Fratoianni: “Qui per difendere il diritto al dissenso”
“Un decreto della paura che non rafforza in nessun modo la sicurezza dei cittadini che ne hanno bisogno. C’è bisogno di sicurezza sul lavoro, bisogno di sicurezza per avere garantito il diritto alla salute per avere garantito il diritto all’istruzione e il diritto all’abitare. Questo decreto serve solo a comprimere gli spazi di dissenso, di libertà e di manifestazione e non ha nulla a che vedere con la grande questione della sicurezza degli italiani”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti giungendo in piazza Vittorio dove sta partendo il corteo della manifestazione nazionale contro il decreto sicurezza.
“Giorgia Meloni quando si insediò, riferendosi ai giovani, disse – prosegue il leader di Sinistra Italiana – ‘Mi auguro di vedervi nelle piazze, come ho sempre fatto anch’io’, evidentemente intendeva con quell’augurio dire vi auguro di vedervi nelle piazze per obbedire e non per dissentire. Noi continuiamo a difendere la democrazia di questo Paese”.
De Palma (Fiom): “In piazza perché il decreto limità la libertà di manifestare”
“La Fiom-Cgil oggi è in piazza a Roma per difendere il diritto alla democrazia contro il “decreto paura” del governo, con delegazioni provenienti da tutta Italia. Le lavoratrici e i lavoratori hanno bisogno di sicurezza, di non morire nei luoghi di lavoro, hanno bisogno di rinnovare i contratti nazionali, di avere salari dignitosi. Il decreto sicurezza di questo Governo è un provvedimento repressivo, che limita la libertà di poter manifestare e scioperare a tutela dei propri diritti. Noi siamo in piazza oggi per difendere il diritto democratico e costituzionale di manifestare”. Così Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil alla manifestazione a Roma contro il decreto sicurezza.
Gli studenti al corteo: “Fermiamo il decreto liberticida, razzista e repressivo”
“Contro un governo di fascisti. Hasta la victoria”: è uno dei cori del corteo alla partenza da piazza Vittorio. I manifestanti arriveranno a piazzale Ostiense, passando per via Labicana e il Colosseo. Alla manifestazione nazionale sono confluite diverse anime, tra cui i movimenti di lotta per l’abitare e quelli studenteschi partiti dall’università La Sapienza, a piazzale Aldo Moro: “Fermiamo il decreto liberticida, razzista e repressivo al fianco del sindacalismo conflittuale, di chi lotta nelle scuole, nelle università, sui territori, per l’ambiente e il diritto alla casa”, le parole degli studenti che stanno attraversando le strade urlando “siamo tutti antifascisti”, e lo striscione contro “il genocidio a Gaza e la guerra”.
Extinction Rebellion: “Noi pedinati e perquisiti a Roma, la gente mostrava solidarietà”
Questa mattina alle 9.30, 15 persone appartenenti ad Extinction Rebellion presenti a Roma per il corteo contro il Decreto Sicurezza delle 14 sono state pedinate, fermate, perquisite e identificate dalla Polizia di Stato in una zona residenziale di Roma nord. A sostenerlo, in una nota, sono gli stessi attivisti, i quali raccontano che le procedure di identificazione sono durate 1 ora e 30 minuti. “Solo dopo numerose insistenze sono state spiegate alle persone fermate le motivazioni del fermo, così come risultante anche dai verbali di sequestro: ‘Ricerca di armi atte ad offendere e materiale pirotecnico ed esplosivo’. Tutto ciò che è stato sequestrato sono stati 10 fumogeni colorati, fumogeni che possono essere acquistati liberamente. Alcuni passanti si sono fermati a mostrare solidarietà e a chiedere alle forze dell’ordine spiegazioni di quanto stesse accadendo ma sono stati invitati ad allontanarsi”.
“L’arbitrarietà con cui le Questure di tutta Italia possono esercitare azioni intimidatorie nei confronti di chi esercita pacificamente il libero dissenso sono solo un esempio del potere di controllo che il governo esercita sulla libertà e i diritti costituzionali delle persone – dichiara Luca, uno dei manifestanti – i reati che il Decreto Sicurezza introduce vanno proprio in questa direzione: colpire chi oggi è già marginalizzato e punire in maniera sproporzionata chiunque dissenta. Per questo oggi pomeriggio saremo al corteo, assieme a tutti coloro che davvero credono nella nostra Costituzione. Citando lo slogan con cui la Rete A Pieno Regime ha chiamato la piazza di oggi: “Se loro fanno il fascismo, noi faremo la resistenza””.
“Alziamo testa contro Stato”: a Roma al via il corteo contro il dl sicurezza
“Manganelli fallimento di Stato”. E ancora: “Se loro fanno il fascismo, noi faremo la resistenza”. Con questi slogan migliaia di persone si sono radunate a Piazza Vittorio Emanuele a Roma, per dar vita al corteo nelle strade della Capitale contro il decreto sicurezza.
Sventolando anche bandiere della pace e per la Palestina, i manifestanti con in testa lo striscione “alziamo la testa contro lo Stato”, sfileranno contro il governo, fino ad arrivare a piazzale Ostiense. Presente la rete no dl, la Cgil, Avs e Pd, una delegazione del M5s. Molti gli attivisti, tra cui i movimenti ambientalisti e studenteschi, partiti da piazzale Aldo Moro.