    Quattro bambini uccisi in un attacco israeliano a Khan Younis

    Fonti mediche dell’ospedale del Kuwait a Gaza hanno riferito ad Al Jazeera che quattro bambini sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano nelle prime ore del mattino nel sud di Khan Younis. Secondo le fonti, le vittime sono state uccise dal fuoco israeliano mentre si riparavano in tende per i palestinesi sfollati. Intanto il Ministero della Salute di Gaza ha fatto sapere che almeno 71 persone sono state uccise dagli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore nel territorio palestinese.

  • 11:04

    Trump: “Forse meno di 20 ostaggi ancora vivi”. Israele: “Falso”

    Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato ieri che probabilmente meno di 20 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sono ancora vivi: lo riporta la Cnn. Durante un annuncio sulla Coppa del Mondo nello Studio Ovale, Trump ha detto di aver “fatto uscire molte persone” da Gaza, attribuendosi il merito di un accordo di cessate il fuoco negoziato dall’amministrazione Biden. “Quindi ora hanno 20 (ostaggi vivi), ma probabilmente i 20 non sono effettivamente 20 perché un paio di loro forse non ci sono più”, ha aggiunto. Le dichiarazioni di Trump hanno subito suscitato una risposta indignata da parte del Forum delle famiglie delle vittime di rapimenti e dispersi, che ha rilasciato una dichiarazione in cui chiede un aggiornamento. “Signor Presidente, ci sono 50 ostaggi. Per noi, ognuno di loro rappresenta un mondo intero”, ha affermato il forum nella dichiarazione diffusa ieri sera. “Se il ministro (israeliano per gli Affari strategici Ron, ndr) Dermer, che parla solo con gli americani ma non parla né incontra le famiglie degli ostaggi, sa qualcosa di diverso, dovrebbe prima aggiornare le famiglie. È nostro sacro dovere impedire ulteriori sacrifici e riportare tutti a casa”. Dermer è uno dei più stretti collaboratori del primo ministro Benjamin Netanyahu e il forum ha chiesto ripetutamente un incontro con lui. Dopo le dichiarazioni di Trump, il coordinatore per gli ostaggi di Netanyahu – Gal Hirsh – ha inviato un messaggio alle famiglie insistendo sul fatto che le informazioni di Israele non sono cambiate. “Secondo le informazioni in possesso di Israele, non vi è alcun cambiamento rispetto alle informazioni che avete ricevuto in precedenza da noi: 20 degli ostaggi sono vivi. Due sono in condizioni critiche, con gravi preoccupazioni per la loro vita”, si legge nel messaggio di Hirsh, ottenuto dalla Cnn.