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Falliscono i colloqui sulla tregua a Gaza. Usa: “Vergogna Hamas”. Macron: “La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”

Netanyahu contro la decisione del presidente francese: "Premia il terrorismo". Il primo ministro britannico Starmer: “La fame nella Striscia è intollerabile, fermare il massacro”
Falliscono i colloqui sulla tregua a Gaza. Usa: “Vergogna Hamas”. Macron: “La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”
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Macron: “La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”

“La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina“. Lo ha annunciato in serata Emmanuel Macron. Il passo formale avverrà in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York a settembre, ha spiegato il presidente francese sui social media. “Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo Stato di Palestina. Farò l’annuncio formale all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il prossimo settembre”, ha scritto il capo di Stato francese su X e Instagram.

  • 16:59

    Salgono a 41 i morti a Gaza nei raid d’Israele

    Secondo fonti mediche contattate da Al Jazeera, dall’alba gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 41 palestinesi nella Striscia di Gaza. Le ultime uccisioni sono state confermate da una fonte dell’ospedale Nasser, che ha ricevuto sette cadaveri dopo un raid aereo israeliano a est della città meridionale di Khan Younis.

  • 16:59

    Netanyahu tiene una riunione sulla carestia a Gaza

    Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu terrà oggi una riunione urgente a Gerusalemme sulle accuse di carestia a Gaza, ha dichiarato un funzionario israeliano al Times of Israel. Il premier sarà affiancato da rappresentanti del ministero degli Esteri, del coordinamento israeliano per gli aiuti alla Striscia (Cogat), del Consiglio di Sicurezza Nazionale e di altri. Le accuse e la questione più ampia degli aiuti per i civili di Gaza stanno dominando le discussioni odierne nell’ufficio del primo ministro, ha dichiarato il funzionario, che ha preferito mantenere l’anonimato.

  • 16:58

    Ue: “Se Israele non rispetta gli accordi ogni opzione è sul tavolo”

    “Come ha sottolineato l’Alta Rappresentante, tutte le opzioni rimangono sul tavolo se Israele non rispetta l’attuazione degli impegni concordati”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue in merito alla situazione degli aiuti umanitari a Gaza. “Non speculiamo sui prossimi passi” che potranno essere intrapresi o meno ma tutte le opzioni sono sul tavolo, questo è chiaro”, ha aggiunto il portavoce spiegando che si tratta di attuare gli impegni presi con l’Ue e di “valutare” se ciò è accaduto, con alcune condizioni operative. “La sicurezza e l’incolumità delle persone sono le principali preoccupazioni a Gaza, e il contesto operativo è estremamente impegnativo per gli operatori umanitari che distribuiscono effettivamente gli aiuti. Questo deve essere chiaramente compreso da ognuno di noi”, ha puntualizzato il portavoce.

  • 16:57

    Due morti di fame nelle ultime 24 ore a Gaza

    Secondo il ministero della Salute a Gaza, gli ospedali della Striscia hanno registrato due nuovi decessi “dovuti alla carestia e alla malnutrizione” nelle ultime 24 ore. L’ultimo conteggio porta il numero totale delle persone morte di fame nel territorio palestinese a 113. Lo si legge in una dichiarazione del ministero su Telegram, come riporta Al Jazeera.

  • 16:56

    Ue: “Da Israele alcuni sforzi su Gaza, ma c’è molto ancora da fare”

    “Israele ha compiuto alcuni sforzi sulla base dei parametri concordati. Il numero di camion che entrano a Gaza è aumentato, sono stati aperti nuovi attraversamenti e percorsi e le scorte di carburante sono aumentate, ma la situazione rimane disastrosa. C’è molto, molto da fare ancora”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue nel briefing alla stampa, riferendo che “ieri gli ambasciatori dell’Ue hanno ricevuto il primo aggiornamento sull’attuazione degli impegni umanitari di Israele”. “I civili di Gaza soffrono da troppo tempo e in modo eccessivo. È giunto il momento di interrompere il ciclo di sofferenza e il ciclo di violenza deve fermarsi ora, Israele deve dare seguito alle sue promesse”, ha evidenziato.

  • 16:55

    17 morti negli attacchi di Israele a Gaza

    Fonti mediche hanno riferito ad Al Jazeera che sono almeno 17 i palestinesi uccisi a Gaza dall’alba negli attacchi dell’esercito israeliano. Tra loro ci sono 3 persone che erano alla ricerca di aiuti, due che sono stati uccisi ad al-Mawasi, nella parte meridionale di Gaza, e altri otto uccisi nel centro della Striscia.

  • 16:55

    FOCUS – I negoziati per Gaza su un mega-yacht in Sardegna

  • 16:53

    Onu: “Forte aumento della malnutrizione dei bambini a Gaza”

    Uno studio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha mostrato un forte aumento della fame nella Striscia di Gaza. Secondo uno screening condotto dall’Onu e da altre organizzazioni nelle prime due settimane di luglio ha rilevato che, su 56.440 bambini provenienti da diverse aree di Gaza, quasi 5.000 soffrivano di malnutrizione acuta e 838 di malnutrizione estrema. Ciò significa che l’8,8% dei bambini dell’enclave era malnutrito all’inizio di luglio, in aumento rispetto al 2,4% di luglio.

  • 16:53

    Il Brasile aderirà alla causa per genocidio contro Israele

    Il Brasile ha annunciato di essere in procinto di aderire formalmente alla causa contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite. L’azione, presentata per prima dal Sudafrica, chiede alla Corte di dichiarare che Israele ha violato gli obblighi previsti dalla Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio nel conflitto contro Hamas. Secondo il ministero degli Esteri brasiliano, il governo brasiliano esprime la propria indignazione per i ricorrenti episodi di violenza contro la popolazione civile nello Stato di Palestina, non limitati alla Striscia di Gaza ma che si estendono alla Cisgiordania. Il ministero ha inoltre affermato che Israele commette “continue violazioni del diritto internazionale”, come l’annessione di territori con la forza e l’espansione di insediamenti illegali. “Il Brasile ritiene che non ci sia più spazio per ambiguità morali o omissioni politiche. L’impunità mina la legalità internazionale e compromette la credibilità del sistema multilaterale”, si legge in un estratto della dichiarazione del ministero degli Affari esteri. L’ambasciata israeliana in Brasile a sua volta ha rilasciato una nota in cui esprime rammarico per il fatto che la dichiarazione del Brasile “usi parole dure che non riflettono pienamente la realtà di ciò che sta accadendo a Gaza”. Secondo l’ambasciata, negli ultimi due mesi sono stati consegnati alla Striscia di Gaza 85 milioni di pacchi alimentari. Israele ha inoltre affermato che la dichiarazione del Brasile “ignora completamente il ruolo di Hamas” a Gaza, che secondo l’ambasciata influenza negativamente la vita nella regione, la distribuzione degli aiuti umanitari e i tentativi di raggiungere un cessate il fuoco.

  • 16:52

    Ufficio Netanyahu: “Valutiamo la proposta di Hamas”

    L’Ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu conferma che Israele ha ricevuto tramite i mediatori la risposta di Hamas alla proposta di accordo per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza. “I mediatori hanno consegnato la risposta di Hamas al team di negoziatori israeliani ed è in questo momento in fase di esame”, fanno sapere, come riportano i media israeliani. In precedenza Hamas aveva reso noto via Telegram di aver trasmesso la sua risposta ai mediatori sulla proposta di cessate il fuoco a Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane contro il movimento e altri gruppi avviate il 7 ottobre 2023 a seguito dell’attacco di quel giorno in Israele. “Abbiamo consegnato la risposta nostra e delle fazioni palestinesi”, hanno fatto sapere. Una fonte israeliana citata dal sito di notizie israeliano Ynet afferma che “la risposta di Hamas è migliorata, ma non a sufficienza”.