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Trump: “L’Iran non arricchirà l’uranio, ora andiamo molto d’accordo”. Teheran: “Gravi danni ai siti nucleari”

Il parlamento iraniano vota per uscire dall'Agenzia atomica internazionale: "Si è rifiutata di condannare l'attacco". Segnali di distensione, il presidente americano: "La tregua regge"
Trump: “L’Iran non arricchirà l’uranio, ora andiamo molto d’accordo”. Teheran: “Gravi danni ai siti nucleari”
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  • 17:39

    Trump annuncia colloquio con l’Iran

    “La prossima settimana parleremo” con l’Iran. “Potremmo firmare un accordo, non so. Non mi interessa se avremo un accordo o no. Il nucleare iraniano è finito. Li incontreremo”. Lo dice il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, in conferenza stampa all’Aja al termine del summit della Nato. Trump ha fatto ancora riferimento al fatto che Teheran dispone di “petrolio” in abbondanza e che il Paese deve “rimettersi in piedi”.

  • 17:39

    Iran: 627 morti in dodici giorni di guerra

    L’Iran denuncia un bilancio che parla di 627 morti e 4.870 feriti all’indomani del cessate il fuoco annunciato da Donald Trump dopo 12 giorni di conflitto innescato dalle operazioni militari israeliane avviate il 13 giugno nella Repubblica Islamica a cui Teheran non ha mancato di rispondere. Il bollettino è stato diffuso via X dal portavoce del ministero della Salute di Teheran, Hossein Kermanpour, e secondo gli iraniani la maggior parte delle vittime e dei feriti si contano nella capitale. Il bilancio ufficiale resta sempre ‘contenuto’ rispetto a quello ben più grave dell’organizzazione Human Rights Activists in Iran, diffuso via X da Hrana (Human Rights Activists News Agency), che parla di “almeno 1.054 morti e 4.476 feriti, tra civili e militari, a causa degli attacchi israeliani”.

  • 16:08

    Israele, intercettato drone proveniente dallo Yemen

    L’Aeronautica israeliana ha intercettato un drone lanciato dallo Yemen contro Israele. Lo hanno riferito le Idf, precisando che l’aereo senza pilota non è entrato nello spazio aereo israeliano.

  • 15:50

    Netanyahu: “Grazie presidente Trump”

    Benjamin Netanyahu ringrazia Donald Trump. In un post su X il premier israeliano condivide un breve video con dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti al summit della Nato in cui il tycoon afferma che Netanyahu “dovrebbe essere molto orgoglioso” per l’operazione in Iran. E il premier israeliano semplicemente aggiunge “Grazie presidente Trump” con le bandiere di Usa e Israele.

  • 14:14

    Teheran: “I nostri impianti nucleari gravemente danneggiati”

    “Sì, i nostri impianti nucleari sono stati gravemente danneggiati. Questo è certo perché sono stati oggetto di ripetuti attacchi“. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, incalzato da Al Jazeera sulle condizioni dei siti nucleari iraniani colpiti dagli attacchi statunitensi e israeliani. “Non ho nulla da aggiungere su questo tema perché è una questione tecnica“, ha proseguito, osservando che l’Organizzazione iraniana per l’energia atomica e altre agenzie competenti se ne stanno occupando.

  • 14:05

    Indagine Fbi su fuga di notizie

    L’Fbi sta indagando su come la valutazione preliminare dell’intelligence sugli attacchi americani ai siti nucleari iraniani sia divenuta pubblica. Lo ha annunciato il segretario alla Difesa Pete Hegseth. Secondo il rapporto, i siti non sono stati distrutti e l’uranio è stato trasferito prima dei bombardamenti. Il programma nucleare iraniano, è la conclusione, è stato ritardato solo di qualche mese.

  • 13:04

    I Pasdaran annunciano allentamento restrizioni a internet

    Le autorità iraniane, nel secondo giorno di cessate il fuoco, hanno annunciato un graduale allentamento delle restrizioni a internet imposte durante i 12 giorni di guerra con Israele. “La rete di comunicazione sta gradualmente tornando al suo stato precedente”, ha reso noto il comando per la cyber-security dei Guardiani della Rivoluzione in una nota diffusa dai media statali. Il ministro delle Comunicazioni del Paese, Sattar Hashemi, ha confermato in un post su X che “con la normalizzazione delle condizioni, l’accesso alle comunicazioni è tornato alle sue condizioni precedenti”.

  • 12:44

    Katz: “Banca centrale iraniana è un’organizzazione terroristica”

    Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato che Israele ha ufficialmente designato la Banca centrale dell’Iran come organizzazione terroristica. Katz ha firmato l’ordine su richiesta del Mossad e dell’Ufficio nazionale per la lotta al finanziamento del terrorismo presso il Ministero della Difesa, si legge in una dichiarazione. Oltre alla Banca centrale, la designazione comprende altre due banche iraniane, una società affiliata all’esercito iraniano e tre dei suoi alti funzionari.
    Si ritiene che queste entità svolgano un ruolo centrale nella rete finanziaria utilizzata per trasferire fondi dall’Iran ai suoi rappresentanti regionali, tra cui Hezbollah, i ribelli Houthi nello Yemen e le milizie sciite in Iraq. “Non esiste immunità per nessuna entità di regime coinvolta nel terrorismo”, ha affermato Katz. “Colpiremo l’asse del male iraniano ovunque operi”.

  • 11:57

    Cremlino: “Non esistono dati realistici sui danni ai siti nucleari”

    “Nessuno può avere al momento dati realistici” sui danni effettivamente provocati dai raid israeliani e americani agli impianti nucleari iraniani. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti. “Dobbiamo aspettare fino a quando appariranno questi dati”, ha aggiunto il portavoce.

  • 11:45

    Cremlino: “Uscita dell’Iran dall’Agenzia atomica desta preoccupazione”

    La decisione del Parlamento iraniano di sospendere la cooperazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) è una “diretta conseguenza dell’attacco non provocato” contro Teheran e dei raid “senza precedenti” sulle sue strutture nucleari. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti. La situazione relativa alla rottura delle relazioni tra l’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) e l’Iran “non può che destare preoccupazione“, ha sottolineato il portavoce del Cremlino. 

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