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Israele fa di nuovo strage a Gaza: “105 i morti, 92 aspettavano gli aiuti”. Salpata la Freedom Flotilla con latte e medicine

L'Idf ordina di evacuare Deir al-Balah per compiere operazioni di terra, ma espande le manovre anche nel Nord della Striscia. Abbas indice elezioni del Consiglio nazionale palestinese: sono le prime dal 2006
Israele fa di nuovo strage a Gaza: “105 i morti, 92 aspettavano gli aiuti”. Salpata la Freedom Flotilla con latte e medicine
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  • 10:15

    15 palestinesi uccisi a Gaza: “9 erano ai punti di distribuzione di cibo”

    Sono almeno 15 i palestinesi che sono stati uccisi da questa mattina all’alba in attacchi israeliani a Gaza. Lo riporta il sito di al Jazeera, citando fonti ospedaliere che precisano che nove sono stati uccisi ai punti di distribuzione di aiuti alimentari. Due sono stati uccisi mentre aspettavano il cibo in una zona a nord ovest di Gaza City, precisano fonti dell’ospedale Al-Shifa aggiungendo che altre persone sono rimaste ferite.

    Secondo al Jazeera, 38 dei 116 palestinesi uccisi ieri a Gaza sono morti mentre erano in fila davanti ai centri della Gaza Humanitarian Foundation, l’organizzazione americana che distribuisce il cibo sulla base di un piano formulato da Israele e Usa dopo lo stop all’accesso delle organizzazioni Onu nella Striscia per portare aiuto alla popolazione civile stremata dalla guerra e dalla fame.

  • 10:05

    Padre Romanelli: “Situazione grave, tutto il mondo chieda la pace”

    “La situazione continua ad essere molto grave in tutta la Striscia di Gaza, siamo stati riconfortati della vicinanza della Chiesa, come sempre. Ci ha chiamato Papa Leone. È venuto il patriarca latino, ancora una volta, il cardinale Pierbattista Pizzaballa ed è stato accompagnato dal patriarca greco-ortodosso. Una visita molto sentita, bellissima veramente, in mezzo a questa tragedia il conforto, la preghiera, la vicinanza dei pastori, di tutti i fedeli, di tutte le persone di buona volontà”. Lo ha raccontato ai media vaticani, padre Gabriel Romanelli, parroco della Santa Famiglia a Gaza, ferito dopo un raid dell’esercito di Israele.

    “La situazione continua ad essere molto grave”, spiega il parroco, “continuiamo a pregare per la pace, a convincere il mondo che questa guerra non porterà niente di buono, quindi quanto prima finisce sarà meglio, meglio per tutti: per la Palestina, per Israele, per tutti i cittadini”.

    “Nella messa di quello stesso giorno, nella chiesa ortodossa dove abbiamo già seppellito i morti – ha raccontato anche – , abbiamo detto la preghiera del Signore Gesù: ‘Signore perdonali perché non sanno quello che fanno‘. Che veramente il Signore non solo perdoni quelli, ci perdoni a noi, perdoni tutto il mondo. Giacché il perdono del Signore è fonte di grazia, di pace di riconciliazione”. “Quindi – conclude – vi chiedo ancora le preghiere e cerchiamo di convincere tutto il mondo a finire questa guerra in ordine di ricominciare a ricostruire la pace, la giustizia, la riconciliazione sia in Palestina che in Israele”. 

  • 09:42
  • 09:41

    Il cardinale Pizzaballa presiede messa in chiesa Sacra Famiglia a Gaza

    Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, presiede questa mattina la messa nella chiesa della Sacra Famiglia di Gaza, unica parrocchia cattolica nella Striscia di Gaza. La chiesa è stata colpita lo scorso 17 luglio da un missile israeliano che ha causato tre morti e diversi feriti, tra questi ultimi il parroco, padre Gabriele Romanelli

  • 09:40

    L’Idf espande le attività di terra nel nord di Gaza

    Le truppe dell’Esercito israeliano “stanno espandendo le attività di terra nell’area di Jabaliya“, nel nord della Striscia di Gaza: lo riferisce l’Idf, sottolineando che i soldati “operano contro le organizzazioni terroristiche della zona”. “Finora sono stati smantellati centinaia di siti di infrastrutture terroristiche, sono state localizzate numerose armi e decine di terroristi sono stati eliminati – si legge in un comunicato stampa pubblicato su Telegram -. Le truppe del Genio da combattimento della 401esima Brigata hanno individuato e smantellato i tunnel sotterranei del terrore nell’area di Jabaliya, che misurano 2,7 chilometri di lunghezza e circa 20 metri di profondità”.
    Intanto, “le truppe del Comando Sud continuano ad operare contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza per proteggere i civili israeliani e in particolare i residenti delle comunità vicine alla Striscia di Gaza”, conclude la nota.

  • 09:39

    Media: “Raid israeliani su Gaza, 6 morti nel nord”

    Almeno sei palestinesi sono stati uccisi a Gaza City e nel nord della Striscia dalle prime ore di questa mattina in seguito agli attacchi israeliani: lo riporta Al Jazeera, che cita corrispondenti sul territorio.

  • 09:39

    Idf: “Evacuare Deir al-Balah, nel centro di Gaza”

    L’Esercito israeliano ha emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi residenti nella zona sud-occidentale di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, mentre si prepara ad iniziare le operazioni di terra nella città per la prima volta dall’inizio della guerra. Lo riporta il Times of Israel. “L’Idf continua ad operare con grande forza per distruggere le capacità del nemico e le infrastrutture del terrore nella zona, mentre espande le sue attività in un’area in cui non ha mai operato prima”, ha affermato su X il portavoce dell’Idf in lingua araba, Avichay Adraee.

  • 09:38

    “Attesi oggi a Gaza 3 camion Oms con medicinali”

    Il ministero della Salute Palestinese gestito da Hamas ha annunciato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità invierà oggi negli ospedali della Striscia tre camion carichi di medicinali e forniture mediche. I camion non contengono generi alimentari, si legge in un comunicato stampa pubblicato su Telegram. “Il ministero della Salute invita i cittadini, tutte le autorità, le famiglie e le parti interessate a compiere ogni sforzo per proteggere il convoglio, impedire qualsiasi interferenza con i camion e consentire il loro arrivo sicuro negli ospedali per salvare la vita dei malati e dei feriti”, sottolinea la nota.

  • 09:37

    “Sabato quasi 40 morti tra chi aspettava aiuti”

    La protezione civile di Gaza ha detto che ieri il fuoco israeliano ha ucciso 39 persone e ne ha ferite più di 100 nei pressi di due centri di soccorso, tra i più recenti decessi di palestinesi in cerca di cibo. Le morti di persone in attesa di aiuti in enormi folle vicino ai punti di ristoro a Gaza sono diventate un evento regolare, con le autorità del territorio che spesso attribuiscono la colpa al fuoco israeliano. Per contro, la Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Stati Uniti e Israele, che ha sostituito le agenzie delle Nazioni Unite come principale distributore di aiuti nel territorio, ha accusato Hamas di fomentare disordini e di sparare contro i civili.

    Il portavoce della difesa civile, Mahmud Bassal, ha affermato che le morti sono avvenute nei pressi di un sito a sud-ovest di Khan Yunis e di un altro centro a nord-ovest di Rafah, entrambi nella parte meridionale di Gaza, attribuendo le morti a “colpi d’arma da fuoco israeliani”. Un testimone ha raccontato di essersi diretto verso la zona di Al-Tina a Khan Yunis prima dell’alba con cinque dei suoi parenti per cercare di procurarsi del cibo quando “i soldati israeliani” hanno iniziato a sparare. “Io e i miei parenti non siamo riusciti a ottenere nulla”, ha detto Abdul Aziz Abed, 37 anni, alla France Presse. “Ogni giorno vado lì e tutto ciò che otteniamo sono proiettili e stanchezza invece di cibo”. Anche altri tre testimoni hanno accusato i soldati di aver aperto il fuoco.

  • 09:35

    Decine di migliaia in strada a Tel Aviv per chiedere un accordo su Gaza

    Decine di migliaia di israeliani hanno protestato sabato sera nel centro di Tel Aviv per chiedere un accordo che garantisca il rilascio di tutti gli ostaggi nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dai media israeliani. Il quotidiano Yedioth Ahronoth ha riferito che i manifestanti hanno marciato nel centro della capitale portando striscioni e gridando slogan per la fine della guerra e l’immediato ritorno degli ostaggi.

    Anche ex ostaggi rilasciati da Hamas avrebbero preso parte alla marcia. I partecipanti hanno lanciato appelli diretti ai leader israeliani e al presidente degli Stati Uniti Donald Trump affinché si adoperino per raggiungere un accordo globale. Il giornale ha affermato che centinaia di manifestanti hanno tenuto proteste simili in altre città di Israele.