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Il Papa in “lieve miglioramento”. In piazza san Pietro il Rosario coi fedeli. Parolin: “Momento di prova”

Il Papa in “lieve miglioramento”. In piazza san Pietro il Rosario coi fedeli. Parolin: “Momento di prova”
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Piazza san Pietro si riempie per il Rosario: presenti fedeli di tutte le nazionalità

Sotto a una leggera pioggia, comincia a riempirsi di fedeli e religiosi piazza San Pietro, dove alle 21 verrà recitato il Rosario presieduto dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Panama, Malaga, Francia, Messico, Italia sono alcuni dei Paesi di provenienza di chi è già in piazza, coperto da un ombrello o un kway. Davanti alla Basilica sono posizionate diverse file di sedie, con le prime già piene, mentre sul sagrato l’Icona della Madonna con Gesù Bambino, Mater Ecclesiae, guarda verso la piazza.
“Abbiamo visto questa mattina che si sarebbe tenuto il rosario e abbiamo deciso di tornare per il Santo Padre, un Papa gentile con le persone”, dice Richard, in vacanza in Italia con la moglie e i suoi bambini. Silvana, Anna Luis e Danuta, suore francescane di Maria, hanno deciso di affrontare pioggia e umidità perché “la preghiera in presenza è più forte”. “Stiamo pregando per lui con la speranza di un recupero. È triste vederlo così malato ma confidiamo nello Spirito Santo”, dice invece don Manuel. Tanti anche i bambini in piazza con i loro genitori, romani o in vacanza.

  • 10:16

    Il vescovo di Acireale: “La nostra comunità unita in preghiera”

    “Con affetto e profonda vicinanza invochiamo per Papa Francesco forza e conforto in questo momento di prova, testimonianza della sua missione a servizio della Chiesa. Invitiamo le comunità ecclesiali a unirsi in comunione di fede, affinché il Signore sostenga il Santo Padre con la sua grazia ed il suo amore”. A dirlo è il vescovo di Acireale (Catania), monsignor Antonio Raspanti, che insieme alla comunità diocesana da lui guidata si uniscono in preghiera per il Santo Padre, ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli di Roma.

  • 10:15

    Preghiere e messaggi sotto le finestre del decimo piano del Gemelli

    Un continuo pellegrinaggio di fedeli, da soli o in gruppo, in preghiera sotto le finestre del decimo piano del policlinico Gemelli di Roma, dove Papa Francesco riposa dopo aver trascorso bene la notte, come indica il bollettino di questa mattina. ”Guarisci prestò, “Siamo tutti con te”, “Ti vogliamo bene”, si legge nei messaggi lasciati sotto la statua di Giovanni Paolo II, antistante l’ospedale. Tanti fiori, foto di Francesco e molti biglietti tra i quali spiccano i disegni colorati dei bambini.

  • 10:14

    Domani sera messa del vicario di Roma alla chiesa degli Argentini

    Martedì 25 febbraio alle ore 19 nella chiesa degli Argentini, Santa Maria Addolorata a piazza Buenos Aires, il vicario di Roma, il cardinale Baldo Reina ,celebrerà l’Eucarestia per la salute del Santo Padre in comunione con la comunità argentina residente a Roma. Il porporato invita “tutte le comunità parrocchiali e religiose a continuare a innalzare preghiere al Signore perché ristabilisca la salute di Papa Francesco”, si legge nella nota.

  • 08:54

    Il cardinale Müller: “Pensare al successore? Chi lo fa adesso sbaglia, è solo l’ora di pregare”

    Il Papa ora è vivo e questo è il momento di pregare, non di pensare a chi sarà il successore. E se c’è qualcuno che pensa al futuro mentre Francesco è in ospedale non va bene, non va bene per niente”. Lo afferma il cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede in un’intervista al Corriere della Sera.

    “Io conosco papa Francesco da tanto tempo, c’è un legame personale, emotivo. Dobbiamo pregare per lui, per la sua guarigione, sapendo che tutto è nelle mani di Dio e non possiamo cambiare la situazione. Del resto, in questo momento è importante che anzitutto noi cardinali diamo testimonianza della nostra fede” continua Muller. “Siamo pronti a tutte le possibilità. Quando il successore di Pietro finisce la sua vita terrena, i cardinali si riuniscono, devono parlare tra di loro e discutere del futuro. Questo è il loro compito essenziale. Ma anticipare, mescolare tutto, interrogarsi se il prossimo Papa sarà un ‘progressista’ o un ‘conservatore’ è una contro-testimonianza della nostra fede”, conclude il cardinale.

  • 08:46

    Come sta il Papa: l’ultimo bollettino di domenica sera

    Nella giornata di ieri, come ha riferito il bollettino medico serale, si sottolineava che le condizioni di salute del Papa “permangono critiche; tuttavia da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie. Ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia”.

    Una nuova criticità – pure ritenuta sotto controllo – si è manifestata ieri: “Alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ben orientato. La complessità del quadro clinico, e l’attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata”. Servirà ancora tempo – a quanto si evince – per capire se la terapia contro la polmonite bilaterale funzioni.

  • 08:41

    Padre Spadaro: “Dimissioni? Deciderà lui davanti a Dio”

    “Mi ha fatto dispiacere vedere forzature, interpretazioni errate, a volte persino attacchi al Pontefice in questa condizione. Penso che questo sia il momento della preghiera, dell’attesa o il momento per esprimere ‘buone onde’, come dice il Papa quando si rivolge a chi non è credente”. Lo afferma Padre Antonio Spadaro, padre gesuita tra i collaboratori più stretti di Papa Francesco e sottosegretario del Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione, in un’intervista a Repubblica.

    “Sembra che siano passati molto giorni ma in realtà il Papa è ricoverato da poco – continua Spadaro -: lasciamo che questi giorni trascorrano e poi si vedrà. Il Papa è vigile, sta esercitando il suo compito pastorale anche dal letto di ospedale, e pur se in maniera diversa, meno visibile, manifesta la sua presenza. E poi ha chiesto ai medici che si dica la verità sul suo conto, che i bollettini medici dicano quello che succede, e che traspaia all’esterno quello che lui può effettivamente fare senza forzature. Si espone e si presenta così com’è. Si vedrà cosa accadrà nel prossimo futuro, ma per adesso penso sia prematuro porsi il problema”.

    Dimissioni? “Ricordo che quando parlò ai gesuiti in uno dei suo viaggi disse chiaramente che il Papato è a vita. L’idea di rinunciare al ministero petrino, già accennata in passato, appare come un’opzione ponderata qualora le energie scarseggiassero irreversibilmente. Il Papa ha sempre detto che Benedetto ha aperto una strada e trova possibile che un Papa rinunci al proprio ministero, ma questo andrà verificato sulla base di quel che sarà nei prossimi tempi. Non è questo il tempo di parlare delle cosiddette dimissioni, dunque. Tuttavia voglio precisare che la decisione sarebbe il frutto di un ponderato discernimento spirituale davanti a Dio, e non certo semplicemente un problema di efficienza e potenza fisica. Quest’ultimo sarebbe un criterio mondano, del tutto alieno dal pensiero del Pontefice”. 

  • 08:37

    La sala stampa vaticana: “Il Papa ha dormito e sta riposando, notte trascorsa bene”

    La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito e sta riposando. Lo comunica la Sala stampa vaticana.

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