Il mondo FQ

Ucraina, Rubio: “Aspettiamo a breve le condizioni di Mosca”. Cremlino: “Ancora nessuna proposta dal Vaticano”

Ieri Giorgia Meloni ha sentito il Papa: "Leone XIV ha confermato la disponibilità a ospitare negoziati”. Trump: “Nuove sanzioni alla Russia? Vediamo come si comporta”
Ucraina, Rubio: “Aspettiamo a breve le condizioni di Mosca”. Cremlino: “Ancora nessuna proposta dal Vaticano”
Icona dei commenti Commenti
  • 16:57

    Zelensky: “Con Rutte parlato di piattaforma e formato negoziati”

    Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky ha parlato con il Segretario generale della Nato Mark Rutte per discutere della situazione in corso, dei passi successivi e della necessità di esercitare pressioni sulla Russia, come ha scritto in un post su X. Zelensky ha condiviso con Rutte anche “piattaforma e formati che stiamo considerando per proseguire i negoziati con la Russia sul cessate il fuoco” e sottolineato che “affinché le sanzioni abbiano un impatto reale sulla Russia è essenziale che tutte le decisioni siano coordinate, unico modo per poter essere efficaci”. “Senza pressioni su Mosca, una pace giusta non può essere raggiunta”, ha ribadito.

  • 16:08

    Rutte sente Zelensky: “Continuo sostegno Nato”

    “Ottima chiamata oggi con il presidente Zelensky. Abbiamo parlato degli sforzi per garantire una pace giusta e duratura, nonché del continuo sostegno della Nato, anche attraverso il comando Nato di Wiesbaden, affinché l’Ucraina possa difendersi oggi e scoraggiare qualsiasi minaccia in futuro”. Lo scrive sui social il segretario generale della Nato, Mark Rutte.

  • 15:38

    Lavrov: “Leader europei cercano di mettere Usa contro Mosca”

    Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha accusato oggi Emmanuel Macron, Keir Starmer, Ursula von der Leyen “e altre personalità europee” di “chiedere istericamente che gli Stati Uniti si uniscano alle azioni anti-russe e aumentino le sanzioni”. Lavrov, citato dalla Tass, ha aggiunto che Mosca rifiuta la richiesta di un cessate il fuoco prima dei negoziati con l’Ucraina. “Non vogliamo più questo”, ha affermato.

  • 15:17

    “Due i combattenti italiani morti in Ucraina”

    Non solo Antonio Omar Dridi. C’è anche un altro italiano che combatteva con l’esercito di Kiev a essere morto nel fronte. Le sue iniziali sono M. M. e, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sarebbe Manuel Mameli. Il decesso sarebbe avvenuto in un’area di combattimento sotto il controllo dei militari russi. Per questo, non essere possibile al momento recuperare il suo corpo, viene ufficialmente considerato come disperso.

  • 15:13

    Nyt: “Mosca ha usato il Brasile per esportare agenti segreti”

    Per anni la Russia ha usato il Brasile come punto di partenza per esportare agenti segreti in altre parti del mondo. Lo riporta il New York Times. L’obiettivo – spiega il media Usa – non era spiare il Brasile, ma trasformare le spie russe in cittadini brasiliani, creando identità attendibili. Dopo un periodo di permanenza nel Paese sudamericano, sono partiti per Europa, Medio Oriente e Stati Uniti, depistando le autorità. Secondo quanto riportato, uno di questi ha aperto una gioielleria, un’altra era una modella, mentre un terzo è stato accettato da un’università americana. Tra le presunte spie c’è anche un ricercatore che ha trovato lavoro in Norvegia e una coppia che ha finito per stabilirsi in Portogallo

  • 14:34

    Berlino: “Colloqui in Vaticano? Precodizione è che siano seri”

    “Dopo l’esperienza fatta negli ultimi 10 giorni e con il precedente di Istanbul, la priorità è che si tengano colloqui seri“. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco, Stefan Kornelius, rispondendo a una domanda sull’opzione dei colloqui in Vaticano sul conflitto in Ucraina. “Si dovrà fare in modo che i colloqui in Vaticano possano tenersi soltanto a queste condizioni”, ha aggiunto. “È troppo presto per speculare dunque su tempistica e formati”, secondo Kornelius, il quale ha sottolineato che il governo “osserva e accompagna” il processo che potrebbe portare a un accordo sull’opzione avanzata dalla premier italiana Meloni.

  • 13:10

    Lavrov: “Europa vuole cessate il fuoco per riarmare Kiev”

    Le richieste formulate dai leader europei per un cessate il fuoco incondizionato in Ucraina hanno come obiettivo quello di sfruttare il periodo della tregua per riarmare Kiev. Ne è convinto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, come ha affermato in una conferenza stampa al termine dei colloqui con il ministro degli Esteri armeno Ararat Mirzoyan. Secondo Lavrov, il presidente francese Emmanuel “Macron e tutti i suoi ministri sono semplicemente pieni di odio nei confronti della Russia e la ritengono l’unico problema che rende impossibile una soluzione ucraina”. Ma, prosegue il ministro degli Esteri russo, ”per soluzione loro intendono solo un cessate il fuoco senza condizioni per almeno un mese, o anche di più, in modo da poter armare l’Ucraina, in modo che l’Ucraina possa rafforzare le sue posizioni difensive“.

  • 12:41

    Ucciso a Madrid ex collaboratore del presidente ucraino Yanukovitch

    L’ex consigliere del presidente ucraino deposto con la rivoluzione del 2014 Viktor Yanukovitch, Andriy Portnov, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Madrid, nel quartiere residenziale di Pozuelo de Alarcon. Avvocato e politico ucraino sarebbe stato vittima di un agguato alle porte della Scuola Americana, dove stava portando i figli, secondo le prime ricostruzioni. I media spagnoli affermano che in passato Portnov era stato indagato dai servizi segreti ucraini per presunti legami con Mosca. L’attacco all’ex collaboratore del presidente ucraino Yanukovich – riporta El País – è avvenuto attorno alle 9:15 di stamattina, nei pressi della Scuola Americana di Madrid, a mezz’ora circa dall’orario di ingresso degli alunni del centro. L’uomo sarebbe arrivato su una Mercedes, venendo poi raggiunto da più colpi di pistola. Stando ai media iberici, Portnov fu uno dei responsabili delle azioni di risposta del governo ucraino alla crisi dell’Euromaidan nel 2013. In seguito, fu inserito per un certo periodo in una black list dell’Ue per sospetti di “corruzione” e “violazioni dei diritti umani” nel suo Paese, motivo per cui i suoi fondi furono temporaneamente congelati dal Tribunale Generale dell’Unione Europea. Inoltre, i servizi segreti ucraini avevano iniziato un’inchiesta su di lui, poi chiusa, per “alto tradimento“, sospettando che avesse avuto un ruolo attivo nell’annessione della Crimea da parte della Russia. Dall’inizio dell’invasione, ci sono stati diversi omicidi di russi e ucraini di alto profilo in Spagna. Nell’aprile del 2022 erano stati ritrovati morti Sergei Protosenyan, ex dirigente del colosso del gas Gnl Novatek, apparentemente suicida, e la moglie e figlia con ferite di coltello, nella loro villa di Lloret de Mar. Nel febbraio del 2024, era stato ucciso ad Alicante un pilota russo che aveva defezionato per l’Ucraina con il suo elicottero.

  • 12:26

    Cremlino: “Ancora nessuna proposta di mediazione dal Vaticano”

    La Russia non ha ricevuto ancora alcuna proposta dal Vaticano per una possibile mediazione sul conflitto in Ucraina, ma “accoglie con favore la disponibilità e gli sforzi di tutti quei Paesi che desiderano contribuire a una rapida soluzione”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Finora non è stata presa alcuna decisione sulla sede di ulteriori negoziati”, ha aggiunto il portavoce, citato dall’agenzia Interfax.

  • 12:24

    Morto italiano che combatteva con forze Kiev

    È morto sul campo di battaglia in Ucraina Antonio Omar Dridi: il cittadino italiano che combatteva con l’esercito di Kiev. La conferma arriva da Memorial, l’associazione dei volontari internazionali per l’Ucraina: “Onore, gloria e gratitudine al nostro fratello”, hanno dichiarato. Dridi è il quinto italiano morto combattendo in Ucraina ed era dato per disperso da marzo scorso.