Crosetto: “Guerra tutt’altro che conclusa. Aumentati gli attacchi russi”
“Le soluzioni per porre fine a questo disastro – nel quarto anno di scontri tra Russia e Ucraina – non sono semplici, malgrado gli sforzi diffusi per portare tutti gli attori a produrre, quanto prima, avvicinamenti concreti al tavolo dei negoziati. L’Ucraina sta lottando per tornare, finalmente, ad una vita normale e sicura, e per avere una pace giusta e duratura, come è sotto gli occhi di tutti. Ma negli ultimi mesi, gli attacchi russi hanno registrato un incremento di intensità e portata, colpendo indiscriminatamente obiettivi militari e infrastrutture pubbliche, in particolare energetiche. Si è registrato un aumento delle vittime per effetto dell’uso intensivo di droni, missili a lunga gittata e fuoco d’artiglieria. La Russia, come sta accadendo in quest’ultimo periodo, è ancora intenzionata a guadagnare territori ucraini ed è capace di sferrare attacchi massici impiegando in una sola settimana ben oltre 1000 ordigni fra bombe aeree guidate, droni d’attacco e missili di vario tipo. La guerra è tutt’altro che conclusa. Attacchi che non si sono fermati neanche nel corso delle attuali interlocuzioni negoziali”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’ambito dell’esame congiunto della Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2025. “La Russia riesce a sostenere questo sforzo attraverso un’economia di guerra, spendendo oltre il 40% del proprio budget a tal fine – sottolinea – e produce, anche grazie al sostegno di Iran, Cina e Corea del Nord, molte più armi di quelle che produceva tre anni fa. Purtroppo, il tempo e i morti, come ho detto più volte in questi anni, non sono per Putin un fattore scoraggiante. L’aggressione sembra non conoscere limiti e la Russia continua a riarmarsi e a reclutare civili puntando a ben oltre un milione di soldati. Noi non veniamo meno all’impegno assunto a sostegno dell’Ucraina, affiancato da una decisa azione diplomatica. Ed è quello che facciamo ininterrottamente, come Governo, dalla premier al ministro degli Esteri, a me, da quando è iniziato questo atroce conflitto, alla ricerca incessante di una pace giusta e duratura, per evitare che l’Ucraina cessi di esistere quale Nazione indipendente”.