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Siria, i ribelli controllano Damasco: la capitale è caduta. Assad è a Mosca con la famiglia, concesso l’asilo. Biden: “Deve essere punito”

Siria, i ribelli controllano Damasco: la capitale è caduta. Assad è a Mosca con la famiglia, concesso l’asilo. Biden: “Deve essere punito”
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I ribelli prendono Damasco, al-Jolani: “Vittoria islamica”. Assad e famiglia a Mosca. Biden: “Deve essere punito” – IL PUNTO

Sono entrati a Damasco nella notte tra sabato e domenica i ribelli guidati dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al-Sham. L’esercito regolare si è arreso senza sparare nemmeno un colpo mentre il presidente Bashar Assad era già fuggito. In un video trasmesso dalla tv pubblica siriana i ribelli hanno annunciato la caduta del regime e “la fine della tirannia dopo 50 anni”. Il premier Mohammed Ghazi Jalali ha teso loro la mano e resterà formalmente nel suo ruolo fino alla completa transizione dei poteri.

Abu Muhammad al-Jolani, leader degli insorti, è arrivato ore dopo a Damasco ed è stato ripreso mentre baciava la terra. Poi, parlando alla folla all’interno della moschea degli Omayyadi ha definito il rovesciamento del regime “una vittoria per la nazione islamica”. La gioia è esplosa per le strade, con i civili che sventolavano bandiere e sparavano in aria per festeggiare. Le carceri sono state aperte e migliaia di detenuti sono tornati in libertà.

L’aeroporto è stato evacuato e tutti i voli rimarranno a terra fino al 18 dicembre. I ribelli hanno fatto irruzione nel palazzo presidenziale e anche in alcune sedi diplomatiche, alla ricerca di uomini del regime. Alcuni hanno approfittato del caos per compiere saccheggi che hanno costretto le nuove autorità a imporre il coprifuoco nella capitale fino alle 5 di lunedì mattina. 

La Russia ha fatto sapere che Assad si è dimesso dal suo ruolo di presidente ed è arrivato con la famiglia a Mosca, dove gli è stato concesso l’asilo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha cantato vittoria. “È una giornata storica”, ha detto parlando dal confine tra Israele e Siria, “il regime di Assad è caduto e questo è il risultato diretto dei colpi che abbiamo inferto all’Iran e a Hezbollah”. Israele ha anche colto l’occasione per occupare una zona cuscinetto nelle alture del Golan che era stata istituita da un accordo di cessate il fuoco con la Siria del 1974. L’area era stata conquistata dall’esercito dello Stato ebraico nella guerra del 1967 che poi l’aveva annessa. La comunità internazionale, a eccezione degli Stati Uniti, considera le alture territorio siriano occupato. L’Idf ha sfruttato anche la caduta di Assad per bombardare alcune basi militari dell’ormai ex regime con l’obiettivo di “scongiurare qualsiasi minaccia contro Israele”.

Domenica sera dalla Casa Bianca anche le dichiarazioni di Joe Biden: “Finalmente il regime di Assad è caduto. Questa è un’opportunità storica per il popolo siriano”. Secondo il presidente Usa l’ex dittatore: “Assad deve essere portato davanti alla giustizia e punito”.

Momenti chiave

  • Assad ha lasciato la Siria
    • 14:13

      Netanyahu: “Risultato dei colpi a Iran e Libano”

      “È un giorno storico per il Medio Oriente: il regime di Assad è un anello centrale della catena del male di Iran, questo regime è caduto. Questo è il risultato diretto dei colpi che abbiamo inflitto all’Iran e a Hezbollah, i principali sostenitori del regime di Assad. Questo ha creato una reazione a catena in tutto il Medio Oriente di tutti coloro che vogliono liberarsi da oppressione e tirannia”. Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in visita questa mattina al Monte Bental nel Golan, da dove si vede la Siria. “Questo crea nuove opportunità, molto importanti per Israele, ma non privo di rischi”, ha aggiunto.

    • 14:13

      Ue: “La fine di Assad attesa da tempo”

      “La fine della dittatura di Assad è uno sviluppo positivo e atteso da tempo. Dimostra anche la debolezza dei sostenitori di Assad, Russia e Iran. La nostra priorità è garantire la sicurezza nella regione. Lavorerò con tutti i partner costruttivi, in Siria e nella regione”. Lo scrive su X l’Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas.

    • 14:00

      Coprifuoco a Damasco dalle 16 alle 5

      Gli insorti entrati a Damasco hanno annunciato il coprifuoco nella capitale dalle 16 alle 5. In una nota, tuttavia non precisano per quanti giorni dovrà restare in vigore.

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      Focus | Storia di 54 anni di potere e repressione

    • 13:22

      Nyt: “Iran nel panico”

      “Il collasso del regime siriano è come la caduta del muro di Berlino per l’asse iraniano”, ha dichiarato un funzionario dei guardiani della rivoluzione iraniani al New York Times. Secondo il report, a partire da metà della scorsa settimana, è stato evidente che il governo di Teheran si trova nel “panico totale” a causa dei progressi dei ribelli siriani. Un documento interno dei Pasdaran ottenuto dal quotidiano statunitense afferma che la situazione è “strana e incredibile”, come se l’Iran avesse accettato la caduta di Assad e avesse perso la volontà di opporsi a essa.

    • 13:19

      “Allertate forze speciali italiane per esfiltrazioni”

      Le forze speciali e gli assetti strategici della Difesa sono in allerta per un’eventuale operazione di esfiltrazione del personale italiano rimanente nel paese. Lo si apprende da fonti del ministero della Difesa, interpellate dall’ANSA.

    • 13:14

      Macron: “Uno Stato barbaro è caduto”

      “Lo stato barbaro è caduto. Finalmente. Rendo omaggio al popolo siriano, al suo coraggio, alla sua pazienza. In questo momento di incertezza, invio loro i miei auguri di pace, libertà e unità. La Francia continuerà a impegnarsi per la sicurezza di tutti in Medio Oriente”. Così su X il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.

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      Un salone del palazzo di Assad dato alle fiamme

      Un salone di ricevimento del palazzo presidenziale di Bashar Al Assad a Damasco è stato dato alle fiamme, hanno constatato fonti giornalistiche Afp sul posto.

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      Mosca: “Assad si è dimesso e ha lasciato il Paese”

      Bashar al-Assad si è dimesso da presidente della Siria e ha abbandonato il Paese, con l’ordine di trasferire il potere in modo pacifico. Ad annunciarlo è il ministero degli Esteri russo in una nota, citata dalla Tass. “A seguito dei negoziati condotti da Bashar al-Assad con alcuni partecipanti al conflitto armato, ha deciso di lasciare la carica presidenziale e ha lasciato il Paese, dando istruzioni per effettuare il trasferimento di poteri in modo pacifico”. La Russia – viene precisato – non ha preso parte a questi negoziati.

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      Raid israeliani su aeroporto militare di Damasco

      Media siriani vicini all’opposizione siriana riportano un attacco aereo israeliano sull’aeroporto militare Al Mazzeh a Damasco. Israele ha bombardato anche le zone rurali di Daraa e Suwayda, nel sud della Siria. “Israele sta sistematicamente distruggendo tutte le brigate e i battaglioni del precedente regime nel sud della Siria, attaccando direttamente tutti i sistemi di difesa aerea, i depositi missilistici e gli impianti di sviluppo e produzione di armi che potrebbero minacciare Israele”, ha detto la fonte.