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Ucraina, Zelensky: “Segnali indecenti dalla Russia. Putin? Si sottrae all’incontro”. Trump: “Entro due settimane sapremo se avremo la pace”

Nonostante i vertici degli ultimi giorni, non si fermano gli attacchi sull'Ucraina. Intanto, il Guardian, rilancia la posizione di Trump che per il momento vuole defilarsi e far incontrare da soli il presidente ucraino con il capo del Cremlino. Vance: "Per la pace il Cremlino chiede territori che non ha"
Ucraina, Zelensky: “Segnali indecenti dalla Russia. Putin? Si sottrae all’incontro”. Trump: “Entro due settimane sapremo se avremo la pace”
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  • 22:27

    Due morti nell’attacco di Kiev nel Dontetsk

    Due persone sono morte e 21 sono rimaste ferite in un attacco delle forze ucraine in una zona residenziale a Yenakiyev, nel Donetsk. Secondo i dati preliminari. Lo riporta l’agenzia Tass citando il ministero della Salute della regione di Donetsk.

  • 21:41

    “Mai avvenuta la telefonata Trump-Orban”

    Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha smentito la notizia secondo cui il presidente americano, Donald Trump, avrebbe telefonato al premier Viktor Orban dopo il vertice con i leader europei per dissuaderlo dal bloccare l’adesione dell’Ucraina all’Ue. “Non c’è stata alcuna telefonata – ha dichiarato nel podcast Harcosok Oraja – Alcuni media hanno pubblicato come fatto reale una conversazione che non è mai avvenuta”.

  • 20:24

    Trump: “Entro due settimane sapremo se avremo la pace”

    “Sapremo tra circa 2 settimane” se riusciremo ad avere la pace in Ucraina, “dopodiché dovremo forse adottare una strategia diversa”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in un’intervista con il conduttore radiofonico Todd Starnes.

  • 20:13

    Zelensky: “Putin sta cercando di sottrarsi all’incontro”

    “Esistono due formati a livello di leader nei quali è davvero possibile ottenere progressi: il formato bilaterale – Ucraina e Russia – e quello trilaterale – Ucraina, Stati Uniti e Russia. Proprio di questo si è discusso a Washington. Anche Putin ne ha parlato durante una conversazione telefonica con Trump. Al momento i segnali che arrivano dalla Russia sono, a dire il vero, indecenti. Stanno cercando di sottrarsi alla necessità di tenere un incontro“. Lo ha detto nel suo discorso serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Non vogliono porre fine a questa guerra. Continuano le massicce offensive contro l’Ucraina e assalti molto duri al fronte. E inoltre lanciano missili contro un’impresa americana, come contro molte altre nostre vittime assolutamente civili”, ha aggiunto.

  • 15:51

    Trump: “L’Ucraina ha perso perché Biden non le ha permesso di attaccare la Russia”

    “È molto difficile, se non impossibile, vincere una guerra senza attaccare il Paese invasore. È come una grande squadra che ha una difesa fantastica, ma non può giocare in attacco. Non c’è possibilità di vincere!”. Lo scrive Donald Trump su Truth tornando a parlare della guerra in Ucraina. “E così è stato con l’Ucraina e la Russia. Il corrotto e incompetente Joe Biden non ha permesso all’Ucraina di attaccare ma solo di difendersi e come è andata?”, ha attaccato il presidente americano ribadendo che “questa è una guerra che non sarebbe mai accaduta se fossi stato presidente” e annunciando che “ci aspettano tempi interessanti”.

  • 15:12

    Donald Trump frena sul trilaterale: prima un incontro Putin-Zelensky

    Donald Trump ha deciso di fare un passo indietro nella mediazione Russia e Ucraina e vuole che Mosca e Kiev organizzino un incontro tra i loro leader senza intervenire direttamente per ora. Lo hanno riferito funzionari della Casa Bianca al Guardian. In un’intervista con il conduttore del talk Mark Levin martedì, il presidente ha anche affermato di ritenere che sarebbe stato meglio per Putin e Zelensky incontrarsi senza di lui, in un primo momento. Un alto funzionario Usa ha definito la nuova posizione del tycoon una sorta di “atteggiamento attendista”, testimoniato anche dal fatto che Trump ha affidato il dossier a Rubio.

  • 14:53

    Ungheria: “Rimaniamo contrari all’adesione dell’Ucraina all’Ue”

    Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha smentito con forza che Donald Trump abbia telefonato al premier Viktor Orban chiedendogli di non ostacolare l’adesione dell’Ucraina all’Ue. “Non è successo, e la nostra posizione non è cambiata: siamo contrari all’ingresso” di Kiev nell’Unione, ha comunque ribadito il ministro parlando ai giornalisti.

  • 14:37

    Francia: “I raid russi dimostrano l’assenza di una volontà di pace”

    I raid aerei condotti da Mosca nella notte sull’Ucraina “dimostrano l’assenza di volontà della Russia di impegnarsi seriamente a favore della pace”. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri francese sottolineando che ”sebbene la Russia si dica pronta a negoziare, continua allo stesso tempo i suoi attacchi mortali sul territorio ucraino, lanciando 574 droni e 40 missili su zone residenziali” e conducendo gli attacchi ”più massicci da oltre un mese”. Questi raid “testimoniano ancora una volta la necessità di mettere fine alle uccisioni e quindi la necessità di mantenere e rafforzare la pressione sulla Russia”, ha affermato, ribadendo il sostegno di Parigi “all’iniziativa del presidente Trump a favore di una pace giusta e duratura”.

  • 13:05

    Lavrov: “Per la pace verificare la legittimità della firma di Zelensky”

    “Quando e se, si spera”, verrà firmato un accordo di pace tra Russia e Ucraina, dovrà essere “risolto il problema della legittimità della persona che firmerà questi accordi” da parte di Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, riferendosi al presidente Volodymyr Zelensky, il cui mandato è scaduto nel maggio del 2024 senza che si tenessero nuove elezioni a causa della legge marziale vigente nel Paese. Lo riferisce l’agenzia Interfax.

  • 13:03

    Lavrov: “Putin disposto a incontrare Zelensky, ma prima serve risolvere tutti i problemi”

    l presidente russo Vladimir Putin si è “ripetutamente mostrato pronto” ad incontrare l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky, ma affinché questo avvenga, devono essere prima “risolti tutti i problemi che richiedono discussioni ad alti livelli”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, parlando ai giornalisti al termine dell’incontro con l’omologo indiano a Mosca. Lavrov ha inoltre frenato su possibili accordi che possano essere “firmati” nell’incontro tra i due leader, visto che ci sono “questioni di legittimità” da risolvere attorno alla leadership di Zelensky. Queste, secondo Lavrov, “dovranno essere risolte” prima che possa aver luogo un incontro.