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Dazi, Trump: “Noi derubati per decenni da amici e nemici”. Ue: “Individuati altri contro-dazi per 72 miliardi”

Oggi il negoziatore europeo sentirà di nuovo le controparti statunitensi. "Il 30% praticamente impedisce il commercio". La presidenza danese dell'Ue: "Siamo 450 milioni di cittadini nell’unione doganale europea e questo ci dà un forte potere negoziale"
Dazi, Trump: “Noi derubati per decenni da amici e nemici”. Ue: “Individuati altri contro-dazi per 72 miliardi”
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Ue, “altri controdazi da 72 miliardi, per il bazooka c’è tempo”

Il secondo pacchetto di contro-dazi per rispondere alle tariffe reciproche degli Stati Uniti “vale 72 miliardi di euro”, rispetto ai quasi 100 miliardi inizialmente ipotizzati-, mentre lo strumento anti-coercizione, il bazooka commerciale dell’Ue che Parigi vorrebbe attivare, “è sul tavolo”, ma la valutazione avverrà “passo dopo passo”. Lo ha confermato il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, al termine della riunione con i ministri dei Ventisette.

Il secondo round di contromisure Ue, ancora in fase di approvazione da parte degli Stati membri, andrebbe a sommarsi al primo pacchetto da 21,5 miliardi, varato ad aprile e ora congelato fino al primo agosto. Complessivamente, la risposta europea colpirebbe beni simbolo del made in Usa per oltre 90 miliardi. 

  • 16:56

    Tajani va a Washington e punta a ottenere “tariffe zero”

    Zero dazi tra Europa e Stati Uniti. E’ questo l’obiettivo del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che oggi vola a Washington per una missione che avrà inevitabilmente al centro il rischio di una guerra commerciale, dopo la lettera inviata all’Ue dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in cui torna ad agitare lo spettro delle tariffe se non si troverà un accordo entro agosto. A poche ore dalla partenza, Tajani – titolare anche della delega per il Commercio estero – ha ribadito in un’intervista al Messaggero la necessità che l’Europa tratti “a testa alta” e che “è interesse di tutti evitare una guerra commerciale”. Ha quindi accolto con favore, definendola “saggia”, la decisione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di rinviare al primo agosto l’adozione di eventuali contromisure da parte di Bruxelles, insistendo sull’importanza di un negoziato “forte” con gli Stati Uniti.

  • 16:30

    Sottosegretario Tripodi, “Intesa dazi garantisca stabilità imprese”

    Il sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi, su delega del ministro Antonio Tajani, ha partecipato a Bruxelles al Consiglio affari esteri Commercio informale. All’ordine del giorno, le relazioni commerciali con gli Stati Uniti, le trattative in corso a livello UE per accordi di libero scambio con Paesi terzi e il rapporto commerciale con la Cina. 

    “L’Italia, ha detto Tripodi secondo una nota della Farnesina,  sostiene fortemente la Commissione nell’attuale complessa fase del negoziato con gli Usa, al fine di raggiungere una soluzione alle questioni commerciali aperte che consenta di rafforzare l’unità dell’Occidente”, ha affermato Tripodi, evidenziando la necessità di perseguire un’intesa che garantisca alle nostre imprese la necessaria stabilità per continuare a esportare, investire, produrre ricchezza e generare occupazione.

  • 16:09

    Ue, “altri controdazi da 72 miliardi, per il bazooka c’è tempo”

    Il secondo pacchetto di contro-dazi per rispondere alle tariffe reciproche degli Stati Uniti “vale 72 miliardi di euro”, rispetto ai quasi 100 miliardi inizialmente ipotizzati-, mentre lo strumento anti-coercizione, il bazooka commerciale dell’Ue che Parigi vorrebbe attivare, “è sul tavolo”, ma la valutazione avverrà “passo dopo passo”. Lo ha confermato il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, al termine della riunione con i ministri dei Ventisette.

    Il secondo round di contromisure Ue, ancora in fase di approvazione da parte degli Stati membri, andrebbe a sommarsi al primo pacchetto da 21,5 miliardi, varato ad aprile e ora congelato fino al primo agosto. Complessivamente, la risposta europea colpirebbe beni simbolo del made in Usa per oltre 90 miliardi. 

  • 15:52

    Ue: “Restare calmi, due settimane per trattare sono molte”

    “La priorità ora è restare calmi, uniti e lavorare nell’interesse dell’Unione Europea. Ovviamente dobbiamo essere pronti a qualsiasi eventualità, ed è per questo che dobbiamo proseguire i lavori sulle contromisure. Tuttavia, è importante sottolineare che ogni eventuale misura di ritorsione deve essere uno strumento finalizzato a un obiettivo preciso, e non un fine a sé stessa. Non possiamo dimenticare che i dazi imposti dagli Stati Uniti rappresentano un onere per l’economia”. Lo ha dichiarato Leopoldo Rubinacci, vicedirettore della Direzione Generale per il Commercio della Commissione europea

  • 15:47

    Ue, dazi colpiscono 70% export ma potrebbe passare al 97%

     “I dazi colpiscono il 70% delle esportazioni dell’Ue verso gli Stati Uniti, pari a 380 miliardi di euro. L’amministrazione Usa sta però conducendo delle indagini, in particolare in relazione alla Sezione 232 del Trade Expansion Act del 1962, che riguarda prodotti dell’aviazione, farmaceutici, minerali critici, legname, rame e altri beni. Se l’amministrazione Trump decidesse di imporre dazi anche su questi prodotti, la quota delle esportazioni colpite salirebbe al 97%.” Lo ha dichiarato Leopoldo Rubinacci, vicedirettore della Direzione Generale per il Commercio della Commissione Ue.

  • 15:43

    Sefcovic: “Progressi con Pechino su stop a restrizioni terre rare”

    “Uno dei punti più urgenti” nel dialogo diplomatico tra l’Europa e la Cina “è il controllo delle esportazioni sulle terre rare” da parte di Pechino: “stiamo vedendo progressi” affinché rimuova le restrizioni e vi sia una “corsia agevolata per l’Ue”. Lo ha detto il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, al termine della riunione con i ministri dei Ventisette. “Per l’Europa serve una soluzione e l’imminente vertice Ue-Cina”, in programma il 24 luglio, “sarà un opportunità per discutere di questi temi, compresa l’apertura reciproca dei mercati”, ha aggiunto. 

  • 15:39

    Presidenza Ue, “Vogliamo intesa sui dazi ma deve essere equa”

    “Non credo nell’idea di avere un’escalation che porti a una de-escalation. Credo che dobbiamo restare fermi nel nostro approccio, e c’è stata una posizione unitaria condivisa tra i ministri secondo cui dobbiamo essere pronti a rispondere se necessario. Dobbiamo essere pronti a reagire se necessario. Ci sarà un nuovo pacchetto di misure, noi vogliamo evitare il conflitto. L’accordo di principio è vicino, purtroppo non è stato raggiunto a causa di questa lettera” di Donald Trump. “Noi vogliamo un accordo ma deve essere un accordo equo per tutti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen in conferenza stampa. 

  • 15:32

    Sefcovic: “Intesa si fa in due, Ue pronta a ogni scenario”

    “L’Ue non se ne va mai” dal tavolo dei negoziati “senza un vero sforzo, soprattutto considerando gli sforzi” diplomatici profusi “finora”, ma “le cose si fanno in due“. Lo ha detto il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, al termine della riunione con i ministri dei Ventisette, evidenziando che l’Ue si prepara “a misure di riequilibrio e a tutti gli scenari”. Bruxelles ha condiviso con gli Stati membri la proposta per il secondo elenco di controdazi, che colpisce “circa 72 miliardi di euro di importazioni statunitensi” e “questo non esaurisce le nostre possibilità, ogni strumento rimane sul tavolo”, ha evidenziato. 

  • 15:18

    Presidenza Ue, “Dazi Usa al 30% ingiustificati, unità tra i 27”

    “I Paesi membri trovano del tutto inaccettabile e ingiustificabile” la decisione di Donald Trump di imporre dazi al 30% all’Ue, “siamo impegnati a trovare una soluzione negoziata, accettabile per entrambe le sponde dell’Atlantico”, ma allo stesso tempo “restiamo pronti a qualsiasi scenario” e “a reagire con contromisure proporzionate”. Lo ha detto il ministro degli Esteri della Danimarca, presidente di turno Ue, Lars Lokke Rasmussen, in conferenza stampa al termine della riunione dei ministri dei Ventisette. All’interno della sala, ha evidenziato, c’è stato “un sentimento di unità”.