Putin: “Chi impone sanzioni lo fa a suo discapito, deficienti”
Coloro che “vogliono male” alla Russia sono pronti ad adottare nuove sanzioni contro Mosca anche “a loro discapito” perché sono “deficienti”. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin in una conferenza sull’economia, riferendosi alle minacce della coalizione dei cosiddetti Volenterosi di inasprire le sanzioni. “Quindi – ha detto ancora Putin – ovviamente dobbiamo tenerlo a mente, che potrebbero fare ciò di cui parlano pubblicamente, e, naturalmente, dobbiamo ridurre al minimo gli effetti negativi su di noi”. “È necessario capire cosa potrebbe accadere – ha detto Putin, citato dall’agenzia Interfax – ed è necessario essere preparati per qualsiasi azione dei nostri possibili futuri detrattori. Lo fanno a discapito di se stessi. Sembra che non potrebbero fare questo o altro, ma lo fanno, deficienti”. “Oh, chiedo scusa”, ha aggiunto il presidente.
Zelensky: “Farò di tutto per incontrare Putin in Turchia”
“Io sarò in Turchia. Ci sarà anche il presidente Erdogan. Tutti sono pronti a incontrare il leader russo. Farò di tutto per incontrarlo, ovunque in Turchia”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev, come riportano i media ucraini. Ma, ha aggiunto, “penso che Putin non voglia che la guerra finisca, non voglia un cessate il fuoco, non voglia negoziati”.
Mosca: “Nei negoziati si dovrà discutere dei nuovi territori russi”
Nei negoziati per la fine del conflitto in Ucraina bisognerà discutere ‘”l’entrata nella Federazione russa” dei “nuovi territori”, vale a dire delle regioni ucraine che attualmente sono parzialmente occupate dalle forze russe. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, citato dall’agenzia Ria Novosti. Le trattative, ha sottolineato Ryabkov, devono “garantire il riconoscimento delle realtà che si sono create negli ultimi tempi”.
Kallas: “Putin non oserà incontrare Zelensky a Istanbul”
“Penso che Volodymyr Zelensky abbia fatto bene a dire ‘Ok, sono disposto a incontrare Putin’, penso che sia una buona mossa se si siedono al tavolo”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas alla conferenza sulla democrazia a Copenaghen. “Ma non credo che Putin oserà farlo”, ha aggiunto. “Gli Usa hanno mantenuto la porta aperta per attirare Mosca al tavolo, lo capisco. Ma ora sono passati 60 giorni da quando l’Ucraina ha accettato una tregua incondizionata, serve fare qualcosa di più”, ha sottolineato Kallas.
Erdogan a Rutte: “Fatti passi in avanti per una pace giusta”
Durante un incontro ad Ankara con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che “la Turchia ha intensificato i suoi sforzi per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia con una pace duratura e giusta” e che lui ha avuto colloqui con il presidente russo Putin e il presidente ucraino Zelensky. “La Turchia sostiene fermamente l’istituzione di un cessate il fuoco completo e mantiene la sua posizione secondo cui la Nato non dovrebbe prendere parte a questa guerra e che non si dovrebbe perdere l’opportunità per la pace”. Lo riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
Kiev: “Aperti a qualsiasi formato negoziale, ma priorità è la tregua”
“L’Ucraina è aperta a qualsiasi formato negoziale con la Russia, ma il cessate il fuoco deve essere la prima condizione, la principale”. E’ il messaggio arrivato da Andriy Yermak, capo dell’Ufficio del presidente ucraino, come rende noto la presidenza ucraina dopo un intervento di Yermak in videocollegamento al Copenhagen Democracy Summit 2025. “Abbiamo confermato che il presidente Zelensky è pronto e sarà in Turchia. Ieri il presidente Trump ha fatto una dichiarazione molto forte e molto chiara, affermando che si aspetta entrambi i leader siano presenti in Turchia – ha aggiunto – Valuta anche una visita là. Ritengo che se Vladimir Putin si rifiutasse di venire in Turchia, sarebbe il segnale definitivo del fatto che la Russia non vuole porre fine a questa guerra, che la Russia non vuole negoziati né è pronta”.
Merz: “Palla nel campo della Russia. Senza risposta ci saranno sanzioni”
Se Mosca non dovesse essere pronta a fare un passo nell’ambito di questa settimana, l’Europa è pronta a inasprire le sanzioni. Lo ha detto detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz a Berlino, in conferenza stampa con il premier greco.
Media: “La Russia manderà il ministro degli Esteri Lavrov”
Dovrebbero essere il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e il consigliere del Cremlino per gli affari internazionali Yuri Ushakov a guidare la delegazione russa ai colloqui con l’Ucraina a Istanbul giovedì 15. Lo riferiscono diversi media, tra cui l’agenzia azera Apa e la tv cinese Cgtn in russo. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato che lui giovedì sarà a Istanbul, ma il suo consigliere Mykhailo Podoliak ha fatto sapere oggi che Zelensky in Turchia non incontrerà nessun funzionario russo che non sia Vladimir Putin.
Cremlino: “La Russia procede con i preparativi per Istanbul”
“La Russia procede con i preparativi per i negoziati fissati per giovedì”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, precisando che dalla presidenza russa per il momento non si intende precisare oltre sull’incontro fra Russia e Ucraina di Istanbul, quindi sulla eventuale presenza di Vladimir Putin, che Volodymir Zelensky ha detto di aspettare in Turchia.
Ue: “La palla è nel campo della Russia”
“Abbiamo visto che Vladimir Putin non è affidabile, contano più i fatti delle parole. Domenica notte oltre 100 droni hanno sorvolato l’Ucraina, uccidendo ancora una volta civili innocenti. Ora abbiamo un cessate il fuoco incondizionato a cui Volodymyr Zelensky ha acconsentito, con l’Ucraina che resta forte grazie al nostro sostegno. La palla è nel campo della Russia“. Lo afferma una portavoce della Commissione europea durante il briefing giornaliero con la stampa, in riferimento alla proposta Usa di un cessate il fuoco immediato. Il presidente russo “sarà probabilmente rimasto sorpreso dalla disponibilità del presidente Zelensky a incontrarlo di persona, e attendiamo di vedere se anche il presidente Putin sarà pronto a incontrarlo giovedì”, aggiunge un’altra portavoce, riferendosi al possibile incontro tra i due, più il presidente statunitense Donald Trump, giovedì a Istanbul, ipotesi ventilata dai leader in momenti diversi ma non ancora ufficializzata.