Idf, colpiti in Iran 50 obiettivi, usate 180 bombe
Dalla mezzanotte, l’Aeronautica israeliana ha condotto due ondate principali di attacchi nel centro dell’Iran, colpendo 25 obiettivi con circa 130 munizioni. Lo riferisce il portavoce dell’Idf. Una terza ondata è stata effettuata in mattinata e nelle ore pomeridiane, con l’impiego di altre 50 bombe contro 20 obiettivi aggiuntivi, tra cui radar, basi navali e centri di comando nell’area di Ahvaz. Oltre alle eliminazioni mirate, durante la notte droni hanno distrutto decine di lanciatori di missili di diverso tipo. Alcuni dei lanciatori si trovavano su camion abbandonati ai bordi delle strade, dopo che i soldati iraniani erano fuggiti lasciandoli sul posto.
Iran, irrealistiche le proposte avanzate da europei a Ginevra
“Le discussioni e le proposte avanzate dagli europei a Ginevra (sul nucleare iraniano, ndr) sono irrealistiche. Insistere su queste posizioni non avvicinerà l’Iran e l’Europa a un accordo”. Lo ha dichiarato un alto funzionario iraniano all’agenzia Reuters, parlando in condizione di anonimato. “In ogni caso – ha aggiunto -, l’Iran esaminerà le proposte europee a Teheran e presenterà le sue risposte nel prossimo incontro”.
Netanyahu terrà una valutazione sulla guerra questa sera
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu terrà una valutazione della situazione alle 22 ora locale con il War Management Forum, che include diversi ministri e i vertici della Difesa. Lo riferisce Ynet
Houthi: “Se gli Usa attaccano l’Iran colpiremo le loro navi”
L’organizzazione filoiraniana Houthi dello Yemen ha dichiarato alla tv che tornerà a colpire le navi americane nel Mar Rosso se gli Stati Uniti si uniranno agli attacchi di Israele contro l’Iran.
Nuovi attacchi di Israele in Iran
I caccia dell’aeronautica militare israeliana stanno effettuando una nuova ondata di attacchi contro siti militari iraniani nel sud-ovest dell’Iran, ha dichiarato L’Idf.
Macron: “Europa accelererà i negoziati”
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha affermato oggi che gli europei “accelereranno i negoziati” con l’Iran dopo i colloqui ieri a Ginevra, per “uscire dalla guerra ed evitare rischi più gravi”, dopo una telefonata con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian. Il capo dello Stato francese ha avvertito il suo omologo della “profonda preoccupazione riguardante il programma nucleare iraniano”, secondo quanto riportato dallo stesso Macron sul suo account X, ribadendo che “l’Iran non dovrà mai avere l’arma nucleare” e dovrà “dare tutte le garanzie che le sue intenzioni sono pacifiche”.
Idf: eliminazione Izadi punto chiave della guerra
Il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir ha dichiarato che l’eliminazione di Saeed Izadi rappresenta “uno dei punti chiave della guerra”. Secondo le sue parole, Izadi – capo della divisione palestinese della Forza Quds del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica – è stato uno dei principali responsabili della pianificazione e dell’esecuzione del massacro del 7 ottobre, ed era considerato il motore dell’asse Iran-Hamas, oltre che un confidente stretto di Yahya Sinwar e Mohammed Deif. Zamir ha definito l’uccisione di Izadi “un enorme successo dell’intelligence militare e dell’Aeronautica israeliana”.
Forti esplosioni nel sud ovest dell’Iran
Diverse “forti esplosioni” sono state avvertite nella città di Ahvaz, nel sudovest dell’Iran. Lo riferisce il giornale iraniano Shargh, al nono giorno di conflitto tra Israele e Iran, poco dopo che i militari israeliani hanno confermato operazioni di jet contro obiettivi militari nel sudovest della Repubblica Islamica. Ahvaz è il capoluogo della provincia del Khuzestan, che confina con l’Iraq.
“Khamenei ha nominato 3 religiosi come potenziali successori”
Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, avrebbe nominato tre religiosi di alto rango per sostituirlo nel caso in cui fosse ucciso. Ne dà notizia il New York Times che cita tre funzionari iraniani che hanno parlato a condizione di anonimato. L’ayatollah avrebbe preso la decisione di incaricare l’Assemblea degli Esperti dell’Iran, l’organo clericale responsabile della nomina del leader supremo, di scegliere rapidamente il suo successore tra i tre nomi che ha indicato. Normalmente il processo di nomina di un nuovo leader supremo richiederebbe mesi ma con la nazione ora in guerra, Khamenei vuole garantire una transizione rapida e ordinata e preservare la sua eredità, spiegano i funzionari. Secondo le fonti il figlio dell’ayatollah, Mojtaba, non sarebbe tra i tre candidati.
Un drone su una casa nel Nord Israele
Un drone fatto partire dall’Iran ha colpito stamani un edificio residenziale a Beit Shèan, nel nord di Israele. Un altro drone è finito in un campo nel Negev. Lo riferiscono i media israeliani. Non sono state segnalate vittime dopo i fatti di Beit Shèan descritti come il primo impatto confermato dall’inizio, il 13 giugno, dell’escalation militare tra Israele e Iran. Da quel giorno, l’Iran è accusato di aver fatto partire più di mille droni in direzione di Israele. Dalla notte scorsa, secondo le ultime notizie, ne sono stati intercettati 40.