Volodymyr Zelensky ha annunciato che una delegazione ucraina parteciperà ai colloqui con la Russia domani a Istanbul. Il team sarà guidato dal ministro della Difesa Rustem Umerov. “Ho delineato i compiti a breve termine e definito le nostre posizioni in vista dell’incontro di Istanbul. Primo: un cessate il fuoco completo e incondizionato. Secondo: rilascio dei prigionieri. Terzo: ritorno dei bambini rapiti”.
Momenti chiave
“Per stabilire una pace affidabile e duratura e garantire la sicurezza, la preparazione dell’incontro è al massimo livello. Le questioni chiave possono essere risolte solo dai leader”, scrive il presidente. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, annunciando l’invio di una delegazione domani a Istanbul e sottolineando la necessità di un incontro con il presidente russo Vladimir Putin.
Attacchi di droni vengono segnalati dai russi nella regione di Murmansk, nell’Artico, a circa 3.500 chilometri dall’Ucraina, e addirittura nella Siberia nord-orientale, su una base militare nella regione di Irkutsk, a ben seimila km di distanza. Lo segnalano i rispettivi governatori di regione, citati dall’agenzia di stampa statale Tass.
Volodymyr Zelensky ha annunciato che una delegazione ucraina parteciperà ai colloqui con la Russia domani a Istanbul. Il team sarà guidato dal ministro della Difesa Rustem Umerov. “Ho delineato i compiti a breve termine e definito le nostre posizioni in vista dell’incontro di Istanbul. Primo: un cessate il fuoco completo e incondizionato. Secondo: rilascio dei prigionieri. Terzo: ritorno dei bambini rapiti”.
Il presidente della commissione Difesa della Duma – la Camera bassa del Parlamento russo – Andrei Kartapolov, accusa l’Ucraina delle esplosioni che hanno fatto crollare due ponti in Russia, affermando che si tratta chiaramente di “un sabotaggio volto a far deragliare” i colloqui di pace chiesti dagli Stati Uniti e previsti domani a Istanbul. Questo è sicuramente opera dei servizi segreti ucraini”, ha dichiarato Kartapolov. “Tutto questo mira a irrigidire la posizione della Federazione Russa e a fomentare l’aggressività prima dei negoziati. E anche a intimidire la popolazione. Ma non ci riusciranno”, ha detto
Dodici soldati ucraini sono rimasti uccisi in un attacco missilistico russo che ha colpito un campo di addestramento. Lo rendono noto le forze armate di Kiev, aggiungendo che ci sono oltre sessanta feriti. Al momento dell’attacco non erano in corso raduni o attività di formazione: è stata istituita una commissione d’inchiesta per fare luce sulle circostanze. Il centro di addestramento colpito di trova nella parte posteriore della linea del fronte attiva, lunga mille chilometri, dove i droni da ricognizione e d’attacco russi sono in grado di colpire: “Se sarà accertato che le azioni o l’inerzia dei funzionari hanno causato la morte o il ferimento di militari, i responsabili saranno chiamati a rispondere rigorosamente”, si legge in una dichiarazione delle forze di terra ucraine.
Le forze russe hanno conquistato il villaggio di Alekseyevka nella regione di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina, “a seguito di un’azione militare determinata”: lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca in un comunicato stampa. Ieri le autorità di Sumy avevano ordinato l’evacuazione obbligatoria di 11 insediamenti, mentre le forze russe continuano a guadagnare terreno nella zona.
Il servizio d’intelligence militare ucraino (Gur) ha rivendicato oggi un attentato contro un treno merci militare russo carico di carburante destinato alle truppe nella regione di Zaporizhzhia e nella Crimea occupata. Il treno è deragliato a causa un’esplosione mentre si trovava vicino a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. “Un treno militare di invasori russi è saltato in aria, l’arteria logistica chiave dei moscoviti nei territori occupati della regione di Zaporizhzhia e della Crimea è stata interrotta”, affermano i funzionari del Gur.
“Per tutta la notte, il presidente” Vladimir Putin “ha ricevuto segnalazioni dall’Fsb”, il servizio segreto russo, “e dal ministero delle Emergenze sull’incidente che ha coinvolto treni nelle regioni di Kursk e Bryansk”. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Almeno sette persone sono morte nel crollo di un ponte stradale che nella serata di sabato ha fatto deragliare un treno passeggeri diretto a Mosca nella regione russa di Bryansk, al confine con l’Ucraina. I feriti sono 69, tra i quali tre bambini, compreso un neonato in gravi condizioni. Le Ferrovie russe affermano in un comunicato che l’incidente è avvenuto “a causa di un’interferenza illegale nelle operazioni di trasporto”, senza fornire ulteriori messaggi. Il governatore della regione, Alexander Bogomaz, ha scritto su Telegram che il crollo è stato provocato da un’esplosione, senza fornire ulteriori precisazioni.
Anche un ponte ferroviario nella vicina Kursk è crollato durante la notte a causa di un’esplosione, facendo deragliare un treno merci e ferendo il macchinista. La Commissione investigativa russa, informa la portavoce, ha classificato le esplosioni come “atti di terrorismo”.
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