Attivisti pro-Palestina: “Bloccheremo il giro d’Italia”
Circa trecento manifestanti pro-Palestina si sono sganciati dal corteo per fermarsi all’incrocio tra viale Cristoforo Colombo e piazzale Numa Pompilio, dove domani è previsto il passaggio della tappa del Giro d’Italia: “Ci accamperemo qui, per fermare il giro d’Italia”, ha detto uno di loro al megafono.
Dieci manifestanti identificati: “Puntavano al ministero dell’Economia”
Dieci manifestanti al corteo contro il decreto Sicurezza a Roma sono stati identificati dalla Polizia lungo Via XX settembre mentre tentavano di avvicinarsi alla sede del Ministero dell’Economia e delle finanze. Poco prima, durante le fasi del concentramento in piazza Vittorio Emanuale, è stato controllato un gruppo di trenta studenti di istituti superiori capitolini radunati in piazza Indipendenza, trovati in possesso di fumogeni e indumenti di colore scuro. Una volta identificati, sono stati monitorati lungo il tragitto fino a piazza Vittorio, dove si sono poi ricongiunti agli altri manifestanti.
Gli organizzatori: “Siamo 150mila”
“Siamo 150mila a Roma e al governo Meloni facciamo una promessa, questo decreto Sicurezza ve lo smontiamo”. Lo annunciano dai megafoni gli organizzatori del corteo, che ha superato il Colosseo e si dirige verso piazzale Ostiense, passando per il Celio. “È ancora a piazza Vittorio la coda di questo corteo contro un governo autoritario, siamo migliaia, una marea di vita, di umanità, il nostro obiettivo è mandarvi a casa. Alla repressione del governo Meloni noi rispondiamo con la partecipazione. Ma vi assicuriamo una cosa: non finisce qui. È una promessa”.
Intercettato gruppo che tentava avvicinarsi a Mef
Intercettato durante i servizi predisposti per il corteo contro il Dl sicurezza un gruppo di dieci persone lungo via Venti Settembre mentre tentava di avvicinarsi alla sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sono stati tutti indentificati e allontanati. Durante le fasi del concentramento dei manifestanti in piazza Vittorio, è stato anche individuato un gruppo di 30 studenti perlopiù riconducibili a istituti superiori capitolini, che si sono radunati in piazza Indipendenza. Sono stati controllati e trovati in possesso di fumogeni e indumenti di colore scuro all’interno di zaini. Sono stati monitorati lungo il tragitto percorso fino a raggiungere Piazza Vittorio, dove si sono poi ricongiunti agli altri manifestanti.
Boccia (Pd): “Non ho mai visto risolvere il problema della sicurezza con il carcere per i bambini”
“Manifestiamo contro un decreto pericoloso, che nasce solo per propaganda e per coprire le divisioni nella maggioranza sul ddl sicurezza su cui il Parlamento stava lavorando da 14 mesi. E questo perché? Per far vedere e raccontare la faccia più dura di questa destra che racconta che più carcere garantisce più sicurezza. Ma questa è propaganda. Non ho mai visto risolvere il problema della sicurezza con il carcere per i bambini come prevede questo decreto”. Lo ha detto il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia, presente con la delegazione Pd alla manifestazione in corso a Roma contro il dl Sicurezza.
“Equiparare chi viene denunciato – ha continuato – con chi viene condannato è assurdo. Con questo decreto la resistenza passiva diventa resistenza attiva. Chi si oppone e protesta diventa un delinquente, criminalizzando così qualsiasi forma di dissenso. Ci sono limitazioni del diritto di sciopero. Siamo alla solita propaganda populista. Per limitare le libertà si raccontano ai cittadini delle realtà che non esistono, delle bugie. Metteranno più persone in carcere ma l’insicurezza non diminuirà”. “E’ la solita pericolosa propaganda: più carcere, panpenalismo e nessuna maggiore sicurezza”, ha concluso Boccia.
Corteo contro il decreto Sicurezza: le strade chiuse
Le strade di Roma che verranno attraversate dal corteo contro il dl Sicurezza verranno chiuse al traffico mentre sono previste deviazioni per gli autobus. La manifestazione passerà su via dello Statuto, via Merulana, via Labicana, piazza del Colosseo, via Claudia, via della Navicella, piazza di Porta Metronia, via Druso, piazzale Numa Pompilio, via Antoniniana, viale Baccelli e viale Giotto per raggiungere piazzale Ostiense.
Bonelli: “Modo liberticida di affrontare le difficoltà sociali”
“Oggi siamo in piazza per manifestare contro questo decreto che prende in giro gli italiani, in quanto non garantisce né la sicurezza dei cittadini né quella sociale. Questo governo ha spianato la strada alle mafie eliminando l’abuso d’ufficio, riducendo le intercettazioni e facendo, di fatto, un grande regalo alla criminalità organizzata. Sono forti con i deboli e deboli con i forti”. Ad affermarlo è Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, a margine della manifestazione contro il decreto Sicurezza che si sta svolgendo a Roma.
“Questa misura è liberticida e repressiva, perché limita e restringe le libertà. Ricordo un grande politico italiano, Marco Pannella, che, attraverso la resistenza passiva e non violenta, ha contribuito a importanti conquiste per il nostro Paese. Questo governo, invece, vuole incarcerare la dissidenza e reprimere la crisi sociale: pensiamo, per esempio, ai lavoratori che scendono in piazza perché hanno perso il posto di lavoro, che con questo DL non potranno manifestare liberamente il loro dissenso. Questo è un modo liberticida di affrontare le difficoltà sociali”, conclude.
Passa il corteo e da una finestra sventola una bandiera della Decima Mas
Durante il passaggio del corteo contro il decreto Sicurezza qualcuno ha fatto sventolare da una finestra una bandiera con il simbolo della Decima Mas. In fondo alla bandiera il motto Memento audere semper, un motto creato da Gabriele D’Annunzio e poi riutilizzato dalla flottiglia che dopo l’8 settembre 1943 fu collaborazionista dei nazisti. Il gesto dell’ignoto inquilino rapito dalla nostalgia di un tempo che forse nemmeno ha mai vissuto è stato accompagnato da fischi e insulti dei manifestanti. Successivamente è partito il canto corale di Bella ciao.
